Flashback.

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~The Heart wants want it wants

Se pensavo che le cose potessero andare bene mi sbagliavo, ci volle solamente un mese per far scoppiare l'inferno in casa mia.

I miei genitori iniziarono a infastidirmi per Justin, sentivo che c'era qualcosa che non andava che sapevano qualcosa ma preferivano urlarmi contro e provarmi ad impedire di vederlo.

Ciò che li fece scattare fu il fatto che una sera tornai molto tardi e puzzavo di fumo, nonostante non avessi fumato ma era colpa di Justin e i suoi amici.Loro non mi credettero e iniziarono a dire che quella non ero io più io...

Insomma, i soliti discorsi.

Purtroppo per loro non potevano rinchiudermi dentro casa nelle vacanze estive e sapevano che lo avrei visto ogni volta che varcavo la soglia di casa.

Raccontai a Justin ciò che mi stava accadendo e lui provò a rassicurarmi ma quando misi in mezzo mio fratello sembrò un po' titubante.

Una parte di me sapeva che mi stava nascondendo qualcosa, ma preferivo evitare i drammi perché mi sentivo così bene con lui.Mi faceva ridere molto e tremare quando mi toccava.

Iniziai ad andare a casa sua più spesso e stabilì uno stretto rapporto d'amicizia con la madre, era una donna fantastica.

"Lui non ci piace Cheryl, sappiamo bene cosa ti sta facendo" disse mio padre.

"Sapete almeno il colore dei suoi capelli? Vi ricordate come si chiama? Oh no perché non l'avete mai conosciuto!" Ribattei lasciando cadere la forchetta sul piatto.

"Ti sta cambiando e questo per noi è abbastanza!" Urla mia madre.

Mi alzai dal tavolo lanciando un'occhiata a mio fratello, presi le chiavi ed uscì di casa chiamandolo.

"Justin?".

"Ehi, dimmi!" Urlò sopra la musica assordante.

"Dove sei?" Gli Domandai.

"Ad una festa, te l'avevo detto ricordi?" Domanda.

In realtà non mi ricordo, ma questo era l'ultimo dei miei problemi.

"Quando..torni?" Gli chiesi.

"È successo qualcosa?" Mi Domanda ed ora sentivo il frastuono della musica e le persone più lontani, deve essere uscito fuori.

"Sempre i miei genitori.Posso stare da te stasera?" Gli chiesi, non c'è la facevo più ed avevo bisogno di lui, era una richiesta un po' azzardata ma conoscendolo non penso sarebbe stato un problema.

"Si, va bene.Ma sono molto lontano.Puoi aspettare? Sennò vai tu e io ti raggiungo".

"Ma non posso presentarmi a casa tua così!".

"Dai, tanto c'è solo mia madre e sicuramente si starà anche annoiando.Cercherò di muovermi" insiste.

Guardai la mia casa e poi il buio, non mi andava di tornare così sospirai ed acconsentì e dopo un ultimo scambio di parole mi infilai in machina e partì.

Quando arrivai  a casa di Justin, Pattie mi accolse calorosamente.Amavo quella donna, mi aveva risollevato il morale e quasi non avevo più bisogno del biondo.

Decise di raccontarmi altri annedotti divertenti su un piccolo Justin che mi fecero ridere moltissimo.

"Ti va di preparare una torta?".

"Non sono una cuoca eccezionale" arricciai il naso "ma sarebbe divertente!".

"Allora faccio dei muffins.Partiamo dalle basi" mi fece l'occhiolino alzandosi dal divano e la seguì divertita legandomi i capelli.

Shatterproof.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang