Tu ne vali la pena

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(POV'S RAPHINA)

Probabilmente non avrei dovuto comportarmi così confidenzialmente con lui quel pomeriggio, ma mi sentivo particolarmente felice... lui mi rendeva felice. Mi trasmetteva serenità. Quando stavo con qualunque altra persona oppure per conto mio, non riuscivo a provarle tutte quelle emozioni che mi faceva provare lui. Ero fredda, non sentivo niente... Indifferente e diffidente. Non mi importava affatto di essere importante o meno per qualcuno, non ci tenevo. Non avevo né obiettivi né sogni, e probabilmente era giusto così, nella situazione in cui mi trovavo costretta a vivere, ma lui non poteva fare a meno di rendermi diversa. Era un ragazzo caratterizzato da un mix di contraddizioni per ogni tratto del suo carattere e dei suoi comportamenti. Era sfacciato ma gentile, sbruffone ma sincero, infantile ma astuto. Me ne dava sempre una dimostrazione, glielo si leggeva sempre in ogni sua frase, in ogni suo sguardo. Sapevo che aveva ancora una miriade di lati nascosti del suo carattere pronti a saltar fuori quando meno me lo sarei aspettato, ma per il momento mi bastava conoscere quelli. Mi faceva felice già così come lo avevo conosciuto.

-Senti, Fred, devi capire che...

-Oh, andiamo, Moore! E' solo un drago!

-... non puoi mettere in pericolo un ragazzino per ricevere in cambio quattro soldi!

-E chi te lo dice che non posso? Infondo Harry è in gamba, sa cavarsela da solo.

-Lo credi davvero?

-No, altrimenti perché avrei consigliato a tutti di scommettere contro di lui?

Stavamo tornando indietro e discutendo sull'argomento, ma quando lo sentii ridacchiare per una cosa del genere gli mollai un ceffone sul braccio. Non poteva dimostrarsi tanto insensibile nei confronti di una brava persona innocua come Harry Potter!

-Ahi! Ma che fai? Sei manesca!

Scoppiai a ridere insieme a lui. Visto? Era fastidiosamente allegro in ogni momento e in ogni situazione, ed era contagioso. Pericolosamente contagioso.

-Ti fa ridere, eh? Allora vediamo se ridi anche se ti metto a testa in giù, serpentina!

Urlai, perché mi afferrò per le gambe e tentò di ribaltarmi all'indietro, mentre singhiozzava e continuava a provocarmi.

-Mettimi giù! Sei impazzito? Mettimi giù!

-E' questo il ringraziamento per il tuo salvatore? Eh?

Continuò, riferendosi al litigio con Malfoy della settimana scorsa.

-Ti ho già ringraziato, Weasley!

-Vero! Ma non come si deve!

Iniziò a mollare lentamente la presa, come ricatto per non averlo ringraziato abbastanza. Quindi finse di farmi cadere bruscamente a terra, nonostante io capissi che voleva posarmici con assoluta delicatezza.

-Coraggio, ringraziami!- disse a un soffio dal mio viso. Non avevo mai visto il suo sorriso così da vicino, ma quando lo vidi mi trasmise un senso di calma, bellezza, di pace assoluta. Emanava positività e gioia, lo trovai più rincuorante della risata di un neonato, in quell'attimo così magico.

Lo splendore di quei minuti fu rovinosamente interrotto da una voce aguzza e tagliente, un timbro che conoscevo fin troppo bene. Malfoy.

-Ah, ecco il motivo del calo improvviso dei miei voti scolastici. Bene!

-Draco, non è come sembra.

-Cosa vuoi da lei, Malfoy?- intervenì Fred poco diplomatico.

-Tu chi sei, il suo avvocato? O te la fai di nascosto? Spiegami- iniziò a ridere nervosamente, e i suoi amici lo imitarono, probabilmente senza nemmeno sapere il significato della parola "avvocato".

-Vuoi che ti insegni qualcosa anche oggi, Malfoy?

Il sorriso sparì dal volto del biondino, che sostituì la sua espressione beffarda con un broncio serio e tignoso: -Non ce n'è bisogno, rosso. Porto via la sgualdrina e me ne vado.

-Come l'hai chiamata, verme schifoso?- Fred partì a razzo contro di lui, mentre tentavo di trattenerlo impedendogli di passare, invano. Sfoderò la bacchetta e gliela puntò alla gola, costringendolo a schiacciarsi contro il tronco di un albero.

-Chiamala "sgualdrina" un'altra volta e giuro che sarà l'ultima cosa che pronuncerai!

-Fatti da parte, Malpelo!- cercò di urlare Malfoy con il fiato strozzato in gola. Fred, a quelle parole, s'infuriò ancora di più, quindi premette con maggior vigore la punta della bacchetta sul collo del ragazzo.

-Fred, basta! Smettila! Finirai nei guai, non ne vale la pena!- gli gridai in preda al panico.

Lui inizialmente non mosse un muscolo, poi abbassò di colpo la sua bacchetta e si voltò verso di me di scatto, facendomi quasi sobbalzare.

-Infatti lui non ne vale la pena, ma tu sì, Moore.

A quelle parole il fiato mi si bloccò in gola. L'aveva detto con una tale serietà da farmi impallidire.

-Restituiscimi la ragazza, Weasley! Prima che io vada ad informare un professore di dove sei stato senza chiedere il permesso.

Fred strinse gli occhi, fece scivolare i suoi capelli rossi sul viso e riprese a parlarmi.

-Reagisci. Digli qualcosa prima che io intervenga di nuovo.

-Sto arrivando Draco, non preoccuparti- mi rivolsi al biondino, guardando Fred in modo impassibile.

Una volta che io e il trio dei bambocci ci fummo allontanati, Fred mi rincorse e mi tenne ferma di fianco a lui per qualche secondo: -Che stai facendo? Non vorrai mica dargliela vinta!

-Non ho altra scelta, Fred, tu non puoi sapere.

-Magari lo saprei se tu me lo dicessi, non pensi?

Rimasi lì a riflettere, mentre gli altri proseguivano ignari del fatto che mi fossi fermata con lui.

-Ti ruba le energie, Raphina, prima o poi quel barlume di sogni e curiosità che ti tiene viva, si spegnerà. E sarà colpa sua.

Sentii le lacrime pungermi insensibili gli occhi, poi mi staccai dalla sua presa salda e feci qualche passo in direzione degli altri.

-E' giusto che sia così. Credimi. Dev'essere così.

Non battei ciglio, mi voltai e presi a correre il più lontano possibile da lui, fino a raggiungere gli altri. Probabilmente Fred avrebbe aspettato che ce ne fossimo andati prima di fare ritorno al castello. Ma non dovevo preoccuparmene. Ogni volta che vedevo Draco, mi riportava alla mente brutti ricordi, terribili memorie, angoscianti sensazioni per cui avrei voluto strozzarlo con le mie stesse mani. Mi ricordai del vincolo che legava me e mio padre al padre di lui, e del fatto che non potevo parlarne con nessuno. Fred Weasley... lo avrei voluto per davvero vicino a me. Sempre. Come non sentirsi crudele ad aver tolto il sorriso alla ragione principale dei tuoi?

Angolo autrice
Intanto grazie a chi sta leggendo questa storia💞 poi volevo dire che... In effetti non so cos'altro dire di preciso ahahaha, spero che vi stia piacendo, se trovate errori o avete suggerimenti da darmi per migliorarla, ditemi pure...
Questo capitolo mi è venuto decisamente più corto rispetto agli altri, non so spiegarne il motivo. O li scrivo lunghi come la Divina Commedia, o si leggono in 5 minuti. Eh no, non c'è una via di mezzo.
😂❤

T'insegnerò a sognareWhere stories live. Discover now