CAPITOLO 2.

64 16 3
                                    

L'inverno mi è sempre piaciuto, l'ho sempre trovato quasi incantato. L'inverno porta la neve, e io amo la neve, è una sorta di coperta bianca che copre tutto il paesaggio. Da piccola facevo sempre i pupazzi di neve, era mio solito fare tutta la famiglia, il papà la mamma e i figli, forse perché cercavo un modo per riempire la mia di famiglia.

Non sono mai stata una bambina giocherellona, e non stavo molto simpatica a i miei compagni. Ero la bambina strana, quella che se ne sta sotto il suo albero preferito a disegnare mondi incantati.

Non ero sola però.

Avevo un'amica, si chiamava Candida Fin da subito avevamo legato, lei era l'opposto di me: capelli Neri come la pece, occhi castano scuro e la pelle olivastra. Ma nonostante queste differenze eravamo ottime amiche.

Un'amica è quella persona che nonostante i tuoi difetti e le tue debolezze ti apprezza e ti ammira più di se stessa.

Candida era così.

Candida mi ammirava.

Si trasferì in Italia pochi anni fa, e per me come per lei fu un vero trauma.

Era l'unica persona che riusciva con un solo abbraccio a scacciare via i miei demoni e con uno sguardo a darmi forza.

Quando se ne andò conobbi un ragazzo Josh, un ragazzo dolce e premuroso. Fu amore a prima vista. La nostra storia durò due anni ma avevamo idee diverse per il nostro futuro. Lui aveva il progetto della sua carriera da quando era nato io a mala pena sapevo che cosa fare Quando avrei compiuto 18 anni. Ci lasciammo dopo una lunga e per me non soddisfacente relazione.

Un argomento che non ho ancora toccato è la mia famiglia.

La mia famiglia per modo di dire.

I miei genitori sono morti quando io ero ancora neonata, fui adottata da una coppia che però non riusci a tenermi e quindi fui costretta a saltare da una famiglia ad un'altra.

Alla fine mi presero con sé i miei nonni.

Abitavano in islanda dove tutt'ora risiedo. Morirono quando avevo 17 anni e da lì me la cavai da sola.

Ora sono qui da sola, senza famiglia, senza amici, con una casa che non è mia, senza un lavoro e i soldi dei miei nonni stanno per finire.

La mia vita è un po' un casino.

Che finirà presto.

_____________________ ____________________

Apro gli occhi.

La luce mi acceca per un attimo, non vedo nulla. Mi sento debole, e respiro a fatica. Non ricordo nulla di come sono finita ridotta così.

Aspetta.

Timeout.

Mi alzo velocemente e una fitta alla testa mi fa stringere i denti.

Una voce a me sconosciuta mi parla.

"Hey piccola tranquilla, sei salva ora"

Salva?

Please, stay.<<h.s.Where stories live. Discover now