Cap. 30

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Camminarono per un tempo che le sembrava infinito, affondando nella soffice neve ad ogni passo. Non lasciavano traccia, era come se quella matassa di bianco candido si ricompattasse subito dopo di loro. Il che poteva essere positivo, ma chi le rassicurava che in realtà non fosse un tranello? In più le orme che scomparivano al passaggio non avrebbero potuta aiutarla ad orientarsi in quel luogo ostile e sempre uguale. E se avesse dovuto scappare? Dove sarebbe andata? Era piena di dubbi e per un attimo si chiese come mai aveva accettato quell'assurda proposta.
Poi però, notò qualcosa che la fece riscuotere dai suoi pensieri. La neve iniziava a diradarsi e ciò che si prestava davanti ai suoi occhi la lasciò senza parole.

"Eccoci." disse la voce armoniosa di Khali, come se volesse assicurarle che fosse tutto vero. Allargò le braccia, quasi come ad abbracciare tutto lo splendore di quell'angolo di terra. Enormi colline di un verde lucente risplendevano alla luce del sole, nascosto poco prima da pesanti nuvoloni di pioggia mentre ora, le dava il benvenuto in quel pezzetto di paradiso. Alberi folti e cespugli di fiori ornavano il tutto, una stradina lastricata si intravedeva tra i ciuffi d'erba. Lara si voltò un secondo indietro, notando la differenza tra i due ambienti: alle sue spalle, un freddo e un'ostilità glaciale, davanti a lei un clima mite e accogliente. Si soffermò ad osservare il confine, segnato dalla neve che si scioglieva in docili gocce di rugiada sui freschi fili d'erba. Era estasiata dalla pace che quel luogo le donava, sentire gli uccellini cantare, vedere coniglietti saltellare e farfalle svolazzare tranquille da un fiore all'altro. Credeva davvero di aver trovato il cosiddetto giardino dell'Eden. Anzi no, non era più sulla terra. Iniziarono a percorrere il sentiero e Khali ridacchiò della reazione di Lara, che si fermava ad ogni passo per accertarsi che tutto ciò fosse vero. Un fiumiciattolo scorreva poco lontano, acqua fresca che sgorgava e un piccolo ponticello per attraversarlo. Risate di bambini si udivano in lontananza, rumori piacevoli, pacifici. Attraversarono il ponticello oltre il quale v'era un sentiero di petali di rose. Il profumo le accompagnó come una scia, conducendole verso le porte di quello che doveva essere il regno dei Vendicatori. Un cancello d'argento, con delle graziose margherite intrecciate, si aprí cigolando docilmente. La stradina continuava per qualche metro, finchè non apparvero le prime casette. Piccole, non troppo appariscenti, semplici. Ma carinissime. Qua e là si vedevano donne intente a stendere i panni, parlare con i bambini o semplicemente chiacchierare tra loro. Lara notó l'abbigliamento, quasi antico. I vestiti non eccessivamente sfarzosi o ricchi conferivano a quel villaggio un senso di familiarità e accoglienza immenso. Alcune di esse avevano un grembiule bianco sulle lunghe gonne color pastello, capelli acconciati in trecce particolari e un tenero sorriso sulle labbra, quasi a volerle salutare.
Una bimba piú o meno sui sei anni corse loro incontro. Lunghe ciocche castane le ricadevano libere sulle spalle, incorniciandole il viso da bambolina. Aveva degli occhioni azzurri spettacolari e un sorriso luminoso. Le braccine si protesero entusiaste verso Khali, che la prese in braccio abbracciandola.

"Ciao Khali, mi sei mancata tanto" disse poi, prolungando la o in un dolce lamento.

"Anche tu tesoro. Come stai?"

"Bene" rispose lei con un tono vispo e allegro " e lei chi è?" Disse poi, nascondendosi dietro Khali, curiosa e allo stesso tempo timida.

"Sheyla, ti presento Lara. Lara, questa è Sheyla, mia sorella." Gli occhi di Lara si spalancarono dalla sorpresa. In effetti avevano gli stessi capelli, lo stesso sorriso.. solo il colore degli occhi cambiava. Un sorriso curvò le sue labbra, poi si riscosse e salutò la bimba con la mano. Lei le rivolse un piccolo e timido sorriso, ma ricambiò il saluto.

"Sheyla, Sheyla! Non correre così! Per l'amor del cielo... Oh" una donna alta, in carne e leggermente affannata dalla corsa si fermò in direzione delle due sorelle. Sembrava vagamente stupita, gli occhi color nocciola vagavano dalla figura della bambina alla sorella e infine a Lara "Khali!" disse con un sorriso via via sempre più grande, correndo ad abbracciarla. I sorrisi lì erano un'abitudine ben diffusa.

"Ciao mamma" Wow, fu il pensiero di Lara, stava scoprendo pezzo a pezzo la famiglia di quella strana ragazza che l'aveva portata in un posto tanto bello.

"Oh, hai portato un'amica" disse poi rivolta a Lara, congiungendo le mani a mo' di preghiera "Io sono Lilianne, puoi chiamarmi Lili se vuoi" poi le prese le mani, sorridendole teneramente.

"Lara, molto piacere" rispose un po' titubante, spiazzata da tanta dolcezza. Sembrava essere finita in una delle favole che sua madre le raccontava sempre, tutto così bello e felice.

"Non ti ho mai visto da queste parti" disse lei aggrottando le sopracciglia, mantenendo però un tono amichevole.

"Mamma, Lara è una viaggiatrice."



***Spazio Autrice***

Ciao a tutti :)

Scusate scusate scusateeee per la lunghissima attesa.

Diciamo che mi sono presa una bella vacanza, poi con l'inizio della scuola mi sono dovuta concentrare di più sui compiti e la mia immaginazione non era dell'umore giusto per farmi visita :/ ahahahahah

Scherzi a parte, questo capitolo non è stato scritto di getto, ho pensato un po' di più alla scelta delle parole da usare e, onestamente, mi ritengo soddisfatta del risultato. Scriverlo mi ha davvero riempito di pace e calma, spero davvero che possa raggiungere anche voi attraverso le parole (e lo schermo xD).

Detto questo, grazie mille per continuare a seguire la mia storia, siete silenziosi, si, ma spero ugualmente che vi piaccia ;)

Buona serata a tutti <3

LunaRossa<3

TrovamiWhere stories live. Discover now