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Uscimmo dalla classe dopo che il professore ci disse che ci avrebbe informato in futuro in cosa consisteva la nostra punizione per poi prendere due strade diverse, dove lui andava a lezione di economia e io in quella di biologia.
La lezione di biologia passò velocemente e presi un sacco di appunti per il nervosismo che stavo provando all'interno per essere riuscita a mettermi in punizione già il primo giorno di scuola.
Finita la lezione, al suono della campanella, uscì dalla classe e mi incamminai verso il parcheggio.
Per il primo giorno, la scuola si era terminata all'una anziché alle tre come il resto dell'anno.
"Ti accompagno a casa o vai con tuo cugino?", chiese Cameron spuntando dal nulla e facendomi sobbalzare.
"Vado con Thomas", risposi secca mentre lui annuì solamente.
"Ah che giornata ragazzi!", disse Nash venendo da dietro in mezzo a noi ed appoggiando entrambe le sue braccia attorno alle nostre spalle, una sulla mia e una su quella di Cameron.
"Vedo che sei di buon umore", dissi a Nash sorridendo.
"Beh il primo giorno è andato ed è una cosa positiva", mi rispose lui sorridendo fiero di esser riuscito a sopravvivere per cinque ore.
"Già, solo che ora dovrai resistere per altri sei mesi interi", dissi io facendolo sbuffare rumorosamente.
"Ehi Kate, com'è andata il primo giorno?", chiese Matt quando arivammo al parcheggio dove c'erano tutti del suo gruppo e Thomas accanto all'auto.
"Male", tagliai corto, non volevo rispondergli ma avrei preferito conversare con lui che creare una scena in mezzo a tutta la scuola.
Non avevo nemmeno voglia di chiarire con lui perché sapevo che sabato sera era ubriaco e magari mi aveva detto quelle cose preso dal momento e non le pensava veramente.
Vedevo che ci teneva a me, infatti, per la prima volta in vita mia decisi di lasciare andare una questione senza averlo risolto e comportarmi normalmente con lui, anche se in modo distaccato rispetto a prima.
Era mio fratello e i fratelli litigano spesso, fanno cazzate, si offendono a vicenda, ma alla fine si riconciliano e tutto torna alla norma.
Anche con Dylan succedeva e allora perché non potevo accettarlo anche per Matt? Lui era mio vero fratello.
Dovevo convivere con lui e anche se non era un ragazzo che mi andava a genio per i suoi comportamenti, non potevo lasciarlo o ignorarlo.
Sapevo di non avere un legame fortissimo con lui e forse mai si sarebbe creato ma almeno per i genitori avrei fatto di tutto per far funzionare il nostro rapporto, nei migliori dei modi.
A volte, per far funzionare la famiglia bisogna fare dei sacrifici, per il bene proprio e degli altri.

"Come mai?", chiese lui pensieroso.
"Perché lo stupido qui ha avuto la geniale idea di andare contro testa pelata", disse Nash indicando Cameron e intendendo con testa pelata il professore di arte.
Matt si sorprese e Nash, Cameron e gli altri gli raccontarono cosa era avvenuto facendolo scoppiare dal ridere.
Non vidi Emma in giro, e mentre tutti gli altri erano impegnati a chiacchierare tra di loro, ne aprofittai per chiedere a Matt se l'avesse vista.
"Emma è in classe con te vero?", gli chiesi mentre guardava il cellulare.
"Aspetta, Emma, quale? La sorella di Cam dici?", chiese pensandoci su e guardandomi.
"Sì, quante altre Emme conosci?", chiesi agrottando le soppraciglia sorpresa dal fatto che l'abbia dimenticata e incrociando le braccia al petto.
"An sì è in classe con me. Ma perché mi chiedi di quella 'so tutto io'?", chiese lui appoggiandosi alla macchina di Thomas.
"Perché è una mia amica forse?", dissi guardandolo e irritata dal modo di chiamarla.
"Emma è tua amica? Da quando frequenti i nerd?", chiese lui ridendo e facendomi andare sull'orlo della pazienza e rabbia.
"Matt non giudicare le persone se non le conosci bene, l'aspetto esteriore non ti dice la verità", risposi cercando di rimanere più calma possibile.
"Infatti Kate ha ragione, Emma è una ragazza molto in gamba, non dire cazzate Matt", intervenne Thomas difendendola, pure lui irritato.
"Ok va bene scusatemi, dico solo che non è il mio tipo di ragazza", disse Matt tornando serio mettendosi le cuffiette per non sentirci e spostandosi per parlare con Madison.
"Ma che problemi ha?", chiesi più a me stessa che a Thomas.
Non capivo proprio quel ragazzo.
"Lascia stare, non è ancora cresciuto abbastanza per capire certe cose", mi rispose Thomas e io sospirai in segno di stanchezza.
Non ne potevo più di questa giornata, era stata una giornata molto faticosa da condurre.
Chiamai Emma al telefono e mi disse che era già tornata a casa siccome doveva prepararsi per andare a lavoro in biblioteca e io le dissi che sarei passata dopo a salutarla.
Dopodicchè velocemente e superficialmente salutai tutti gli altri presenti, compreso Cameron che mi stava fissavando da un bel pò e Matt che sarebbe andato fuori a mangiare con il suo gruppo.
Feci per salire in macchina con Thomas per tornare finalmente a casa, che una jeep militare catturò la mia attenzione.
Mi bloccai di colpo lasciando la portiera della macchina di Thomas aperta mentre il mio cuore accelerava all'avvicinamento della jeep sempre di più verso la mia direzione.
"Ma che ci fanno qui?", chiese qualcuno e io non sentì più nulla dopo, era come se il mondo si fosse silenziato attorno a me, in cui solo il rumore della jeep mi teneva viva.

Beyond EverythingWhere stories live. Discover now