Una serie di brevi storie, pensieri, in un'alternanza tra riflessioni ed umorismo.
A parte la copertina, tutte le foto e i disegni presenti nel testo sono dell'autore, quindi protette dal copyright.
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Caro piccolo principe, come stai? Sono ormai nove anni che te ne sei andato. Le stelle le ho guardate ogni giorno, ed effettivamente ridevano anche dietro le nubi. Sai, ti ho cercato spesso, tra le curve di una donna, tra i fili d'erba, tra i miei pensieri più strani e nei pomelli delle porte di alberghi di provincia. Pensavo che cercandoti abbastanza ti avrei trovato. Ma nulla. Le stelle non mi bastano più. Ricordo le chiacchierate alla fine dell'arcobaleno. Mi parlavi del tuo planetoide ed io cercavo di vederlo nella mia mente e capivo quanto essa fosse limitata mentre mi diceva che tu e il tuo luogo d'origine non eravate possibili. Mi spiegavi sempre di cercare l'essenziale e di non farlo con gli occhi che ad esso sono ciechi. Mi svelasti tante piccole verità, ma io ero troppo preso in questa congiura del senso, dove tutto assumeva un pesante significato ed un'estrema importanza. Mi sono dimenticato di giocare, mio piccolo principe. Ho dimenticato di ridere ogni giorno. Sono un po' triste a dire il vero, forse mi manchi, forse mi mancano il serpente e l'elefante. Nessuno lo sa, ma anche se il boa aveva mangiato l'elefante, poi lo aveva subito sputato ed erano diventati amici. Ricordi quanto erano affiatati? L'altro giorno guardavo il mio cuore, si è un po' incrinato. La mia rosa mi ha punto così spesso che ora questa è la situazione. Se ci fossi stato tu, avremmo accarezzato le nostre vicendevoli incrinature. Chissà come sta la tua rosa. Non è facile da curare, annaffiarla, proteggerla, vederle perdere i petali ed aspettare un intero anno per rivederli. Le rose non hanno tempo per noi, amico mio. Le loro radici sono lì ad esplorare il mondo, ne hanno bisogno, è la loro natura. Vorrei chiederti: siamo solo spettatori di questo loro viaggio? Chissà cosa mi diresti. Forse che il viaggio che fanno alla fine le riporta a noi? La solitudine assume un senso con la giusta compagnia, ma tu non ci sei, e a me rimangono solo le stelle e lo sconfinato universo.
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