Confessioni di un cacciatore di Pokemon

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È iniziato il 18 luglio. In un bagno di sudore.
Colpa dello sfratto. O del licenziamento, chi lo sa?
Il tuo budget si è drasticamente ridotto, perciò hai cambiato casa.

Ti chiamavi sempre Aldo Rossi, avevi guà 47 anni ma non eri ancora un cacciatore di Pokémon. Insomma, uno sfigato qualsiasi.

Da un monolocale di 30 metri quadri sei finito in una stanza di 10. Un ex lavatoio al settimo piano senza ascensore con una brandina, un cassone in eternit in disuso, un lavatoio, un bidone di latta arrugginito aromatizzato alle fragranze di piscio e merda e le cui asperità del bordo tagliente sono state addolcite con un tubo di gomma da giardino tagliato. Il proprietario ha chiamato il bidone "toilette chimica nautica".
Ti ha fornito un flacone pieno per un terzo di acido, specificando che quello era incluso nella prezzo ma che i successivi "refill" sarebbero stati a tuo carico, ti ha chiesto "discrezione" con i vicini, visto che il locale affaccia sulla terrazza condominiale e che ufficialmente non è accatastato per uso abitativo. Ha incassato tre mesi anticipati e, visto che le macchie di sudore sulla camicia si erano allargate a dismisura si è congedato rapidamente.

Anche tu eri fradicio. Trasportare per sette piani i tre scatoloni di cartone che contengono tutti i tuoi averi ti ha sfiancato, e il fatto che tra te e la canicola ci sia solo un esile soffitto di cemento armato arroventato ti ha spinto a uscire. Hai frugato prima nel portafoglio e poi nelle tasche dei pantaloni. Sei riuscito a mettere insieme il necessario per una birra. Hai aperto uno dei cartoni alla ricerca di una maglietta asciutta. Hai trovato quella con il faccione barbuto di Karl Marx che sovrasta la scritta " I told you so", l'hai indossata e hai arrancato tra le rampe di scale alla ricerca di un po' di oblio e di refrigerio.

Ė stato appena uscito del portone che è successo.
Due ragazzini. Nemmeno 20 anni in due.
Quello tracagnotto ha detto allo spilungone:
《Pensa che culo chi abita qui, un pokestop proprio sotto Casa!》

A quella frase si è attaccata la tua disperazione.
Hai pensato:
《C'è qualcosa che rende la mia situazione invidiabile, fosse anche per due ragazzini. Bene! Devo solo scoprire cosa cazzo è un Pokestop.》