Se si potesse non morire

341 19 0
                                    


Lo squillo del cellulare rompe la magia, facendo tornare Tony nel suo stato di ansia e agitazione.

Si stacca bruscamente da Gibbs e va a rispondere "DiNozzo..."

"Ciao Capo... ho trovato il rifugio dei Russi... cosa facciamo?"
"Chiama Fornell, ci serviranno rinforzi esterni... poi chiama Ziva, ci troviamo alla base tra cinque minuti... "
"D'accordo Capo. Faccio subito."
Spegne il cellulare e si volta verso Gibbs, che sta alle sue spalle in silenzio. 

Si guardando negli occhi senza bisogno di parlare, con i loro sguardi cercano di rassicurarsi a vicenda, Tony prende le sue cose ed esce di fretta.

Solo in quel momento Gibbs inizia a percepire lo stesso sentimento d'angoscia che prima sentiva Tony, sente con chiarezza che sta per accadere qualcosa, qualcosa che potrebbe segnare il meraviglioso rapporto che ha con Tony, qualcosa di devastante e sconvolgente a cui non ci sarà rimedio.



Tony, Ziva e McGee si trovano alla base ed insieme partono per catturare i mafiosi Russi.
Durante una sparatoria, McGee viene colpito da un proiettile alla spalla e Tony, nel tentativo di proteggere la SUA squadra, viene colpito alla testa. 

Cade a terra mentre sotto la testa si forma una copiosa chiazza di sangue, alcuni mafiosi riescono a fuggire mentre altri rimangono a terra feriti o uccisi.

Ziva, profondamente sconvolta, rimane con Tony fino a che non perde i sensi mentre le sirene dell'ambulanza si sentono più vicine.



Gibbs, a casa da solo, inizia seriamente a preoccuparsi: sono passati due giorni dall'ultima volta che ha visto Tony e ancora non è tornato e non risponde al cellulare.
Cammina avanti e indietro per la camera da letto, cercando di calmarsi pensando positivo 'sicuramente è impegnato... non sta succedendo nulla...' quando d'un tratto la porta di casa si apre, scruta dalla porta rimanendo ben nascosto mentre vede entrare Ziva con un sacco trasparente contenente alcuni vestiti.


La osserva attentamente, notando il suo sguardo perso; si sente smarrita, entra in casa e appoggia le chiavi di Tony sul tavolino accanto, si appoggia di schiena alla porta e si lascia scivolare piano a terra.
Copre il viso con le mani mentre le lacrime le bagnano la pelle chiara, rimane ferma per qualche minuto, persa nei suoi pensieri, finché le torna in mente la promessa fatta a Tony qualche giorno prima 'SE DOVESSE SUCCEDERMI QUALCOSA HO BISOGNO CHE TU RIMANGA CON GIBBS E LO TENGA AGGIORNATO...' 

Ricordando quelle parole capisce che lui sapeva già tutto, sapeva che avrebbe rischiato la vita per Gibbs e per la squadra.

Asciuga le lacrime con le mani, si alza e comincia a parlare "So tutto Gibbs... so che sei qui e che Tony ti teneva nascosto... mi ha chiesto lui di venire se fosse successo qualcosa... "
A quelle parole, Gibbs esce allarmato, guarda gli occhi pieni di lacrime di Ziva e capisce tutto.
Tony lo sapeva.


Le si avvicina piano mentre lei resta immobile, proprio come Tony qualche giorno prima, le appoggia le mani sulle spalle, cercando il suo sguardo sfuggente "Ziva... cos'è successo? Dov'è Tony? Perché sei qui?" a quelle domande non riesce più a controllare le lacrime, così si avvicina a Gibbs e lo abbraccia, in cerca di conforto.
Nel silenzio Gibbs capisce la gravità della situazione così cerca di forzare Ziva a parlare "Ziva... io devo sapere, ti prego..."
Alza lo sguardo arrendevole e sconvolto e lo guarda negli occhi "Qualche giorno fa, Tony mi ha detto che eri vivo e che ti stava nascondendo... lo ha fatto perché non rimanessi solo se fosse successo qualcosa. Due giorni fa ci siamo incontrati alla base, McGee aveva trovato il rifugio e siamo andati a cercarlo.
È iniziato un conflitto a fuoco, McGee è stato ferito alla spalla e Tony ci ha coperto. Poco dopo è stato colpito anche lui... ma... " si interrompe iniziando a singhiozzare tra le sue braccia, le accarezza dolcemente la schiena, così da aiutarla a star meglio, poi continua "Gli hanno sparato, Gibbs... un colpo alla fronte... sono rimasta con lui tutto il tempo... ha perso conoscenza mentre arrivava l'ambulanza... in ospedale lo hanno operato, ma ci hanno detto che... forse... non si sveglierà più... È in coma."


Gibbs l'abbraccia forte, conosce bene i suoi sentimenti nei confronti di Tony, sentimenti molto simili ai suoi... lacrime amare e dolorose scivolano veloci sul volto di Gibbs, consapevole che in parte sia colpa sua, consapevole che non può fare nulla... "Sai, li ha uccisi quasi tutti... erano in otto e noi solo tre.
È riuscito ad ucciderne cinque, uno è ferito e due sono scappati, ma Fornell li ha presi poco dopo... È stato coraggioso, ci ha salvato... " le parole di Ziva sono come pugnalate al petto per Gibbs, incredulo a tutto ciò che è successo a causa sua "Mi dispiace, è colpa mia..." Ziva lo guarda impressionata dalle parole laceranti di Gibbs
"Non è colpa tua... Tony non vorrebbe che pensassi questo. Lui avrebbe comunque agito in quel modo pur di salvarci... ho portato i suoi vestiti, sono pieni di sangue... devo portargliene di puliti... "
Si stacca da Gibbs, pietrificato dal dolore, recupera un pò di vestiti e torna alla porta "Farò come mi ha chiesto... ti tengo aggiornato... tu resta nascosto, rimango io con Tony..."
"Grazie..."
Ziva esce, lasciando Gibbs nello sconforto più totale.

Se Si Potesse Non MorireDonde viven las historias. Descúbrelo ahora