20. La dura verità

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Severus si materializzó nella sua stanza, adagiando la ragazza sul letto. Nessuno era mai entrato lì.

Passò la bacchetta sul corpo di Arya, fortunatamente il signore oscuro aveva usato solamente le cruciatus anche se il corpo fragile della ragazza non era riuscito a sopportarle e si ritrovava inerme. La maledizione le aveva bruciato le terminazioni nervose, mandandola in tilt.

Piton tolse delicatamente il golfino e la camicia della ragazza, per poi sfilarle le scarpe e la gonna. Il corpo candido della giovane venne curato da tutti i tagli mentre Severus ne osservava le forme racchiuse nell'intimo e in un momento un pensiero balenò nella sua testa. Si vide mentre si chinava a baciare i seni della giovane e a passare le sue mani da pozionista sulla schiena e sul collo della ragazza, gustando il sapore di vaniglia sulle sue labbra e facendola sua.

Piton spostò lo sguardo altrove, facendo un lungo respiro e ritrovando la calma. Finì meticolosamente il suo lavoro e poi appellò una sua maglia a maniche corte dall'armadio, infilandola alla ragazza. Ripulì le lenzuola dal sangue con un incantesimo e coprì la giovane con il lenzuolo. Si concesse una doccia rilassante per liberare i muscoli dalla tensione.

Si rivestì in fretta e si fece una tazza di the, sorseggiandola lentamente mentre leggeva un libro sulla poltrona davanti al camino...aspettando che Arya si riprendesse.

Quasi un'ora dopo, Piton tornó nella sua stanza per controllare come stesse la giovane. La ragazza respirava regolarmente e si sarebbe svegliata in poco tempo. Contro ogni buon senso Severus si sedette sul letto e spostò delicatamente le ciocche di capelli dal viso di lei, carezzandole una guancia.

Arya si mosse leggermente e tornò a dormire. Piton tolse la mano e spostò lo sguardo sulla cassettiera al lato del letto, dove erano poggiate alcune foto. Alcune erano più vecchie e altre recenti. Ve ne era una di quando era ragazzo, insieme a Lucius, Mulciber ed Avery. Un'altra con Lily durante il suo quarto anno. C'era un'altra immagine risalente a 15 anni prima...quando era stato nominato padrino del giovane Malfoy e teneva Draco in braccio. Una foto del ballo di Natale di Lumacorno del suo quinto anno che aveva conservato solo perché vi era anche Lily e poi la foto che le aveva regalato Arya.

Severus si alzò in piedi e prese in mano la foto scattata tre anni prima, al ballo del ceppo. Si sorprese nel constatare che non aveva lo stesso sguardo del solito. Certo non si poteva dire che stesse sorridendo, eppure il suo volto era racchiuso in un espressione a metà tra un ghigno ed un accenno di sorriso. Guardò i suoi occhi e vi trovò tenerezza. Stava guardando con tenerezza una sua alunna!

Piton spostò gli occhi sulla figura della ragazza, intrappolata nell'abito verde che le donava un'aria sofisticata rispetto alle altre partecipanti al ballo. La ragazza le arrivava alla fronte grazie ai tacchi che la slanciavano, eppure Severus la preferiva senza...quando la giovane a stento raggiungeva la punta del suo naso e lui poteva lanciarle le occhiatacce che le riservava quando faceva una battuta troppo pungente, sguardi che ormai alla giovane non facevano più alcun effetto ma che invece spaventavano gli altri ragazzi della scuola. Severus esaminò anche gli occhi della strega, esprimevano ammirazione e sorpresa...aveva uno sguardo felice. Era diventata una donna ormai, molto diversa dai suoi 15 anni...desiderabile, bellissima con due occhi che incantavano.

Un lieve gemito di dolore riportò il professore alla realtà, che si girò verso il letto. Severus posò la cornice sulla cassettiera e si avvicinò alla ragazza che intanto aveva aperto gli occhi e stava cercando di sollevarsi.

-Sta giù- le disse lui, prendendola per le spalle e facendola adagiare sul cuscino.

-Mi fa un male cane la testa- disse lei, portandosi una mano a massaggiarsi la tempia. Il professore appellò una pozione e la giovane la mandò giù in un sorso. Arya chiuse gli occhi, con la testa appoggiata al cuscino e il viso verso l'alto, aspettando che l'intruglio facesse effetto.

Necis DefendoWhere stories live. Discover now