Frank dormì piuttosto a lungo. Non tanto quanto altre volte ma di sicuro fino a tarda mattinata e quando finalmente si svegliò dopo circa cinque ore di sonno la prima cosa che notò fu che Gerard non era più sdraiato a letto. Immediatamente aprì gli occhi e si guardò intorno, solo per scoprire che il ragazzo era seduto alla scrivania, intento a fare qualcosa che richiedeva a quanto pareva parecchia concentrazione.
Frank sbadigliò, sollevato di averlo ritrovato in fretta. "Ciao" disse, sentendosi il cervello intorpidito.
Gerard si voltò sorridendo e chiudendo il blocco che aveva di fronte. "Buongiorno!" esclamò. "Scusa se mi sono alzato ma mi sono svegliato alle dieci e non ce la facevo più a stare lì fermo senza fare niente"
"Tranquillo, ve bene" disse stiracchiandosi e lanciando le gambe giù dal letto. "Cosa stavi facendo?" chiese poi avvicinandoglisi.
Il ragazzo arrossì e si voltò verso la scrivania con fare un po' agitato. "Ah, questo, no è che stavo... stavo solo controllando delle cose e correggendo qualche bozza. Dovrei studiare ma non ne avevo voglia e quindi... "
"Posso vedere?" domandò, e senza aspettare una risposta afferrò il blocco.
"Oh" esclamò Gerard, evidentemente a disagio, tendendo una mano verso di lui come se volesse fermarlo senza sapere come fare.
Frank gli rivolse uno sguardo interrogativo come per chiedergli il permesso e Gerard si morse un labbro.
"No, è che... sono solo sciocchezze non sono niente di che, non ne vale neanche la pena"
"Io non credo" scosse il capo Frank. "Ho visto i disegni che hai appeso e non sono affatto 'un gran che'. Ti prego" aggiunse, spalancando gli occhi in un'espressione implorante.
Gerard strinse la presa dei denti sul suo labbro e sospirò, evidentemente combattuto. "E va bene" concesse infine. "Ma giro io le pagine e ti faccio vedere solo qualcosa"
Frank annuì contento e gli restituì il blocco, piazzandosi di fianco a lui con gli occhi che luccicavano dalla curiosità. Gerard aprì timidamente la prima pagina dell'album da disegno e lo schizzo in bianco e nero di un paesaggio di campagna comparve davanti ai loro occhi. Frank non era molto esperto di disegno, ma era evidente anche a lui che quella usata non era matita; carboncino forse, anche se non ne era proprio sicuro. In ogni caso il tratto fondamentale del disegno era il chiaroscuro, molto accentuato ma allo stesso tempo elegante, quasi musicale. Ogni linea era legata in qualche modo alle altre e rendeva il disegno fluido.
"Wow" riuscì solo a dire, gli occhi incollati al foglio.
Gerard arrossì. "No dai, non è niente di che era solamente una prova"
"Io lo comprerei, un disegno così" affermò, e Gerard girò la pagina.
Il secondo disegno ritraeva un palazzo ed era colorato. Era chiaramente un palazzo antico, una chiesa, vista dal basso e con guglie appuntite e vetrate coloratissime, ed era pieno di particolari. L'illuminazione proveniva dal retro dell'edificio e così la facciata era in controluce.
"Che ne pensi?"
"Con cosa l'hai colorato?" chiese Frank.
"Sono acquarelli" rispose Gerard lanciando uno sguardo critico al foglio.
"Io la conosco questa chiesa"
Il ragazzo annuì sorridendo. "È la Sainte Chapelle di Parigi, probabilmente l'hai studiata a scuola o qualcosa di simile"
"Il nome non l'avrei mai ricordato ma... sì, devo averla studiata. Sembra una fotografia"
"Grazie" si illuminò il ragazzo girando poi un paio di pagine e mostrando a Frank un altro disegno, questa volta un ritratto. "Questa è una mia cugina, Annie. Ormai deve avere circa dodici anni ma l'ho disegnata quando ne aveva otto"
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Face It - (completa)
Romance(FRERARD) È solo una storia normale. 《"Frank?" "Cosa?" "Posso baciarti?" "Chiedi anche il permesso ora?"》 Gerard e Frank hanno vite completamente diverse ma scoprono anche di essere in qualche modo simili. Tra fraintendimenti, difficoltà, lotte, sol...