Diciotto

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Si ripeté che aveva fatto la cosa più giusta

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Si ripeté che aveva fatto la cosa più giusta.

Nel dirle addio aveva sentito il suo cuore incrinarsi e aveva camminato in automatico mentre dentro si sentiva morto.

Alla fine era andato in un hotel e lì aveva passato la notte.

Guardò fuori dalla finestra della sua stanza e sembrava che il tempo non volesse migliorare, ancora pioggia.

Andò nell'altra finestra che dava dalla parte da cui poteva vedere il palazzo dove abitava Atropo.
"Così vicina eppure così lontana" .
Avrebbe dovuta odiarla, eppure non poteva, rappresentava l'ultima cosa che dava un senso alla sua vita, eppure non poteva averla e non poteva nemmeno stare con lei.

Avrebbe voluto chiederle se lo amava, ma non aveva avuto il coraggio di farlo, anche perché se lei gli avesse risposto di si, lui non se ne sarebbe più andato.

"Al diavolo le punizioni" pensò.

Eppure, da quello che Lachesi gli aveva detto, lei lo amava.

Già, doveva amarlo.
In quel momento la pioggia smise e il sole spuntò da dietro una nuvola, quasi a rispecchiare il suo buon umore.

Si disse che non poteva mollare così.
Quante volte aveva rimpianto il fatto di aver perso Megan senza aver potuto fare nulla?
Adesso stava facendo la stessa, identica cosa, stava perdendo Atropo e la stava perdendo senza fare nulla, la stava semplicemente lasciando andare.

Sapeva che era una pazzia, che aveva detto a Lachesi che l'avrebbe lasciata stare, che non l'avrebbe più disturbata e che non sarebbe più andato da lei, ma aveva bisogno di essere sincero, di dirle che lei era la sua unica ragione di vita e che avrebbe sopportato qualsiasi cosa, qualsiasi punizione pur di starle accanto, di stare con lei e non gli importava a che prezzo, non voleva perderla, perché quello sarebbe stato il prezzo più grande da pagare.

Scosse il capo.
"Era stato un idiota a lasciarla alle prime difficoltà. E va bene erano diversi, lei è la morte e allora? Lui l'amava comunque, i suoi sentimenti non era mutati".

Indubbiamente sarà complicato, ma non poteva perderla, almeno non senza prima dirle che l'amava e senza prima provare a fare qualunque cosa pur di stare con lei, solo allora non avrebbe avuto rimpianti.

Se lei gli avesse detto che non ricambiava i suoi sentimenti lui l'avrebbe lasciata andare, ma se lei lo ricambiava lui avrebbe fatto qualunque cosa sarebbe stata in suo potere per stare con lei e mai nessuno avrebbe potuto dividerli.

Prese la giacca e dopo averla indossata, uscì dall'hotel correndo due isolati più avanti per andare da lei e gridarle che l'amava e che aveva tutto il diritto di essere arrabbiata, magari anche di odiarlo, ma ciò non avrebbe cambiato ciò che lui sentiva per lei, non avrebbe potuto cambiarlo nessuno e nessuna punizione esistente sulla faccia del pianeta.

1 - Le Guardiane -                                                        AtropoWhere stories live. Discover now