Ciottoli

20 3 1
                                    

Era giugno. Un giugno che a stento sembrava se stesso tanto era freddo e ventoso.
Il mare sciabordava contro i muri delle vecchie saline in disuso, gli stessi muri spesso usati come passerella dai bagnanti per raggiungere la spiaggia, e che invece in quel momento erano deserti. O quasi.
Solo un occhio attento avrebbe potuto notare la piccola sagoma rannicchiata proprio sul bordo, una figura infagottata che immobile si lasciava toccare dagli spruzzi gelidi creati dallo scontro delle onde con la struttura di pietra e cemento.
Quello che invece un osservatore acuto non sarebbe stato in grado di vedere erano i pensieri nella mente della figura.
Ma prima sarebbe meglio precisare che quella non era solo una figura: era una bambina.
Quella bambina osservava il mare e pensava, immaginava; aveva insistito tanto per vedere il mare "arrabbiato", come lo aveva descritto, per sapere com'era fatto il mare quando si era portato via suo nonno.
Una sorprendente catena di riflessioni si nascondeva dietro lo sguardo assorto della bambina, a partire dal ricordo di qualche mese prima: le era stato richiesto un semplice tema dalla semplice traccia, o almeno così le era sembrato.
"Racconta come sarebbe se incontrassi qualcuno che non vedi da tempo, ad esempio un amico o un familiare."
La piccola aveva subito pensato a quel nonno mai conosciuto, la persona che avrebbe voluto incontrare più di tutte. Il padre di sua madre. Alla fine il tema fu riempito di parole gioiose e serenità di una famiglia riunita, così i genitori della bambina si ritrovarono a doverle spiegare che quel racconto non si sarebbe mai avverato: il mare aveva tolto la vita a quella persona per sempre. La piccola era rimasta meno turbata dalla spiegazione che dalle lacrime di sua madre.
La bambina guardava il mare in burrasca dal muro delle vecchie saline e tentava di immaginare la morte, tentava di comprendere quel dolore così profondo, senza tuttavia riuscirci del tutto.
***
La ragazzina accarezzò il blocco di basalto, rilesse ancora una volta l'iscrizione. La cerimonia di commemorazione era appena finita: tutti gli sconosciuti che avevano partecipato se n'erano andati ma lei sentiva ancora il disagio di trovarsi in mezzo a persone che ricordavano e onoravano suo nonno, che ne sentivano la mancanza più della sua stessa nipote. Si ritrovò a immaginare quella misteriosa persona, i suoi modi di fare, che rapporto avrebbe avuto con lei e con tutti gli altri nipoti che non lo avevano conosciuto. Scossa da un brivido si avviò verso la spiaggia, senza un particolare motivo. La vista delle onde le riportò alla mente la poesia, scritta da lui, che aveva letto poco prima sotto gli occhi lucidi della nonna e di tutti i presenti:

Salpa, pensiero
Dai porti angusti della ragione

Avventùrati nei mari
Sconfinati della fantasia

Dove potrai, libero
Riscoprirti creatore

Non aveva mai davvero riflettuto su quei versi, ma trovandosi davanti al mare li sentì suoi e provò per la prima volta una sorta di connessione con l'uomo che era stato suo nonno. Forse la sensazione più profonda che avesse mai sperimentato, seppure intangibile ed effimera.
In quel momento sentì anche il dolore della separazione, capì appieno ciò che la morte era capace di togliere, e soffrì. Soffrì per l'ingiustizia della sua condizione: aveva sentito al proprio un legame essere distrutto ancor prima di nascere.
***
Quando la ragazza si ritrovò a leggere di nuovo la poesia si accorse della data: era stata scritta pochi mesi prima della scomparsa dell'autore. Si chiese se il nonno avesse avuto qualche tipo di presentimento, se chi moriva senza preavviso in realtà sentisse nel profondo inconscio l'avvicinarsi della fine. Il tono dei suoi scritti però traspariva una mente ancora ferma, pronta a liberarsi da nuovi porti e scoprire cose nuove. Perché proprio quei pensieri di una potenza incredibile erano stati fermati per sempre? Un crudele scherzo del destino? O forse era stato lo stesso animo puro del nonno a spingerlo a salvare delle persone sacrificandosi.
***
Un ciottolo. La ragazza raccolse il piccolo sasso bianco e levigato dal bagnasciuga e lo osservò, ricordando il grande libro custodito gelosamente da sua nonna. Chiunque avrebbe detto che intitolare "ciottoli" una raccolta di poesie fosse quantomeno bizzarro ma la ragazza aveva letto quel libro e conosceva il motivo. Il tramonto stava portando con sé un vento costante e freddo che faceva increspare e alzare le onde. Arrivata al limitare della spiaggia, la ragazza sentì il desiderio impellente di buttarsi in mare. La sua anima voleva ricongiungersi a quella del nonno, in modo da sugellare la connessione incredibile tra due persone forzatamente separate eppure così vicine. Non aveva mai dato peso al luogo dove era sepolto, per lei il posto dove ricordare era quello in cui l'ultima scintilla di vita si era spenta, riusciva a sentirne il richiamo nel cuore.
La ragazza si voltò e corse via, resistette a quel pensiero malinconico e arrivata vicino alla strada si soffermò a guardare il blocco di basalto. Su di esso era inciso un riferimento ai ciottoli, descritti dal nonno come simili alle vite umane.
La ragazza si accorse con stupore di aver portato con sé il sasso raccolto sulla spiaggia e, senza un reale motivo, lo depose accanto alla pietra bianca.
Con il passare degli anni i ciottoli si accumularono creando piccoli castelli intorno al semplice monumento, a testimonianza di un legame creatosi inspiegabilmente dopo la morte e persino più forte di essa.
***
Questa storia parla di ciò che un uomo ha lasciato a chi amava. Racconta della sua mente sconfinata, di una cultura sorprendente e di un sacrificio di dimensioni incommensurabili, incredibili, che sono incise nella pietra e nei cuori di chi conosce la sua storia. Come può un uomo donare la sua vita ad un altro, salvare qualcuno e condannare sé stesso? Con quale forza, con quale coraggio? Ne servirebbe una quantità così grande da non poterla comprendere.
Questa storia parla di me e di mio nonno, Luigi Capotorti, l'uomo infinito.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Concorso TTTRiky: partecipanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora