Capitolo trentanovesimo

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Il suo ventre era cresciuto ancora di più e a Lily sembrava impossibile che lì dentro ci fosse davvero un bambino. Sua madre, che di figli de aveva avuti tre, l'aveva chiamata la magia del parto. E beh forse era proprio una magia quella, ma soprattutto sperava che quel figlio potesse darle un po' di felicità. Liam ci aveva provato in tutti i modi a farla sorridere, ma nell'ultimi due mesi l'umore di Lily era sempre sotto gli stivali. Neppure le preparazioni delle nozze avevano suscitato in lei qualche interesse. Se ne era occupata quasi interamente Glorya e davvero le avrebbe voluto dire grazie, ma non trovava neppure le parole per dire buongiorno a qualcuno senza che le lacrime le solleticassero gli occhi. Ma alla fine il giorno così poco atteso del suo matrimonio era arrivato. Un gigantesco patio era stato montato nel giardino della Tana come da tradizione per tutti i matrimoni della famiglia Weasly/Potter. Un giorno aveva trovato sul tavolo della cucina la lista degli invitati e aveva constatato con disappunto che era stato invitato metà del mondo magico. A quanto pare il matrimonio suo e di Liam sarebbe stato l'evento dell'anno. L'idea di doverlo prendere in marito davanti a più di cinquecento persone era ributtante. Tutti sarebbero stati testimoni della loro unione. Della loro unione e del figlio che lei teneva nella pancia.
《Lily cara》
Era sua madre che si era seduta di fianco a lei. Nella mano teneva una tiara e glie la stava porgendo con un timido sorriso sulle labbra.
《È quella che indossavi tu al tuo matrimonio》 constatò e anche sulle sue labbra si incurvarono leggermente.
Ginny annuì e glie la posizionò sul capo con delicatezza.
《Ti sta benissimo amore mio》 le sussurrò prima di baciarle la tempia.
Un alone di rossetto restò impresso sulla pelle ed entrambe risero un poco.
《Sarà meglio che lo tolga》 strofinò un dito appena bagnato sul volto della figlia per cancellare il rossetto 《Mentre entravo Glorya mi ha minacciato di farmi qualcosa di terribile se ti avessi fatto piangere facendoti rovinare il trucco. Immagino però che anche una traccia di rossetto sarebbe abbastanza per lei》
Lily le sorrise, grata che stesse cercando di distrarla con chiacchiere inutili.
《Immagino di si, io non proverei mai a contraddirla》
Si guardò allo specchio controllando che fosse tutto a posto.
《C'è anche la stampa?》 domandò dopo un istante.
La madre annuì con un sorriso triste in volto.
《Tuo padre e gli altri ci hanno provato a mandarli via, ma abbiamo paura che qualcuno infiltrato ci sia comunque》
Lily annuì. Sapeva che ci sarebbero stati fotografi e giornalisti, sperava solo che non le facessero domande a cui non aveva proprio voglia di rispondere.
《A quanto pare io e Liam siamo la coppia più amata di tutto il mondo magico》 cercò di sdrammatizzare anche se a quanto pare la verità era proprio quella.
Ginny si alzò e la baciò sul capo.
《Spero che al di là della stampa questo sarà un giorno che ricorderai per tutta la tua vita》
Sicuramente se lo sarebbe ricordato per sempre quel giorno, ma non era sicura che l'avrebbe fatto col sorriso sul volto.

《Pronta principessa?》 era suo padre che la chiamava fermo sullo stipite della porta.
Lily si alzò e gli sorrise cercando di sembrare il più calma possibile. Fu grata che suo padre non le fece una di quelle domande tipiche dei film del tipo "sei sicura di volerlo sposare, se ancora in tempo" perché era sicura che in quel caso Glorya non le avrebbe più rivolto la parola per il resto della sua vita. Scesero le scale della tana e attraversarono il soggiorno prima di sbucare in giardino. Non riusciva a vedere neanche Liam per tutte le persone che erano sedute pronte ad assistere alla cerimonia. Era una distesa di smoking neri e abiti leggeri e colorati. Sentì che qualcuno stava cantando una canzone, ma alle sue orecchie arrivavano solo spezzoni di parole. Mentre metteva un passo davanti all'altro, il braccio posato su quello del padre, si impose di tenere lo sguardo fisso su Liam. Alla fine era riuscito a scorgerlo. Sorridente in abito nero la aspettava all'altare. Dietro di lui Edward Nott le sorrideva a sua volta, pronto a testimoniare alla loro unione insieme a Glorya. E poi suo padre stava porgendo la sua mano a Liam. Gli sorrise e sentì una macchina fotografica scattare. La celebrazione del matrimonio era stata affidata a un funzionario del ministero amico di suo padre di cui non riusciva a ricordare il nome. Lo sentì recitare alcune frasi di rito prima di annuire a Liam.
《Lily Luna Potter, vuoi unire la tua vita alla mia, davanti agli occhi di tutti coloro che ci hanno sempre amati?》
Glie lo stava chiedendo con gentilezza, sorridendole, e Lily si prese un momento per guardarlo. Seguì il contorno del suo viso, spigoloso ma al tatto così morbido, le sue labbra erano sottili e incurvate all'insù, gli occhi erano ridotti a delle piccole fessure per le rughette di felicità che li contornavano, un piccolo sprazzo di cielo che avrebbe potuto toccare solo allungando la mano.
《Sì》 lo disse senza pensare veramente a cosa stava dicendo, perché in quel momento, mano nella mano, sembrava la cosa giusta da fare 《Lo voglio》
Ora tutti gli occhi erano puntati su di lei.
《Liam George Campbell, vuoi unire la tua vita alla mia》 prese un respiro profondo prima di continuare 《Davanti agli occhi di coloro che ci hanno sempre amati》
Il suo sì arrivo immediato, ma alle orecchie di Lily suonò lontano. Davanti agli occhi delle persone che ci hanno sempre amato. Davanti agli occhi di chi mi ha sempre amato e continuerà sempre a farlo.
《Sì, lo voglio》 le strinse la mano mentre lo diceva e il suo sorriso era ancora più dolce di quanto non fosse prima.
《Io prometto di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita》
Le loro voci risuonavano all'unisono, sicure e piene d'amore davanti a tutta la folla che li guardava con occhi adoranti. Sentì Liam poggiarle le mani sulle guance e baciarla delicatamente. Chiuse gli occhi, Lily, e sognò di star baciando colui che, mentre lei prometteva di essere sempre fedele a suo marito, aveva abbandonato il patio. Poteva quasi sentire la montatura dei suoi occhiali che le sfiorava la pelle e i suoi occhi che la guardavano facendola sentire amata. Ma lui non c'era, se n'era andato senza baciarla neppure un'ultima volta.

Perfettamente ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora