23.

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Mi fecero uscire pochi minuti dopo poiché dovevano fare dei controlli al bambino ed anche a Cheryl.Ci informarono che potrebbero metterlo nell'intubattrice dato che è nato un mese prima della data fissata.

Io annuì essendo più sicuro alle parole del medico, ci chiese come volevamo chiamarlo ma per ora gli diedi solo il cognome, il nome lo avremo scelto dopo con più calma.

Appena uscì, Will si alzò velocemente "Allora?"mi chiese preoccupato e impaziente.

"Stanno bene, è un maschio" non potei evitare di sorridere pronunciando queste parole.

"Sono contento, congratulazioni" mi disse ed io ricambiai il suo sorriso.Probabilmente è stato lui a portarla in ospedale, lei lo avrà chiamato.

Chiusi gli occhi per qualche secondo tenendomi il viso, probabilmente dovrei ringraziarlo.

"Immagino che sia stato tu a portarla qui" iniziai guardandolo e lui annuì non so perché ma sentivo che c'era altro sotto.

"Sì, mi ha chiamato perché stava molto male così l'ho portata  qui e le si sono rotte le acque appena siamo entrati" spiegò.Strinsi le mani in due pugni, sono un coglione.Devo implorarla per farmi perdonare, non posso lasciarla così devo assolutamente scusarmi con lei e fare qualcosa.

"Ti ringrazio Will, davvero" lo guardai con un sorriso.

"Di niente" il suo telefono iniziò a squillare e lui rispose allontanandosi un po' da me.

Sospirai prendendo il mio telefono e digitando il nome di mia madre chiamandola.

"Justin".

"Mamma, Cheryl ha partorito, siamo  al Grace Hospital" la informai velocemente e lei inziò ad urlare come una bambina chiamando mio padre per poi attaccarmi in faccia.Scossi la testa sorridendo, forse dovrei avvisare anche Josh, magari le farebbe piacere vedermi parlare con lui.

Magari potrei superare i nostri trascorsi.

Avevo il suo numero, così con un respiro profondo lo chiamai.Squillò per un po' e pensai che non volesse rispondermi.

"Justin" rispose ed io fui sorpreso che avesse il mio numero "Dimmi" sapevo che stesse provando a sembrare calmo ma posso dire con certezza che non mi odiava più così tanto come prima.

"Volevo informati che Cheryl ha appena partorito" dissi con tranquilità.

"Cosa? Io..merda sono ancora a Los Angeles" feci una smorfia, sapevo che lavorava per l'agenzia di quel riccone del padre "Arriverò il più presto possibile" disse velocemente"Che cos'è?".

"Un maschio" risposi fiero.

"Bene bene, entro questa sera sono lì" mi informò di nuovo e dopo esserci salutati un po' in imbarazzo attaccammo.

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I miei genitori erano arrivati da un po' e mia madre si era portata appresso una piccola borsa con dei vestiti per il bambino,  scossi la testa provando a non sorridere.

I miei genitori erano arrivati da un po' e mia madre si era portata appresso una piccola borsa con dei vestiti per il bambino,  scossi la testa provando a non sorridere

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