<< Amore. >>

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Ariane continua a guardarmi mentre iotento di riprendermi da questa storia.
La stringo più forte cheposso e nascondo la testa sul suo collo. La gente attorno a noi cifissa, chiedendosi cosa fanno due ragazzi abbracciati vicini allapompa della benzina.

"Hai ucciso Gabriel perché lui haucciso il tuo amico. È una cosa che posso comprendere solo da unaparte. Tu sai cosa penso del fatto delle pistole e tutto il resto. Maucciderlo non ti ha ridato Adrian. Come ti sei sentito quando l'haiammazzato?", sussurra piano dandomi tutto il tempo di riflettere.

"Ho come sentito di aver datogiustizia ad Adrian. So che è complicato da capire, ma quando seiparte di questo sistema devi capire che uccidere una persona è unacosa normalissima.", ammetto sospirando rumorosamente. Pensavo diaver dimenticato tutta questa storia, invece fa parte di me ognisantissimo giorno.
"In questi tre anni ne ho visti tanti morireed era sempre per un regolamento di conti. In alcune bande fanno agara a chi ne uccide di più. È una cosa sbagliata, ma chi sono ioper giudicare? Ho anche io i miei scheletri nell'armadio.", laprendo per mano e la faccio salire di nuovo in macchina.

Nella successiva mezz'ora Arianerimane in silenzio. Posso benissimo sentire il suo cervello lavoraresulle parole che le ho detto. Le ho raccontato molte cose, alcune diqueste l'hanno colpita nel profondo. Non posso più far sembrare cheio sia il ragazzo perfetto. Preferisco che sappia tutto di me,piuttosto che mi conosca superficialmente.
Noto il cartello cheindica che mancano pochi chilometri alla destinazione. Vorrei dirlequalcosa, ma credo di aver detto abbastanza. Non voglio che siaspaventata da me, eppure sento di averle dato una brutta idea su dime.

"Voglio entrare nella tua vita.",sbatto più volte le palpebre. Forse ho capito male. Giro lo sguardoverso Ariane che ha un'espressione seria. Non sta scherzando ed hadetto proprio quelle parole.
"Justin, io ti amo e per niente almondo voglio rinunciare a te. Ma per amarti del tutto devo essereparte di quella vita che tu vuoi tenere lontana da me. Come tu vuoidifendere me, devi darmi la possibilità di difenderti. Non possovivere con la paura di non saper niente e magari di non vedertitornare a casa perché qualcuno ti ha ucciso.", si blocca e vedo ilsuo respiro farsi più rapido.
"Sono abbastanza forte dasopportare tutto questo. Già una volta ti ho visto steso su un lettod'ospedale e sai benissimo che quella pallottola era destinata ame.", la verità mi colpisce così a fondo che mi manca l'aria. Mifermo su una piazzola di sosta e apro il finestrino.
"Hoorigliato una conversazione fra Ryan e Jason. Entrambi sannobenissimo che Stefan voleva uccidere me. Se io morivo, tu morivi conme.", sento il suo sguardo addosso. Non riesco a guardarla. Harischiato di morire a causa mia. Perché ho una vita di merda.

La sento muoversi e me la ritrovoseduta sulle mie gambe. Abbasso gli occhi sentendomi a disagio. Hoquasi perso l'unica ragione della mia vita. L'unica persona di cuim'importa.

"Mi vergogno da morire. Potevimorire per colpa mia. Ti rendi conto?", sussurro con un nodo allagola. Mi prende le mani che avevano cominciato a tremare come dellefoglie.
"Se tu dovessi morire, io ti seguirei. Non potrei viveresenza di te. Ariane, sei tutto ciò che voglio nella mia vita. La miavita ha un senso grazie a te. Il mio cuore, se ne ho uno, tiappartiene.", le bacio piano le mani e osservo le lacrime scenderelungo le sue guance.

"Justin, amore mio. Le tue parole sono quelle che ho sempre aspettato da te. Ormai siamo una cosa sola e nessuno potrà mai separarci.", mi alza il viso e mi dà un bacio appassionato.
Un bacio pieno d'amore, pieno di speranza. Un bacio che mi fa capire che i nostri cuori si sono fusi insieme per crearne uno più grande.
Con questo bacio mi sta dicendo tutto. Vuole farmi capire che lei ci sarà per sempre. Dentro di me sento crescere una voglia selvaggia. Mi allontano di poco e la guardo negli occhi. Stiamo provocando la stessa eccitazione. Le accarezzo i capelli e le indico i sedili posteriori.

"Lo vuoi veramente?", sussurra con le guance rosse. Le prendo il viso fra le mani e riprendo a baciarla con tenerezza. Voglio con tutto me stesso che si conceda a me.

"Credimi, anche io non so propriamente come fare. Ti ho già raccontato che non sono mai stato in intimità con una donna...ma sento che con te posso fare qualsiasi cosa.", mormoro baciandola ancora. La voglio rassicurare, non voglio spaventarla o altro.

Ci spostiamo nei sedili dietro che abbasso per comodità. Una mia mano scivola lungo il suo fianco e la sento ansimare. È così bella, delicata che ho quasi paura a toccarla.
Le nostre labbra si cercano, si desiderano e giocano come se fosse la prima volta che si vedono.
Ariane passa sopra di me e si toglie la felpa mostrandosi a me. Non è la prima volta che la vedo in reggiseno, ma adesso si mette anche il fatto che stiamo per andare oltre. Mi toglie la mia maglia e i nostri petti si scontrano e sento il suo calore irradiarsi sul mio corpo. Osserva con attenzione i miei tatuaggi e ne traccia le linee con l'indice. Il mio respiro accelera e manca poco che perda il controllo. I suoi occhi sono maliziosi e scende sul mio collo dove lascia una scia di morsi. che arrivano fino al cuore. Butto indietro la testa e gemo. Non posso credere che dei semplici morsi mi rendano tanto eccitato.
Non sonoi morsi che fanno tutto questo. È Ariane l'artefice. Solamente lei. Non ha la minima idea di quello che mi sta causando. I nostri sguardi sono di nuovo alla stessa altezza e percepisco le sue mani che lavorano per slacciarmi i jeans. Con un movimento veloce la libero dei suoi pantaloni e poso le mani sul suo fondo schiena. Si morde il labbro e intreccia le mani fra i miei capelli.
Le sciolgo la treccia e le punte dei suoi capelli sfiorano il mio collo, provocandomi sensazioni piacevoli, mai provate prima.
Nel giro dipochi minuti siamo entrambi nudi. Voglio godermi ogni secondo di questo momento e poterlo far durare in eterno. Ariane si stende sotto di me e si lascia guardare. Se da vestita mi mandava fuori di testa, da nuda mi manda direttamente nella tomba. Ha una carnagione leggermente scura, anche grazie all'abbronzatura. Non riesco a trovarle un difetto. Vedo solamente un corpo delizioso che voglio assaggiare, toccare, accarezzare.
Le do un ultimo sguardo prima di fiondarmi sul suo seno. Ho sempre pensato che avesse un seno perfetto, ma adesso che lo posso osservare senza barriere non riesco a descriverlo.
Glielo bacio, glielo mordo e la sento sospirare di piacere. Voglio marchiarla. Voglio che sappia di essere mia a tutti gli effetti. Con le labbra scendo sulla sua pancia e con la lingua gioco sull'ombelico. Ariane si copre la bocca per non ridere. La cosa mi fa piacere. Voglio provocarle ogni tipo di sensazione ed emozione. Respiro lentamente e comincio a baciarla nell'interno coscia. Le sue gambe si irrigidiscono e si muovono con un ritmo impreciso. La tranquillizzo accarezzandole le cosce.

"Va tutto bene amore. Siamo io e te.", sussurro e comincio a leccarla nel suo punto sensibile.
Ariane inarca la schiena e ansima forte. Le sue mani s'impossessano dei miei capelli e comincia a tirarli. Le sue gambe si posano sulle mie spalle. Continuo senza fermarmi. Se potessi la mangerei tutta quanta. Ha un sapore così dolce che potrei anche decidere di andare avanti per tutta la vita.

"Justin...", sentirle pronunciare il mio nome scatena in me quella parte primitiva che per troppo tempo è rimasta a dormire. Mi stacco piano non ancora sazio. Ariane apre piano gli occhi e mi guarda pronta a tutto quanto. Vederla in questo meraviglioso stato mi manda letteralmente fuori di testa. In poco sono dentro di lei e mi rendo conto che posto migliore non esista. Ariane mi conficca le unghie sulle braccia, ma il dolore è coperto dalla sensazione di pienezza che sto provando.

Il suo bacino si muove e ci ritroviamo a spingere assieme. Siamo una cosa sola e non potrei chiedere di meglio. Affondo la testa sul suo collo e prendo velocità. Non ne avrò mai abbastanza di questa ragazza. Ariane inizia a ripetere il mio nome con un accento così sexy che perdo completamente il controllo. Lei passa sopra di me e mi guarda con occhi innamorati.

What Do You Mean?Where stories live. Discover now