Capitolo undici

348 35 10
                                    

Lucas
Camminando per le strade del campus analizzo questi mesi passati con Emily e capisco che questa ragazza è così sbagliata da risultare giusta. Lei con la sua pazzia, con la sua gioia, con la voglia di vivere e di amare sono piombati nella mia vita cambiandola radicalmente.

Mi ha svegliato dal mio stato vegetativo facendomi capire che il passato non può perseguitarmi per sempre ma io da perfetto idiota quale sono ho preferito restare da solo.

Ho scelto di sguazzare nell'oscurità del mio passato.

Nascondermi dietro falsi sentimenti e false parole.

Ho voluto ferirla.

Ho voluto spegnere quella luce di felicità che i suoi occhi sprigionavano e dopo averle detto che non potrò mai amarla ho goduto nel vederla arrendersi e sprofondare nella consapevolezza che tra noi non potrà succedere niente.

Ad ogni passo sento il peso delle mie azioni aumentare soprattutto quando realizzo che dovrò vedere quello sguardo spento e indifferente che da quella sera mi perseguita ad ogni lezione.

Contrariamente alle mie aspettative la trovo sorridente e appoggiata allo stipite della porta dell'aula con l'ultima persona che mi sarei mai aspettato, mio fratello Sam.

La sua grande mano accarezza la guancia di Emily che si trova immersa nello sguardo di mio fratello ma quando mi schiarisco la gola lei sobbalza e immediatamente i nostri occhi si incrociano comprendendo di aver commesso l'errore più grande perché l'ho persa per sempre.

Emily
Un leggero ridacchiare mi risveglia dal mio incubo. Quando Lucas è andato via i miei migliori amici mi hanno accompagnato in stanza e mi sono rimasti accanto fino a quando non ho smesso di piangere.

Questi giorni sono stati terribili, ad ogni lezione tentavo di mostrarmi indifferente e felice ma dal suo sguardo capivo di non riuscirci.

È arrivato a spegnere la luce dei miei occhi con le sue parole è riuscito a farmi arrendere e con grande successo ha spezzato in due il mio cuore ed il dolore è stato così forte da non farmi respirare.

Mi volto verso il rumore che mi ha svegliata e, nell'oscurità della stanza, noto Harry e Danielle con i volti piuttosto vicini vorrei vedere cosa succede ma il mio stato d'animo non sopporterebbe quest'aria amorevole che volteggia nell'aria quindi il mio leggero tossicchiare interrompere il momento magico tra di loro che si allontanano velocemente.

"Ei tesoro ti sei svegliata". Mi sussurra Harry sedendosi nel mio letto e con l'indice sposta una ciocca dei miei capelli.

"Beh il vostro flirtare mi ha dato il buongiorno". Con la coda dell'occhio noto le guance di Danielle diventare rosse e i suoi occhi spalancarsi e con un ghigno soddisfatto sul volto inizio il mio interrogatorio.

"Allora ragazzi raccontatemi cosa succede tra di voi". I miei amici iniziano a balbettare frasi senza senso e la mia soddisfazione cresce sempre di più.

"Vi prego mettete un punto a questa situazione priva di dignità e raccontate alla vostra dolce migliore amica da quanto va avanti". Danielle prende un profondo respiro e inizia a parlare.

"Dal giorno del compleanno. Prima di arrivare a casa di sua madre... Harry... Mi ha baciata". Ammette con un filo di voce evitando di guardarmi negli occhi.

"Oh che bravo il mio amico! Ma siete lo stesso degli stronzi per non avermi detto niente" e accompagno le mie parole incrociando le braccia al petto mettendo il broncio.

"Tesoro volevamo darti il tempo di riprenderti". Dichiara incerto Harry facendo nascere un sorriso sulle mie labbra, forse il primo dopo tanto tempo.

"Vi ringrazio ma la vostra felicità genera la mia, l'importante è evitare scambi di dolcezza in mia presenza". Sottilineo perché, nonostante la mia contentezza, non riuscirei a sopportare una coppia felice tra il grigio della mia vita sentimentale.

Dopo avermi stretto in un braccio i miei amici escono dalla mia stanza dandomi l'opportunità di prepararmi in assoluta tranquillità anche se la voglia di uscire dalla mia stanza è pari a zero ma dopo aver indossato dei pantaloni neri e una camicetta bianca, mi ritrovo a passeggiare per il campus.

Evito di pensare il più possibile ai fratelli Hunt ma una voce spezza le mie flebili convinzioni quindi continuo a camminare senza guardare la persona alle mie spalle.

Sono giorni che non lo vedo e voglio mantenere questo ritmo per un bel po' perché no voglio più avere niente a che fare con i fratelli di Harry.

Una mano blocca il mio polso e in pochi secondi mi ritrovo due occhi verdi che mi fissano preoccupati.
"Emily".

"Sam". Mi guardo intorno aspettando che questo momento imbarazzante finisca e noto che il più piccolo degli Hunt sia più in difficoltà di me mentre si tocca la nuca aprendo e chiudendo la sua bocca in cerca della frase più giusta.

"Forse è meglio che mi chiami quando saprai cosa dire". Gli do' dei colpetti sul braccio e mi giro ma vengo nuovamente bloccata.

"Capisco di aver sbagliato tutte cose con te ma... Ma voglio avere un'altra possibilità, olto probabilmente non vorrai essere la mia fidanzata ma stavo pensando di essere amici". Involontariamente queste sue parole fanno scattare qualcosa di sconosciuto dentro di me e mi ritrovo a ridere.

Penso stia scherzando ma dal suo sguardo comprendo quanto sia serio e sincero quindi non ha analizzato che dopo poco tempo vorrà nuovamente qualcosa di più serio di una falsa amicizia.

"Voglio mangiare popcorn con te mentre commentiamo ogni momento del film, trovando il lato divertente di ogni scena. Voglio stare al tuo fianco nei momenti belli e brutti, soprattutto in quest'ultimi, ti terrò tra le mie braccia e asciugherò le tue lacrime. Dammi una possibilità e sarò un... Un amico fantastico". Mi lascia il polso e inizia a fissarmi, i suoi occhi scrutano ogni mia reazione sperando che non ricominci a ridere per la sua assurda richiesta mentre io cerco di capire se sia la scelta più giusta o meno.

Entrambi sappiamo che non possiamo essere amici poiché troppi avvenimenti ci impediscono di esserlo ma forse potremmo provarci.

Scuoto la testa e inizio a camminare per raggiungere la classe e nel frattempo urlo al ragazzo alle mie spalle che desolato si dirige verso una panchina.
"Ei amico perché non mi accompagni?". Lo sento correre per raggiungermi e con la coda dell'occhio noto Sam con un sorriso a trentadue denti.

***
Arriviamo di fronte la mia classe scherzando sulla nuova coppia.
"Ed erano così imbarazzati e colpevoli da non riuscire a parlare...balbettavano frasi senza senso". Mentre gli racconto dell'episodio di questa mattina con le lacrime agli occhi mi appoggio allo stipite della porta e lui avanza di qualche passo.

"Mi immagino la scena". Sospira e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Forse ho esagerato quando ho detto che diventerò un amico fantastico, lo so che non ci riusciremo ma è bello provarci". Gli sorrido e quando sto per rispondergli una figura al nostro fianco ci interrompe.

Osservo l'uomo più ermetico del mondo che guarda sia me che Sam e per un attimo ho la sensazione di vedere nel suo sguardo pentimento e tristezza ma sicuramente la parte innamorata di lui si illude ancora.

Alterno lo sguardo tra i due fratelli e fisso Lucas con la consapevolezza che non mi serve lui per essere felice. Al mondo ci sono uomini che farebbe di tutto per avermi al proprio fianco esattamente come Sam.

Salve finalmente sono tornata! Spero che il capitolo vi piaccia. Lasciate stelline e commenti.
Al prossimo capitolo gente! :*

Gli ingredienti per uno sbaglio perfettoWhere stories live. Discover now