Never Say Never

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Perché ogni tanto, è proprio quando meno te l'aspetti...

Never Say Never – Capitolo 4

19 Gennaio.

Ore 11:32

V's POV.

Ritardo. Sono in ritardo, sono in netto ritardo, sono in un maledetto ritardo. E' mai possibile che quando ho una qualsiasi cosa da fare io sia sempre in ritardo? Evidentemente sì, è colpa del karma o della Legge di Murphy rivisitata in "Se puoi essere in ritardo, allora lo sarai sempre". Alla fine, però, non credo che la colpa sia mia dato che la lezione di Psicodiagnostica si è protratta a lungo e l'autobus non è arrivato e ho dovuto fare la strada a piedi. Normalmente, mi scoccia molto arrivare tardi e per di più quando non è colpa mia mi dà fastidio il triplo. Sono in ritardo per il mio "appuntamento" con Marco. Chiaramente, non è un appuntamento "vero" inteso come un primo appuntamento romantico con un ragazzo, il massimo che potremmo fare entrambi è commentare con acidità o benevolenza tutti i ragazzi che ci passano vicino, inoltre gli voglio un gran bene e dato che abbiamo gli stessi gusti in campo sessuale, la nostra storia può solo avere vita breve, anzi brevissima.

Da quando si è trasferito ed è tornato nella vecchia casa ci vediamo spesso, le nostre facoltà sono solo a un quarto d'ora di strada a piedi, o a quattro minuti di autobus quando passa, e quindi abbiamo sfruttato la poca distanza per riprendere i contatti dopo quella meravigliosa cena che avevamo fatto tutti insieme ai ragazzi del mare a novembre. E' stata una serata magica: Carlotta e Mirko sono sempre più felici insieme e cerchiamo di vederci una o due volte al mese, Paola è la solita Barbie ed era esaltatissima per una piccola comparsa in una fiction, la convivenza di Giorgio e Valeria procede benissimo, Cristian l'ho visto leggermente più sereno e Alessandro era nervosissimo perché avrebbe visto Marco.

Da dicembre, Marco e Alessandro sono ufficialmente una coppia. Io sono diventata la psicologa-amica-consigliera soprattutto del primo della coppia. Ieri sera ho ricevuto un suo messaggio su WhastApp con scritto "Mia psicologa, domani avresti voglia di prendere un caffè e poi magari anche pranzare con un fidanzato preoccupato?" non ho saputo dirgli di no anche perché mi ha offerto caffè e pranzo, che sono delle cose che adoro fare con gli amici più fidati, inoltre so che per lui ultimamente non è un buon periodo, tra lo studio in università che è super tosto e i compagni di squadra di Alessandro che, secondo Marco, ci provano spaventosamente con lui praticamente durante ogni allenamento, come potrebbe il povero fidanzato non essere preoccupato?

Durante i nostri incontri Marco ed io parliamo molto, è un migliore amico speciale, un confidente davvero sincero e onesto che però ti dice che sei sexy e che fa scandalosi apprezzamenti su di te, ovviamente non fondati e puramente inventati, e che sai che non ci proverà mai. Quindi, uscire con Marco fa anche alzare la mia autostima e soprattutto mi fa morire dal ridere. Mi ha sempre ripetuto un milione di volte che mi vorrebbe presentare un suo amico che sarebbe perfetto per me, ma purtroppo il ragazzo in questione è occupato da un paio di mesi. Scherzando, gli ho risposto una volta «Ma non sono gelosa io, lo sai!», si è messo a ridere e mi ha detto «Fidati Vi, vorrei che tu fossi felice e te lo meriti. Se solo lui non stesse con quella là!». Sono ovviamente parole che scaldano il cuore. E' anche per questo che, per quanto ci è possibile e università permettendo, Marco ed io riusciamo a vederci anche solo per un caffè di sfuggita, basta che ci vediamo. Ma oggi sono in ritardo, cavolo. Odio esserlo perché mi dispiace fare aspettare l'altra persona.

Vi, pensa a sbrigarti! mi dico inserendo le cuffiette dell'i-Pod nelle orecchie.

"Some things we don't talk about
better do without
and just hold a smile
falling in and out of love
a scene their proud of
together all the while
"

InaspettatamenteWhere stories live. Discover now