Capitolo nono

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《Quanti vestiti mi vuoi fare ancora provare Zabini? Perché inizierei ad avere una discreta fame sai...》
Sbuffando Glorya Zabini abbandonò il proposito di far provare a Lily Luna Potter quei vestiti che a lei non stavano bene perché non aveva i capelli rossi come la Potter.
《Okay okay giuro che questo è l'ultimo.》
Sorridendo come a dire che non ci credeva Lily scomparì, per quella che le era stato promesso sarebbe stata l'ultima volta, nel camerino.
Quando riemerse era avvolta in un vestito nero senza maniche.
Lo scollo a cuore e la gonna di tulle fino a metà coscia conferivano al vestito un aria molto romantica.
《Ci potrei andare ad un matrimonio con questo...》
Glorya riemerse dalla rivista che stava leggendo e fissò la rossa.
《Se qualcuno si presentasse al mio matrimonio vestito di nero lo prenderei a calci in culo.》
《Gne Gne Gne. Comunque perché questo vestito starebbe bene a me e a te no?》
Come se fosse la cosa più naturale del mondo Glorya rispose:
《Perché è nero. E io ho i capelli neri. Mica metti nero su nero. Come tu faresti vomitare con un vestito giallo/arancione/rosso.》
《Ma io non ho i capelli gialli/arancioni!》
Lily si mise ad osservarsi allo specchio cercando di capire se i suoi capelli tendessero davvero all'arancione.
Poi alzò le spalle e rientrò nel camerino per indossare i suoi amati jeans e la felpa della sua squadra di quidditch del cuore.
Quando uscì scoprì che la mora le aveva già pagato tutti i suoi vestiti utilizzando i galeoni che aveva trovato dentro la sua borsa.
Lily sbuffò e raccolse da terra i suoi infiniti sacchetti.
《Abbiamo finito?》
《A dire la verità mancava la biancheria....》
《No no no. Mi rifiuto categoricamente. Andiamo a mangiare che è meglio.》
La serpeverde rise e seguì Lily che era già partita in quarta verso un pub dove da sola Glorya non sarebbe mai entrata.
《Stai scherzando Potter? Sarà pieno di pedofili e stupratori lì dentro!》
Lily spazientita si girò di 180° in modo da trovarsi faccia a faccia con l'altra ragazza.
dentro vanno a mangiare i giocatori di Quidditch e per tua informazione non sono profili stupratori.》
La mora si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
《E perché dovremmo andare a mangiare in un pub pieno di giocatori di Quidditch?》
Lily era sul punto di scoppiare e iniziò a gesticolare.
《Beh insomma diciamo che guardi dentro dal vetro e poi mi dici chi noti.》
Glorya si sporse e cercò di intravedere qualche figura famigliare attraverso le finestre del pub.
Il suo sguardo si soffermò su una chioma rossa e immediatamente capì cosa aveva in mente Lily.
《Lui e James vengono sempre a mangiare qua. Sono terribilmente prevedibili.》
Lo disse a mo' di scusa, ma a Glorya non interessava come lo sapesse, le importava solamente che lì dentro ci fosse Fred Weasley.
Grazie ad un incantesimo Lily infilò le buste piene di vestiti, scarpe, gioielli e pochette dentro la sua borsa e fece lo stesso con quelle di Glorya.
《Zabini, quando entriamo devi essere il più provocante possibile okay?》
Allo sguardo interrogativo della ragazza, la rossa rispose con una spiegazione più approfondita.
《James odia quando ci provo con altri ragazzi, quindi se io lo faccio anche quando entro ci inviterà al loro tavolo. Solo che se lo faccio solo io non va bene, devi essere provocante anche tu. Okay?》
Glorya annuì anche se non capiva la richiesta della rossa e si sistemò i capelli in modo da essere, come richiesto da Lily, più provocante.
La rossa spalancò la porta del pub e si avvicinò sicura al bancone dove si appoggiò con i gomiti.
Glorya la raggiunse subito e si mise ad imitare la grifoncina che stava seguendo il ritmo della musica con i fianchi regalando la vista del suo culo ai ragazzi che avevano alzato lo sguardo alla loro entrata.
Quando il barista si avvicinò alle due ragazze non poté che non gettare una lunga occhiata alla scollatura che entrambe esibivano con un ghigno strafottente.
Con una voce che trasudava sensualità Lily fece notare al ragazzo che erano lì per ordinare.
Lo disse a voce abbastanza alta per fare in modo si essere sentita anche dai ragazzi seduti ai tavolini.
Mentre la rossa ordinava per lei e per l'amica e flitrava apertamente con il barman, James si alzò dal suo tavolo e si avvicinò alle due ragazze.
《Cosa ci fai qui Lily?》
La sua voce era dura e Lily aspettò qualche secondo prima di rispondergli, giusto il tempo di scarabocchiare qualcosa su un tovagliolo e passarlo al ragazzo dall'altra parte del bancone accompagnando tutto con un occhiolino.
《Non sei felice di vedermi fratellino?》
Quando rispose non lo guardò ancora girata verso il barista, cosa che sapeva dava fastidio a James.
《Lily guardami quando ti parlo.》
Ghignando la ragazza si voltò verso il fratello sbattendo le ciglia nere di mascara.
《Siamo venute a mangiare dopo una mattinata molto stancante di shopping selvaggio.》
James sospirò sollevato, per un attimo aveva avuto paura che fosse lì per incontrarsi con qualcuno.
Per sicurezza chiese comunque:
《Sei qui con qualcuno?》
Lily continuando a ghignare indicò Glorya.
《Volete venire a sedervi?》
《Ma come sei gentile Jamie.》
Non aggiunse altro e prendendo le pietanze che il barista le porgeva seguì il fratello.
Glorya non se lo fece ripetere due volte prima di seguire pure lei i due Potter.
Quando arrivarono al tavolo James si sedette di fianco a Fred che salutò con un sorriso entrambe le ragazze.
Lily poggiò il suo panino di fronte al fratello e con un sorrisetto si sedette.
Glorya, con sua somma felicità, fu obbligata a sedersi di fronte al rosso.
Mentre Lily iniziava a mangiare con molta calma in suo panino osservata da James, Fred iniziò a fare conversazione con la serpeverde.
《Mi sono perso qualcosa o voi due non eravate molto amiche prima?》
Glorya si girò verso Lily pensando che la rivolta fosse stata rivolta alla rossa, ma quando la vide concentrata sulla maionese che colava dal panino capì che Fred parlava con lei.
《Oh no infatti, ma ha acconsentito ad andare a fare shopping insieme. Sono dell'idea che si debba rifare da zero il guardaroba.》
Fred sorrise.
《Immagino l'abbia scelto lei questo posto per andare a mangiare. O sei una tifosa di quidditch in incognito?》
Glorya ridacchiò all'evidenza.
《In effetti sì, l'ha scelto lei. Però il quidditch mi piace.》
Fred sembrò sorpreso.
《Davvero? E che squadra tifi?》
Glorya, che intanto aveva addentato il suo panino non riuscì a rispondere, e forse fu una fortuna perché lei di quidditch proprio non se ne intendeva.
《Tifa le Holyhead Harpies come me. Infatti oggi stavamo cercando anche l'outfit per la partita contro i Falmouth Falcons del 17 Gennaio.》
James stupito sollevò il capo.
《Lily non mi avevi detto che aveva intenzione di andare a quella partita.Ti avrei accompagnata se no.》
Lily fece un sorrisetto di sfida al fratello.
《A quanto pare ho già un accompagnatore, o sarebbe meglio dire accompagnatrice, però ci farebbe molto piacere se tu e Fred veniste. Sarebbe tutto più divertente. Lucy e Louis non possono quel weekend....》
Fred sorrise alla cugina come se gli fosse appena stata portata la torta di compleanno migliore del mondo.
《Oh se a Glorya non dà fastidio... È la sua prima partita di quidditch dal vivo a parte quelle del campionati qui ad Hogwarts o sbaglio?》
Dopo aver bevuto un sorso d'acqua dalla bottiglietta la mora sorrise.
《Oh no non sbagli. Ma sarebbe molto più divertente se ci fossi pure tu Fred...》
Mentre i due ragazzi continuavano a parlare del più e del meno, Lily aveva abbandonato il pranzo, come se tutto ad un tratto le fosse passata la fame, e fissava il fratello che ricambiava lo sguardo.
A un certo punto Fred si alzò, dicendo di dover andare in bagno e scomparì in un nanosecondo dalla vista del trio.
Glorya approfittò della scomparsa temporanea del rosso per finire il suo pranzo e guardare di sott'occhio i due fratelli che si fissavano ancora.
Intuendo il disagio di Lily pensò a qualcosa da dire, ma non le veniva neppure un argomento in mente.
Quindi prese una penna dalla borsa e scarabocchiò qualcosa sul tovagliolo che poi passo alla rossa.
Grazie Lily.
La ragazza rimase interdetta per un attimo cercando di assimilare che la mora l'avesse appena chiamata per nome per la prima volta dopo cinque anni.
Non c'è di che Glorya.
Anche la Zabini sorrise alla vista del suo nome è si piegò all'altezza dell'orecchio della sua nuova amica.
《Comunque Lucy a mio fratello interessa davvero. Questa mattina mi ha chiesto di aiutarlo a vestirsi. Non ha mai fatto così per nessuna. Le interessa davvero, non è solo per il sesso, credimi.》
Lily mimò un grazie giusto in tempo per veder ricomparire Fred.
《James ma hanno sempre fatto così schifo i bagni degli uomini in questo posto?》
Il moro ridacchiò prima di rispondere al cugino.
《Non saprei, di solito mi infilavo in quelli delle femmine...》
Fred scoppiò a ridere e gli disse che era sempre lo stesso.
《Vado a prendere una boccata d'aria, qua dentro si muore di caldo.》
Lily non si curò neppure di sentire la risposta degli altri, afferrò semplicemente la sciarpa Grifondoro che si avvolse attorno al collo ed uscì dalla sala.
Seguirono alcuni minuti di disagio dove James cercava una scusa per poter uscire pure lui e Fred rideva alla vista dell'amico.
Alla fine Glorya tirò una gomitata al ragazzo che con un colpo di tosse ritrovò un certo contegno.
《Vai cugino, e non fare cazzate.》
James sorrise come per scusarsi e poi seguì l'esempio della sorella uscendo dal pub.
Appena lasciò sbattere la porta del Puddlemere Pub (*) l'aria fredda di Dicembre gli fece rimpiangere di non aver preso almeno la sciarpa, ma di tornare dentro non se ne parlava.
Alcuni piccoli fiocchi di neve si posarono sui suoi capelli corvini, fiocchi che al contatto col corpo caldo del ragazzo si sciolsero immediatamente.
Si guardò intorno e poi girò l'angolo entrando in un piccolissimo vicoletto che conduceva a uno spiazzo poco più grande di un letto matrimoniale che si trovava proprio dietro apriva pub.
Sapeva di trovare la sorella lì.
Quando dopo le vittorie a quidditch andavano a mangiare con squadra e fan in quel pub e tutto iniziava ad essere troppo, Lily si rifugiava lì, sicura che nessuno l'avrebbe mai trovata.
Caso volesse che un giorno, proprio dopo la rottura con il suo ennesimo ragazzo, Lily si fosse rifugiata lì e James l'avesse trovata a piangere mentre lui ed una bionda di cui oggi non ricordava più il nome cercavamo un posto appartato.
Il ragazzo si ricordava perfettamente la rossa che si alzava e gli passava di fianco sussurandogli "divertitevi".
Anche questa volta James non sbagliò, appena girato l'angolo vide infatti la sorella accucciata a terra con la schiena contro al muro, la testa seppellita tra le ginocchia, gli occhi chiusi e i capelli rossi che ricadevano disordinati sulla schiena.
James avrebbe voluto poter restare a guardarla per l'eternità in quella posizione così naturale e allo stesso tempo così bella che ad avvicinarsi ebbe quasi paura di spezzare in due tutta quella bellezza.
Quando arrivò davanti a lei si piegò sulle ginocchia in modo da essere più o meno alla sua altezza.
Le spostò una ciocca di capelli da davanti al viso e le accarezzò la guancia con dolcezza.
La ragazza sollevò la testa e incontrò gli occhi del fratello.
《Jamie, cosa ci fai qui?》
Il moro pregò con tutto il cuore che non gli chiedesse come avesse fatto a trovarla perché sarebbe stato spiacevole dover ritirare fuori delle storie così vecchie.
《Ti cercavo.》
Lily sorrise al fratello per la prima volta da quella mattina senza una nota di sarcasmo o sfida.
《Come mai?》
James si passò una mano tra i capelli.
《Volevo accertarmi che stessi bene. È da un po' che mi eviti. Perché Lily, perché?》
La ragazza volse il viso verso il cielo ed aprì la bocca, come a voler mangiare la neve che cadeva lenta dal cielo.
Quando il fratello le chiese di nuovo il perché alzò le spalle.
《Perché se è per quello che penso io Lils, quello che ci sta male qua sono io. Sono io che ti guardo mentre ci provi con uno sconosciuto, ci sono io che vorrei andare lì a spaccargli la faccia, ci sono io Lily, non tu.》
Lily chiuse la bocca, e si mise a giocherellare con la sciarpa.
《Come se fossi solo tu che ci stai male Jamie.》
Il ragazzo sospirò afflitto.
《Ti sei pentita Lily?》
《Come potrei pentirmi di una cosa così James?》
Il moro si morse il labbro pensando a cosa dire.
《E allora perché?》
Questa volta fu il turno di Lily di rimanere in silenzio per qualche secondo pensando a come rispondere.
《Perché ogni volta che ti vedo vorrei saltarti addosso, baciarti, e quindi pensavo che evitandoti dopo un po' non sarebbe più successo, ma a quanto pare mi sbagliavo. E di sicuro non è una di quelle cose che puoi urlare al mondo come fanno nei film babbani.》
《E allora fallo Lily. Nessuno deve venirlo a sapere per forza.》
La ragazza si passò una mano sul viso e si alzò, imitata dal fratello.
《Quindi?》
《Oh Salazar! Stai zitto per una buona volta James!》
《Fammi stare zitto tu.》
Lily sorrise prima di salire in punta di piedi e avvicinare il suo viso a quello di James che annullò le distanze poggiano le sue labbra su quelle della sorella.
Le mani della rossa si agganciarono dietro il collo del ragazzo che la attirò maggiormente a sé.
Quel momento, quel bacio, tutto, era così perfetto, così perfettamente proibito.

*il nome del pub è composto dalla prima parte del nome della squadra più antica di Quidditch, i Puddlemere United, e ovviamente pub.

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