Benvenuti al Campo Mezzosangue

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P.O.V. HARRY
Era la notte del 31 luglio. Ero stanchissimo dopo la frenetica festa per i miei diciotto anni. Avevamo festeggiato alla Tana, dal momento che mi trovavo lì per trascorrere un paio di settimane con la famiglia Weasley , prima di trasferirmi nel mio nuovo appartamento nel centro di Londra ,il più lontano possibile dai Dursley. Non mi sentivo ancora pronto per traslocare a Grimmould Place , non dopo tutto quello che era successo a Sirius. Mi sistemai nella vecchia camera di Fred e George , diventata molto più cupa negli ultimi tempi. Per George la morte di Fred era ancora una cicatrice aperta che non si sarebbe rimarginata tanto presto. Con tutti i pensieri riguardanti Fred emersero anche i ricordi delle persone più care perse nella battaglia di Hogwarts : Tonks, Lupin, Piton e tanti altri. Ormai ci ero abituato e feci come sempre quando mi capita di ripensare a quelle morti. Incanalai il dolore dentro di me pensando che sicuramente nessuno di loro avrebbe voluto che rimanessi lì a piangermi addosso. Con tutti quei pensieri che mi frullavano per la testa ,mi spogliai e indossai il pigiama con tutta calma . Decisi di coricarmi subito dopo e sprofondai in un lungo sonno. Peccato che l'incubo mi assalì non appena chiusi gli occhi.

Mi trovavo in uno strano luogo , una specie di crepaccio a cielo aperto . Era molto ventoso e turbinavano intorno a me venti feroci , che sembrava quasi bisbigliassero parole non molto amichevoli alle mie spalle . Poi realizzai: dovevo trovarmi nel Grand Canyon. Non che io ci fossi mai stato, ma lo riconobbi in base alla descrizione che era stata fatta a mia zia Petunia da una delle sue amichette acide una volta tornata dal viaggio in America. Di fronte a me si intravedeva una figura umanoide coperta da un fitto strato di foschia scura con i polsi e le caviglie in catene . Quando parlò aveva la voce di una donna possente e altera
- Harry Potter tu devi salvarmi !Raduna una squadra di 14 fra semidei e maghi e vieni a liberarmi dalla mia prigione . Solo così potrai evitare che la minaccia del ritorno del signore oscuro incomba di nuovo su di te e su tutto il mondo magico!-
Ero sbalordito. Volevo parlare ma scoprì di non avere voce. Dalle nubi di foschia spuntò una figura molto più piccola di quella nella gabbia , una figura orrendamente familiare . Puntò la sua bacchetta contro di me e urlò - AVADA KEDAVRA!-
Poi mi ritrovai a precipitare senza poter urlare, a causa della mia provvisoria(si sperava) perdita della voce. Una sola cosa mi riscosse dalla caduta. Qualcuno stava urlando il mio nome . Mi svegliai di soprassalto, solo che non ero più a casa dei Weasley . Mi trovavo all'ombra di un enorme pino situato sulla cima di una collina . Su uno dei rami più bassi scintillava una specie di mantello dorato. Udii di nuovo chiamare il mio nome e con grande sorpresa mi accorsi che era Ginny a reclamarmi . Si trovava a una decina di metri di distanza da me e mi correva in contro. Mi alzai e la strinsi a me .
-Gin, che sta succedendo ,dove siamo? Io non ci sto capendo niente...-
-Nemmeno io Harry, non so come sia possibile...-
Non finì la frase ,perché udimmo le voci di Ron ed Hermione dietro di noi.
-Harry ,Ginny ma che succede!?- urlò la riccia.
Lei e Ron ci raggiunsero alla svelta .
-Ragazzi , per tutte le mutande di merlino dove diavolo siamo ?- disse Ron.
Prima che potessi riscuotermi dallo schok e rispondergli che ero confuso quanto lui, un ruggito agghiacciante mi gelò su posto. Ci voltammo e a poche decine di metri di distanza ,vedemmo un enorme drago che puntava i suoi occhi su di noi . Strinsi Ginny più forte con un braccio e con l'atro afferrai la bacchetta che portavo sempre con me anche quando dormivo. Avevo ancora in dosso il pigiama. Stavo per colpire il drago con un incantesimo ben piazzato, quando una nuova voce sopraggiunse dietro alla bestia. Era un ragazzo che correva verso di noi urlando:
-Buono Peleo non attaccare proprio ora. Torna a giocare con la signora O'Leary, su da bravo.-
Incredibilmente il mostro gli diede ascolto e si allontanò a grandi falcate verso l' interno della valle. Il ragazzo ci aveva appena raggiunto. Portava un paio di vecchi jeans e le scarpe da ginnastica,una maglietta arancione scolorita con la scritta CAMP HALF-BLOOD a grandi caratteri neri e una collanina di perle di terracotta. Era alto almeno una spanna più di me e aveva la carnagione bronzea, come se avesse passato molto tempo sulla spiaggia ,i capelli neri come i miei ,tutti scompigliati e un paio di stupefacenti occhi verde-mare, così intensi da bloccarmi lì sul posto.
- Scusate non volevo che vi spaventasse.-disse il ragazzo.
A quel punto non ce la feci più ed esplosi.
-Ti dispiace!?! -dissi accigliato- Ti sei reso conto che siamo comparsi dal nulla non avendo il tempo nemmeno di metabolizzare dove diamine siamo ,e ci siamo visti piombare addosso il tuo orrendo drago!-
-Amico capisco quello che provi ma adesso calmatevi ,siete al sicuro. Anzi a dire il vero stavamo aspettando proprio voi.-
Lanciò un occhiata ai miei amici ,e a quel punto mi confuse ancora di più. Fu Hermione a dare voce ai miei pensieri.
- Voi stavate aspettando noi?- chiese incredula lei- Potrei almeno sapere con chi abbiamo l'onore di parlare?-continuò acida.
-Oh giusto non mi sono presentato. Mi chiamo Percy Jackson!- tese la mano verso Hermine ma lei no gliela strinse-e per rispondere ad un'altra vostra domanda vi trovate al Campo Mezzosangue sullo stretto di Long Island. Il resto della storia ve la spiegherà Chirone-
-Chiro- che?-chiese Ginny
- Chirone ,il mio mentore . Comunque venite abbiamo parecchie cose di cui parlare .
Lui si voltò ma nessuno di noi si mosse.
-Chi ci assicura che non è una trappola?-dissi.
-Ah- Percy sospirò - tranquillo non sono armato e non vi sto conducendo in un luogo infernale. Guardati intorno e dimmi se questo ti sembra il genere di posto in cui terremo dei prigionieri.
Mi affacciai dal pendio...e rimasi senza fiato. Enormi distese di campi di fragole costeggiavano le colline. Nella grande vallata sorgevano laghetti al cui interno dei ragazzi pagaiavano con le canoe . Un enorme padiglione in stile greco, si ergeva al centro del campo. Una schiera di casette tutte diverse fra loro erano disposte ad U intorno ad un grande braciere. Poco lontano da noi c'era una grande casa dipinta di blu con 4 piani e una spaziosa veranda sul davanti. All'orizzonte si scorgeva il mare che quel giorno era calmo .No,decisi che quel posto non poteva condurre ad una trappola. Seguì l'istinto che mi diceva di fidarmi di Percy e risposi:
-Okay mi hai convinto. Ma ancora non ho capito bene come si chiama questo posto.-
-Va bene te lo ripeterò. Benvenuti al Campo Mezzo-Sangue .-
Un nome molto insolito per me dato che nel mondo dei maghi , la parola mezzosangue era un insulto.
-Ora prego seguitemi-disse Percy e si incamminò verso la grande casa azzurra. Io lanciai un' occhiata ai miei amici che se pur con riluttanza decisero di seguire Percy. Così incespicammo sulle pendici della collina verso il nostro futuro destino.

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