Arrivi inaspettati

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P.O.V GINNY
Qualcuno mi stava scuotendo per una spalla nel tentativo di svegliarmi. Avevo dormito bene, per fortuna senza aver fatto incubi. Anzi per la verità non avevo sognato proprio niente. Ero ancora tutta intontita quando la voce di Hermione mi riscosse.
-Ginevra Weasley non ho intenzione di stare qui a chiamarti per tutta la serata . IO HO FAME.Quindi ora ti alzi e vieni a cena con me e subito!- disse la mia migliore amica con tono altero.
Sbuffai e anche se di malavoglia mi alzai dal letto.Hermione prese a seguire gli altri ragazzi della casa di Afrodite verso il padiglione della mensa. Io feci lo stesso. Dopo un paio di minuti eravamo arrivati. Non c'erano ancora tutti, ma la maggior parte dei ragazzi del campo era già arrivata. I tavoli erano divisi in base alle cabine di appartenenza , un po' come le casate di Hogwarts nella sala grande. Oh cavolo Hogwarts! Appena pensai alla vecchia scuola di magia e stregoneria un senso di nostalgia mi attanagliò lo stomaco, e con il pensiero di Hogwarts ne venne a galla uno ancora più urgente del quale preoccuparsi.
-Hermione, ma se qui adesso sta facendo sera, da noi sarà quasi mattina e mamma e papà fra poche ore scopriranno che siamo spariti, e si preoccuperanno da morire!-dissi io con un tono allarmato.
Hermione sbiancò.
-Cavolo Ginny hai ragione . Ma come possiamo fare a metterci in contatto con loro?- chiese.
-Io vado a parlare con Harry e Ron. Guarda stanno entrando proprio ora.-ribattei.
Infatti il mio ragazzo e mio fratello stavano entrando propro in quel momento con tutti gli altri componeti della casa di Hermes. Risoluta mi avviai verso di loro, ma una presa ferrea attanagliò il mio braccio, e fui costretta a voltarmi. Era Percy. Non mi ero resa conto di quanto fosse carino se non in quel momento avendolo a due palmi dal naso. Anche se di certo non era il mio tipo.
Dietro di lui notai la figura di Annabeth. Quella ragazza non mi era molto simpatica . Non mi piaceva affatto il modo in cui aveva squadrato dalla testa ai piedi me e i miei amici appena arrivati.
-Dove stavi andando ginny?- chiese lui con tono paziente.
- Da Harry e Ron . devo chiederti il permesso per caso?- ribattei piuttosto infastidita.
- Ginny qui al campo abbiamo regole molto severe riguardo alla divisione dei tavoli delle varie cabine. Non puoi andare al tavolo di Hary e Ron senza permesso.- disse Percy pazientemente.
-Ma...è una cosa urgente , non potremmo fare uno strappo alla regola?-disse Hermione.
-Eddai Percy che sarà mai. Dopotutto se è una cosa urgente...e poi anche io ho infranto quella regola una volta e non mi hanno mica fulminata!-disse Annabeth. Dovetti ricredermi, in quel momento quella ragazza stava cominciando a starmi simpatica.
Lei e Percy si rivolsero uno sguardo intenditore. Dopodiché il moro sorrise.
- E va bene ma solo per questa volta. Se fate in fretta potreste anche evitare di essere viste da Chirone.
Detto ciò mollò la presa sul mio braccio e andò verso il suo tavolo. Annabeth ci rivolse un cenno di saluto col capo e lo seguì.
Io ed Hermione marciammo verso il tavolo di Harry e Ron.
Harry ci rivolse un largo sorriso. Era chiaro che si era appena svegliato perché aveva gli occhiali storti sul naso e i capelli più scompigliati del solito. Avrei voluto baciarlo ma non avevamo tempo per le smancerie. Ron fece un grugnito nella nostra direzione che parve più il verso di un ippopotamo con l'asma.
-Vedo che sei molto fresco e pimpante Ronald.-constatai.
-Ginny non abbiamo tempo per le tua battutine-disse acido mio fratello mentre si stropicciava gli occhi.
-Bene tanto nemmeno noi abbiamo molto tempo. Dobbiamo trovare un modo per contattare mamma e papà, a questo ci avete pensato?-risposi .
- Oh giusto...-disse Harry d'un tratto preoccupato.
-Beh potremmo chiedere a Chirone voi che dite? Sicuramente saprà aiutarci.-disse Ron.
-Sono d'accordo con Ronald- disse Hermione.
-Bene allora dopo cena chiederemo a Chirone aiuto per contattare casa .- conclusi io.
-Andiamo Ginny non possiamo rimanere oltre.-disse la riccia.
-Si certo. A dopo ragazzi.
Feci per andarmene ma Harry mi tirò per un braccio(odio quando le persone fanno così, che pensano ,chessò ,che io sia una bambola?!) e mi sussurrò qualcosa all'orecchio.
-Ehi lo so che in questi giorni non abbiamo avuto un momento ecco...solo per noi.-disse -...e quindi voglio portarti in un posticino dopo cena ti va?-e mi sorrise malizioso.
-Beh in effetti Potter ,devi farti perdonare per questa assenza ingiustificata... ma vedremo-dissi io facendogli un sorriso strafottente.
-Va bene allora aspetto una sua risposta mia signora.-disse Harry e mi baciò sulla guancia.
Io gli diedi un buffetto e me ne andai verso il mio tavolo prendendo posto accanto ad Hermione che era seduta vicino a Piper , l'amica di Annabeth.
Arrivò anche Chirone e finalmente cominciammo a mangiare. Non mi ero accorta di avere tanta fame prima di allora. Spazzolai in men che non si dica la carne arrostita che ci servirono.Notai che tutti i ragazzi ,ricevuta la loro porzione,andavano vicino ad un braciere posto al centro della sala ,per bruciare parte del loro cibo.Evidentemente dovevo avere un'espressione confusa perchè uno dei ragazzi della casa di Afrodite parve leggermi nel pensiero.
-È un'usanza del campo.Ogni volta prima di mangiare sacrifichiamo parte del nostro cibo come offerta, per il nostro corrispettivo genitore divino.
Era un ragazzo all'incirca della mia età. Aveva gli occhi color nocciola e i capelli ricci e biondi,molto bello.
-Ah, grazie della spiegazione ,ehm..-non sapevo quale fosse il suo nome.
-Oh,scusa non mi sono presentato. James Watson piacere.-disse il ragazzo.
-Io sono Ginny...-stavo per concludere ma lui mi bloccò .
-Tranquilla so già tutto di te e dei tuoi amici. Piper ci ha spiegato ogni cosa ,mentre dormivate.-disse James.
-Oh fantastico-ribattei io. Annabeth doveva aver raccontato tutto a Piper. Poi aggiunsi- Lei è Hermione la mia migliore amica-
Sentendosi chiamata in causa la riccia alzò la testa e ci guardò perplessa per cinque secondi buoni. Evidentemente era assorta nei suoi pensieri , ma poi si riscosse e rispose.
-Hermione Granger , piacere.-
-Piacere mio.-disse James, che la stava fissando intensamente.
Hermione fece un debole sorriso e abbassò lo sguardo. Lei si che non ci sapeva proprio fare con i ragazzi. Feci per parlare ma Chirone mi interruppe, iniziando un discorso dal suo tavolo.
-Buona sera Eroi! Come penso saprete più o meno tutti, oggi sono arrivati quattro nuovi ragazzi al campo. Loro però non sono dei semidei come voi, ma bensì dei maghi, discendenti della dea Ecate. Venite pure avanti ragazzi non siate timidi, così anche gli altri potranno conoscervi.-disse Chirone rivolto a noi.
Io, Hermione, Harry e Ron avanzammo esitanti verso il tavolo del mentore e ci posizionammo vicino a quest'ultimo .Il primo a parlare fu Harry che ci presentò tutti.
-Ehm bene... Io sono Harry Potter e questi sono i miei amici: Ron Weasley, Hermione Granger e Ginny Weasley.-
Prima che potesse aggiungere qualcos'altro un ragazzo fece irruzione nel padiglione , correndo a perdifiato. Indossava jeans neri e una maglietta a mezze maniche del medesimo colore. Arrivò vicino a Chiorone (che quella sera era nella sua versione di centauro) ed esclamò:
-Ne è arrivato un altro.
Intanto Percy e Annabeth ci avevano raggiunto.
-Chi è arrivato Nico? Spiegati meglio- disse Annabeth.
-Un altro ragazzo. E' appena comparso sulla collina e Will lo sta tenendo d'occhio.-rispose Nico.
-Andiamo ragazzi. Nico facci strada.-disse Percy.
-Portatelo subito alla casa grande, vi aspetto lì.-aggiunse Chirone.
Annuimmo e cominciammo a correre al seguito di Nico. Non avevo idea di chi potesse essere quel ragazzo appena comparso , ma ero preoccupatissima lo stesso.
Arrivammo alle pendici della collina e Nico urlò:
-Will dove sei?
-Sono qua su ,venite.- rispose una voce.
Salimmo lungo le pendici e notai subito le due figure che si trovavano sotto il grande pino, proprio dove eravamo comparsi noi quel pomeriggio .
Ci avvicinammo ai due ragazzi. Uno era alto e magro, aveva i capelli biondo miele e gli occhi azzurri.
Riguardo all'altro non potevo credere ai miei occhi. Io , Harry, Ron e Hermione ci immobilizzammo sul posto.
-E tu chi sei?-domandò Percy.
-Malfoy, Draco Malfoy-rispose il serpeverde dagli occhi di ghiaccio.

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