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ALLYSON

<<Ti va di andare nel giardino?>> La voce di Josh risulta quasi un bisbiglio, annuisco e ci alziamo dal divano, mi stringe la mano per aiutarmi a muovermi in mezzo ai ragazzi che stanno ballando. Ci accomodiamo nel dondolo e mentre mi giro nella sua direzione, mi sorride.

<<Ti stai divertendo?>>

<<Abbastanza, tu?>>

<<Sì.>> Rispondo e aggiungo: <<Non pensavo che sarebbe stata una festa allegra.>>

<<Pensavi che le persone ti avrebbero azzannato come nei film?>>

<<Non bisogna guardare i film per capire che le persone sono dei mostri e che potrebbero azzannarci.>> E lo sento ridacchiare, scuote la testa e mi guarda, anzi mi osserva.

<<Mi piace quando sorridi.>> Ammette fissandomi negli occhi.

<<Ultimamente mi sta venendo con più naturalezza.>>

<<E cosa è cambiato?>>

<<Sto ricucendo tutti i pezzi del mio cuore che si sono distrutti o allontanati.>>

<<E lo stai facendo da sola?>>

<<Si.>> Ammetto. <<Non è semplice trovare una persona che abbia pazienza, che abbia voglia di aspettare o che abbia il mio stesso tempo. Non è semplice trovare una persona che abbia voglia di riiniziare da zero, senza pretese, senza costrizioni. Non è semplice trovare qualcuno che si sieda nell'ultimo gradino, accanto a me. Non è semplice trovarlo con il mio stesso filo, per ricucirmi, per aiutarmi a sorridere.>>

<<E tu sei pronta a cercare quella persona?>> Mi domanda avvicinando il suo corpo accanto al mio.

<<Penso che le persone non bisogna cercarle ma sarà il nostro percorso a farcele incontrare.>>

<<E tutto questo come lo spieghi?>> Mi domanda avvicinando il suo viso al mio, e sussulto dallo spavento quando Brandon e Kate ci urlano dall'altra parte del giardino.

<<Che ci fatte qui fuori?>> Domanda Brandon abbracciando la sua ragazza. Ormai Kate sta viaggiando con i suoi pensieri e ride senza una ragione.

<<Prendiamo un po' di aria.>> Risponde Josh con il suo solito sorriso e sospiro.

<<Saliamo al piano di sopra?>> Domanda Kate, guardando con malizia il fidanzato e lui senza farselo ripetere due volte, annuisce, prendendola per la mano.

<<Entriamo? Sto iniziando a sentire un po' di freddo.>> Ammetto con un leggero imbarazzo. Il rapporto con Josh è cambiato con il corso del tempo; da bambino ci provava costantemente con me: mi regalava dei fiorellini durante la primavera, mi faceva tirare l'ultimo palloncino pieno d'acqua in estate, mi raccoglieva le foglie più grandi e particolari in autunno ed in inverno mi portava sempre dei biscotti a forma di cuoricino o alberello che la mamma preparava. Mi ricordo quando ha provato a baciarmi e mi sono spostata per l'imbarazzo, perché non sapevo come fare e mi ricordo quante volte ho sognato le sue labbra sulle mie. Ci sono stati degli intervalli di tempo che hanno influito sui nostri sentimenti perché, quando lui provava un interesse nei miei confronti, io lo ignoravo, e quando è successo il contrario ad ignorarmi è stato lui.

E ad oggi invece? Penso che abbia provato a baciarmi già due volte e l'ha fatto con una delicata naturalezza.

Perché non riesco a baciarlo?

Mi siedo sul divanetto mi copro con il giubbotto e per un attimo chiudo gli occhi. Fa passare la sua mano nella mia fronte e sussulto quando mi rendo conto è gelida. <<Comunque mi sa che hai la febbre, sei bollente.>>

<<Penso di aver preso un po' di freddo.>> Borbotto girandomi verso di lui.

<<Ti accompagno a casa?>> Domanda Richard sedendosi accanto a me e riceve un'occhiata poco carina da parte di Josh.

<<Josh! Una tipa sta chiedendo di te.>> Dice Eliot arrivando accanto a noi e dando un bacio alla fidanzata, sposto lo sguardo verso di Josh e noto che alza un sopracciglio. <<Un tipa?>> Domanda quasi confuso.

<<Si è vicino al bancone. Ha detto che deve dirti una cosa.>> Aggiunge Eliot.

<<Andiamo?>> Domando girandomi verso Richard e noto che annuisce. Quando usciamo l'aria gelida ci invade sul viso e un leggero lamento esce dalle labbra del mio amico.

<<Tutto bene?>> Mi domanda mentre mi allaccio la cintura e subito noto che accende l'aria calda.

<<Un po' stanca.>>

<<Non intendevo quello.>>

<<E che intendevi?>>

<<Prima hai fatto una strana espressione.>>

<<Intendi quando Eliot ha detto a Josh della ragazza?>> E noto che annuisce. <<Non ho fatto nessuna espressione.>>

<<Okay.>> Borbotta poco convinto e mette in moto.

IL GIOCO DEI COLORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora