Capitolo trentaseiesimo

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Mercoledì 19 maggio. Lily si era ripetuta quella data per mesi e mesi, per essere sicura di non scordarsela. Mercoledì 19 maggio poteva diventare forse il giorno più importante della sua vita. Alcuni componenti di ogni squadra della Lega di Quidditch oltre ad allenatori e il resto dello staff, alle nove di mattina si sarebbe presentato nel cortile di Hogwarts alla ricerca di nuovi talenti da invitare nelle loro squadre. Ovviamente talent scout erano stati presenti in tutte le partite dell'anno, ma rispetto a quell'incontro erano nulla. Erano ammessi solo gli interessati del settimo anno, e per interessati si intendeva chi giocava a Quidditch. Tutto ciò per cui Lily si allenava da anni nel giro di trenta minuti si sarebbe presentato ai suoi occhi. Doveva solo giocare al meglio, restare concentrata e beh, come le aveva suggerito scherzosamente James in una lettera, mostrare il suo favoloso culo non sarebbe certo guastato. Non che intendesse farlo, si intende. Voleva passare per una sportiva seria, mica per un oca giuliva, ma nello stretching si sa, tutto è concesso. Gli era stato chiesto di non indossare la divisa della squadra della loro casa. Motivi di oggettività, lo chiamavano così. In sostanza sarebbero stati valutati per il loro vero talento e solo in seguito avrebbero confrontato le loro impressioni con i dati dei talent scout. Lily avrebbe voluto obiettare che l'avrebbero riconosciuta comunque. Ovviamente ciò era inevitabile; una ragazza che ha la sua faccia stampata sulle prime pagine di tutti i giornali di quando è nata ed è vicina a prenderci la cittadinanza per tutti i titoli che sono stati scritti su di lei, sarebbe stata la prima persona su cui tutti gli occhi si sarebbero posati. Ma la legge è la legge. Dura lex, sed lex. La legge è dura ma è la legge.
《Ci siamo》 le sussurrò Amy, una tassorosso la cui bravura in Quidditch era inversamente proporzionale alla sua dolcezza, e lei era la persona più buona sulla faccia della terra.
Lily le sorrise, falsamente riconoscente. Non le serviva che qualcuno le dicesse che loro stavano arrivando quando fissava il cielo da quindici minuti buoni. La preside era evidentemente nervosa, forse perché erano in ritardo di cinque minuti, ma per la prima volta Lily le avrebbe voluto stringere la mano e dirle che la poteva capire. Però a differenza sua la McGranitt si rilassò immediatamente quando vide una serpeggiante striscia di persone avvolte nei colori delle loro squadre di appartenenza toccare il suolo e smontare con agilità dai loro manici di scopa.
《Benvenuti ad Hogwarts》 li accolse con un sorriso di circostanza 《Sono felice che anche quest'anno diate la possibilità ai nostri ragazzi di prendere parte a un provino per una squadra professionale》
Lily non ascoltò neppure una parola delle tante che il presidente della lega si scambiò con la preside. Il suo sguardo era stato catturato da una figura che vestiva l'uniforme dei Montrose Magpies. In bianco e nero con una gazza stampata sul petto Liam sorrideva smagliante guardandosi intorno probabilmente pensando che era passato quasi un anno dall'ultima volta che aveva messo piede lì.
《Ma è il tuo ragazzo quello?》 le chiese sottovoce Amy, seguendo il suo sguardo.
Lily annuì senza dire nulla. Non sapeva che Liam sarebbe venuto però non era arrabbiata perché glie l'aveva nascosto. Piuttosto gli era infinitamente grata. Gli sorrise anche se lui si stava ancora guardando intorno, stupito come la prima volta che ci era stato otto anni prima. Se ne rendeva conto solo in quel momento di quanto averlo intorno la facesse sentire immediatamente più tranquilla e sicura. Quando finalmente lo sguardo di Liam cadde su di lei un sorriso gli illuminò il volto e Lily si sentì che sì, ce l'avrebbe fatta, avrebbe fatto vedere a tutti quanto valeva.
Non era l'allenamento più duro che aveva mai fatto, però si posizionava sicuramente nella top trenta, forse anche venti. Era dannatamente lungo, sembrava non finire mai. Erano lì a faticare sotto il sole primaverile dalle nove e mezza e anche se erano quasi le undici la fine si prospettava lontana. A dire la verità non avevano ancora toccato un singolo manico di scopa. Lily era convinta che gli avessero fatto fare tutti gli esercizi che era possibile fare a terra. Corsa veloce e di resistenza, addominali, flessioni e quelli con le macchine. Sentiva di fianco a lei Amy che si lamentava che non ce l'avrebbe mai fatta a uscirne viva, e forse era proprio quello il senso, vedere chi sopravvive. Tutto questo con giocatori, allenatori e assistenti delle varie squadre che giravano in mezzo e ti osservavano fino a quando non erano soddisfatti. In modo molto politico Liam non si era mai avvicinato troppo a lei, non sarebbe stato in grado di dare un giudizio oggettivo. Però in alcuni momenti se alzava la testa Lily poteva incrociare il suo sguardo e il suo sorriso e leggere sulle sue labbra qualche parola di incoraggiamento. Ovviamente non erano mancati i commentino da altri giocatori che si congratulavano con Liam per la sua fantastica ragazza, in particolare durante gli esercizi di stretching. Alla fine il suo culo era stato davvero notato anche se a pensarci meglio avrebbe preferito che apprezzassero la sua resistenza nella corsa (pure quella insieme a un'altra dozzina di esercizi avevano scatenato battutine di uno dei compagni di squadra di Liam, ma Lily non ci fece troppo caso, sapeva fosse un grande amico del suo ragazzo)
《Per questa mattina basta così》 li interruppe finalmente il presidente della lega quando l'orologio stava per battere la mezza 《Oggi pomeriggio facciamo il lavoro sulle scope. Per ora riposatevi, mangiate, idratatevi e chiacchierate pure con i nostri ragazzi qui" disse stringendo per la spalla un giocatore dei Falmouth Falcons.

Il pranzo, consumato al tavolo Corvonero che gli era stato riservato, e il pomeriggio passarono più velocemente di quanto si sarebbe aspettata. Aveva così tanta fame e voglia di scambiare qualche parola con tutti quei giocatori stellari che ci mancò poco che non ignorò totalmente Liam. L'allenamento in volo del pomeriggio ricordava a mala pena di averlo fatto. Era stato così concitato ed entusiasmante che mentre volava giocando una mini partita con i giocatori professionisti promise a se stessa che in qualunque modo fosse andato a finire quel provino lei nella vita avrebbe giocato a Quidditch. Era così bello giocare con persone che rispettavano gli schemi, appoggiavano le tue azioni e ti sostenevano che si sarebbe messa a piangere per la felicità. La fine dell'allenamento arrivò presto e con questo Liam. Si erano tutti affrettati a farsi una doccia per andare avere più tempo possibile da trascorrere tra i corridoi di Hogwarts che una volta erano stati la loro casa. Solo loro due si erano presi del tempo per scherzare prima di entrare negli spogiatoi quando se n'erano già andati tutti.
《Sei stata splendida baby》 le disse seguendo con lo sguardo i suoi vestiti che cadevano uno a uno a terra 《Hai fatto a tutti un'ottima impressione》
Lily ridacchiò e, impugnato lo shampoo, si diresse sotto la doccia seguita da lui a ruota.
《Volevo anche vedere il contrario, non tutti sono bravi come me a fare stretching》 si allunò a prendere la bottiglia di bagnoschiuma a terra tendendo dritte le gambe 《E poi con le mazze da battitore nessuno mi supera, o sbaglio》 ghignò tornando in posizione eretta.
Liam scosse la testa sorridendo appena prima di bagnarsi i capelli.
《Mi tocca essere d'accordo con te》 la prese in giro 《E questo è grave》
《Non ti vedo convinto》 brontolò togliendosi la schiuma dal corpo che creava quell'effetto vedo non vedo anche troppo casto per lei 《Si vede che non ci vediamo da un po' eh》
Senza smettere di toccarsi il corpo per lavarsi Lily si mise davanti a lui e con un dito lo spinse contro al muro prima di avvicinarsi e baciarlo.
《Lily》 mugugnò 《Non puoi farmi questo》
《Perché no?》 ridacchiò lei cominciando a baciarlo ovunque e scendendo gradualmente in ginocchio.
《Potrebbe arrivare》 la sua mano corse a stringere i suoi capelli 《Potrebbe arrivare qualcuno》
Lei non si curò della sua osservazione per una manciata di minuti in cui probabilmente anche Liam si scordò cosa avesse detto.
《Allora faremo presto》 disse alla fine tornando in piedi in un attimo e baciandolo sulle labbra.
Poggiò la schiena al muro e se lo trascinò sopra. Senza aspettare che lui dicesse nulla, gli saltò on braccio e gli poggiò la testa sulla spalla mentre lui si occupava di far presto. E ci misero effettivamente poco , o almeno a loro parve così anche se quando uscirono dagli spogliatoi il sole stava per calare.
《Dobbiamo rivedere le nostre tempistiche mi sa》 scherzò Lily mentre tornavano mano nella mano dentro il castello.
《Non potevo fare presto Lils, non ti vedevo da troppo per accontentarmi solo di un paio di minuti》
《Ci siamo visti neanche dieci giorni fa ricordi? Sono venuta a vedere la tua partita》 ridacchiò piano lei.
《Lo so, ma non è mai abbastanza》
E se Lily avesse dovuto elencare i momenti più belli trascorsi ad Hogwarts sicuramente quello l'avrebbe citato. Perché in quel momento le sembrava di avere tutto ciò che potesse desiderare. Senza dire nient'altro si limitò a baciarlo, lì, in mezzo al cortile di Hogwarts col sole che si infiammava dietro di loro e il castello pronti ad accoglierli un'ultima volta tutti e due insieme.

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