Capitolo sette

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Lucas
Come ogni mattina l'odiosa sveglia mi avverte che devo lasciare il mio fantastico letto per andare a lavoro ma quando apro gli occhi il primo pensiero che mi sfiora è quanto sia stato stupido.

Era tra le mie braccia.
La baciavo.
La stringevo.
La sentivo gemere e poi... Uno schiaffo!

Come sempre l'ho ferita con le mie parole ed è scappata via in lacrime rifugiandosi tra le braccia di mio fratello.

Sono passati cinque giorni da quando le ho sbattuto in faccia che si era cercata quello che era successo pur sapendo che era un orribile menzogna.

Nessuno merita di essere toccata contro il proprio volere ma la rabbia infiammava così tanto la mia mente da farmi perdere il lume della ragione.

Harry e Sam mi hanno chiamato per ricordarmi quanto fossi stato poco intelligente e ovviamente ogni discussione sfociava in delle liti molto accesa dove alla fine loro mi chiudevano infuriati il telefono in faccia.

Infastidito mi sollevo dal letto pronto per fare una doccia ma non appena faccio scivolare giù i pantaloni del pigiama, il cellulare inizia a squillare e senza vedere di chi si tratta rispondo.

"Pronto?".

"Buongiorno bel addormentato". Roteo gli occhi al cielo riconoscendo la voce di mio fratello Harry dall'altra parte della cornetta.

"Cosa vuoi Harry?". Chiedo già sapendo che il suo intento è quello di farmi arrabbiare di prima mattina.

"Sempre bello iniziare una conversazione con te! Io sto bene e tu?". Sposto i capelli dalla fronte aprendo il cassetto del comodino per prendere dei boxe neri.

"Mi sono svegliato ripensando al mio errore. Secondo te?". Domando con sarcasmo mentre il diabolico ragazzo ridacchia.

"Non posso negare che mi faccia piacere sapere che ti sei svegliato con questo pensiero".

"Harry devo prepararmi per andare a lavoro. Mi vuoi dire che vuoi?". Chiedo provando a mantenere il controllo invece di assecondare la parte che vuole andare da lui per ucciderlo.

"Di pomeriggio hai impegni?"

"No. Perché?"

"Perché alle quattro vengo a trovarti. Prepara un buon caffè". Sbatto il palmo della mano arrivando alla conclusione che non devo eliminare lui ma me stesso per non averlo fatto fuori quando era piccolo.

"Che bello non vedo l'ora". Spero si noti tutto il sarcasmo rinchiuso nella mia frase.

"Trattieni l'entusiasmo fratello che poi ti viene un infarto" .

Gli ingredienti per uno sbaglio perfettoOnde histórias criam vida. Descubra agora