18.

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Sfreccio sotto la pioggia, le gocce si schiantano contro il mio casco, sono zuppa fino al midollo. E' pericoloso guidare così con questo tempo, ma non mi importa. Ho bisogno di distrarmi, ogni volta che lascio i miei pensieri liberi di vagare penso a Slade, al bacio. 

Dio, non ho mai provato niente del genere. Sono terrorizzata. A cosa ci porterà tutto questo? 

Dopo il bacio Slade è saltato giù dal tettuccio della camaro senza dire una parola. Io sono rimasta per un attimo a fissare il cielo, la pioggia vista dal basso ha una prospettiva strana, conturbante. Sono scivolata piano giù dall'auto, l'ho guardato. Non ci siamo detti una parola.

Adesso mi sento così male che vorrei morire. Non ci sono dubbi sul fatto che sia stato un errore, come non ci sono dubbi sul fatto che era inevitabile. Se fosse stato un bacio come quello dato a Kyle, non sarebbe sorto alcun problema. Ma il modo in cui ci siamo baciati, il modo in cui si siamo guardati, quello mi ha spaventato a morte. Ha spaventato anche Slade, lo so. 

Dobbiamo tirarcene fuori, adesso che siamo ancora in tempo. Dobbiamo darci un taglio immediatamente, prima che questa cosa tra noi diventi ingestibile. Non posso dargli niente, lui non può darmi niente. Non siamo niente insieme, se non un orribile cataclisma, una catastrofe. Non posso lasciare che mi trascini a fondo con lui, non sono io quella che deve salvarlo dal casino che ha dentro. Sono incasinata quanto lui, dannazione!

Sono così distratta che quasi non mi accorgo di essere arrivata a casa, e la supero di mezzo isolato. Torno indietro imprecando. Quando entro il calore dell'appartamento mi fa quasi venre le lacrime agli occhi. Hanna e Kyle stanno guardando un film, c'è anche Loren, il ragazzo con cui esce Hanna da poco. Mi salutano distrattamente, ma appena Hanna vede la mia faccia si allarma. 

Andiamo in cucina, lei fa un te mentre io fumo una sigaretta. 

-Vuoi parlarne?- chiede. 

Ci penso un attimo, poi scuoto la testa. -No, per adesso no. Ho bisogno di sbrigarmela da sola-. 

Hanna annuisce. -E' carino Loren, non l'avevi mai portato qui a casa. E' una cosa seria?- chiedo, spostando il discorso su di lei. Hanna ridacchia un po'. -Non lo so, ma mi piace molto. Il prossimo week end andiamo insieme a Manchester, a trovare sua sorella. Lei ha appena avuto un bambino, sai-. 

Sorrido. 

-Vickie, sei sicura di non volerne parlare? Hai una faccia stravolta-.

Le do le spalle, guardo il mio riflesso nella finestra. Osservo distrattamente il fumo uscirmi dalla bocca in una strisciolina ordinata. -No. Ma grazie- rispondo. 

Mi volto e le sorrido. -Senti, Hanna. Vorrei evitare Slade, se posso, ma vorrei anche continuare a frequentare Shay. A te e Kyle va bene se lo faccio venire qui a casa ogni tanto?-.

-Ma certo, basta che non invita gente per fare festini e non mi nasconde la droga nel forno-.

Rido. Potrebbe anche farlo, non mi sorprenderei. 

Più tardi sono da sola sul letto, Hanna e Loren sono in camera e Kyle è uscito. Chiamo Shay.

-Ciao, bambola-. Ci sono dei rumori in sottofondo, credo sia in un locale. 

-Dove sei?- chiedo curiosa.

-Al Clockblock. Aspetta- fruscio, musica, vociare. Quando riprende il telefono dev'essere uscito, perchè c'è silenzio. 

-Che cazzo è successo con Slade, oggi? Sembra mestruato. E' tutta la sera che sembra agitato, ha degli scatti di rabbia e si è già scopato tre tizie, che poi ha mandato via praticamente a calci in culo. Vickie, vuoi parlarmene?-.

Quando accenna alle tre tizie sento un nodo in gola. Merda. Prendo un bel respiro. Perchè fa così male, cazzo? Perchè non poteva tenersi l'uccello nei pantaloni, almeno dopo oggi? O forse è proprio per oggi che non l'ha fatto. So cosa vuol dire quando scopi in quel modo. Lo capisco, sul serio. Ma sento comunque il cuore a pezzi. Che bastardo.

-Ci siamo baciati. Credo di essere sconvolta- mormoro nel telefono.

-Merda. Posso fare qualcosa per te, piccola?-.

Mi mordo le labbra a sangue. -Si. Non chiedermi più di passare del tempo con lui. Ti prego, Shay-.

Silenzio. -Non avevo capito come stessero le cose tra voi. Mi dispiace così tanto, Vicks. Avrei dovuto fare qualcosa-.

-No, non avresti potuto fare niente. Non c'è nulla tra me e Slade, Shay. E non ci sarà mai nulla-. 

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