Capitolo quattro.

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La sera, come previsto, arriva Claudia che mi consegna un foglio con sopra scritte le attività di tutti i giorni.
Mi ha anche invitato al falò dove ci sarebbero stati tutti, ma io ho preferito restare nel bungalow a pianificare vendetta per quel tipo.
Nessuno può lasciare Sarah senza parole. Chi è lui per dirmi quelle cose?
Rimasta sola e senza tecnologia, mi addormento presto con voglia di vendetta.

Il giorno dopo.

Alle otto di mattina una tromba sveglia tutto il campo.

"BUONGIORNO RAGAZZI, OGGI INIZIANO LE ATTIVITÀ.
MARMOTTE, LUCCIOLE...CHI VINCERÀ QUEST'ANNO?"
Una voce risuona in tutto il campeggio.
Ma che cazzo me ne frega di chi vincerà quest'anno, intanto io non mi svegliavo alle otto nemmeno per andare a scuola.

"Che fai, non ti alzi?"
Domanda Melissa notando che sto per rimettermi a dormire.
Vuole finire anche lei nella mia lista nera?
Ci sono già Stella, suo fratello e quella stupida tromba.

"Se tutto va bene mi alzo per le due."
Dico con voce assonnata.

"Si arrabbierá se non ti alzi."
Ed ecco che inizia a farmi la predica.

"Chi?"
Domando scocciata.

"Claudia! Ci tiene alla puntualità, forza in piedi."
Dice tirandomi giù dal letto.
Questo è troppo, sei appena finita sulla mia lista nera cara Melissa.

Resto cinque minuti buoni sul pavimento e poi finalmente riesco ad alzarmi.
Mi guardo allo specchio e la canzone Zombie risuona nella mia testa mentre mi guardo.
Mi vesto velocemente indossando l'orribile maglietta delle lucciole che sono obbligata a mettere.
Esco dal bungalow e vedo tutti uscire dalla mensa, hanno già fatto colazione, meglio così. Morirò di fame in questo posto, ma adesso non è la cosa più importante.
Claudia,Marco e Karla si posizionano in una piccola piazza centrale, piena di apparecchiature ed attrezzi strani. Tutti i ragazzi si mettono attorno a loro, così decido di andare a vedere, restando sempre un pò lontana dagli altri.

"Bene ragazzi, oggi due giugno , inizia ufficialmente la nostra estate."
Esclama Karla e tutti applaudono le mani entusiasti.

"Anche quest'anno la sfida è tra marmotte e lucciole. Come ben sapete, l'anno scorso per soli due punti di vantaggio, le Marmotte hanno avuto la meglio." Continua Karla e tutte le Marmotte esultano.
"Cosa succederà quest'anno? I vostri istruttori e capi squadra vi aiuteranno a superare ogni sfida che la vita vi porrà davanti." Conclude sorridente, mi viene la nausea.

"Bene, la sfida di oggi è superare questo percorso a ostacoli."
Urla Claudia.
Barboso.

"La squadra che impiegherà il minor tempo possibile, si aggiudicherà i primi dieci punti."
Continua Marco.
"Lucciole e Marmotte venite tutti qui, mettetevi in fila indiana."
Tutti iniziano a formare delle file mentre io me ne resto in disparte, non mi hanno vista e non mi va di partecipare.

"Anche tu,Sarah."
Dice Claudia incitandomi con un cenno della mano.
Sbuffo e per niente pronta mi metto in fila, sono l'ultima.
Guardo alla mia destra per vedere con quale marmotta mi scontrerò, e sì, è proprio lui. Mi lancia un segno di sfida che io ricambio subito.
Il percorso consiste nell' attraversare vari ostacoli, bisogna strisciare in un tubo, evitare delle pozzanghere, saltare ed evitare oggetti.
Il tempo passa e quasi tutti quelli davanti a me hanno già finito. Meno tre,due,uno...adesso tocca a me. Ho già in mente un piano,banale e per niente originale, ma non mi è venuto altro in mente.
Io e il ragazzo marmotta partiamo contemporaneamente, lui è in vantaggio, per ora.
Striscio nel tubo, evito gli oggetti davanti a me,
salto gli ostacoli ma all'ultimo cado, poco vicina ad una pozzanghera.

"AHI!"
Urlo dolorante.

"Bella recita,forza alzati."
Dice il ragazzo fermandosi.

"Ma sei scemo? Mi fa male sul serio."
Dico massaggiando la parte della caviglia che mi fa male.

"Vieni, ti aiuto ad alzarti."
Dice Claudia.

"Nono, la alzo io."
Dice il ragazzo avvicinandosi a me.
Mi da una mano per rialzarmi e lo ringrazio.
Un sorrisetto furbo nasce sul mio volto e con un colpo veloce lo spingo nella pozzanghera, velocemente finisco il percorso facendo aggiudicare i primi dieci punti alla mia squadra.

"Bastarda!"
Urla il ragazzo ormai pieno di fango.

"Ops."
Dico mentre la mia squadra esulta.

"SARAH VIENI SUBITO QUI!"
Urla Karla e io mi avvicino scocciata.

"Non è così che si comporta una Lucciola!"
Inizia a farmi la ramanzina, le sue parole mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro, mentre rido di sottecchi guardando il ragazzo di cui ancora non conosco il nome.

"Capito?"
Conclude Karla, annuisco e tutto torna come prima.

Sarah uno, ragazzo marmotta zero.

Almost LoveWhere stories live. Discover now