L'udienza Divina

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P.O.V.'s PERCY
Quella mattina mi svegliai più tardi del solito. Il giorno prima io e Annabeth ce l'eravamo spassata alla grande per evitare di pensare a quello che sarebbe successo all'udienza.Ero talmente sfinito da essere andato a dormire non appena aver rimesso piede nella mia cabina. Erano quasi le dieci quando arrivai al padiglione della mensa e agguantai un paio di toast al volo, per poi dirigermi verso la collina mezzosangue. C'erano già tutti ad aspettarmi :Jason, Annabeth,Leo, Piper, Harry,Ron,Hermione,Ginny,Nico,Will e Draco Malfoy.
-Ce ne hai messo di tempo, eh Percy?-mi rimproverò la mia ragazza.
-Scusate, mi sono svegliato tardi. Allora andiamo?-chiesi.
-Certo. Argo ci sta aspettando vicino al furgone.-rispose Jason.
Non potei fare a meno di notare che Harry e i suoi amici erano molto nervosi,cosa alquanto comprensibile da parte loro. Malfoy invece aveva una faccia scura,e un cipiglio imbronciato. Hermione di tanto in tanto, gli rivolgeva molte occhiate risentite, come se lui le avesse fatto qualcosa che avesse potuto offenderla. Anche se conoscevo la riccia e i suoi amici da poco tempo, mi fidavo di loro,e credevo fermamente che Hermione se la sarebbe cavata egregiamente con Malfoy...Insomma almeno ci speravo!
Raggiungemmo Argo che ci stava aspettando con un tantino di impazienza,ed entrammo nel furgone. Io e Annabeth ci sistemammo nei posti in fondo,per parlare tranquillamente insieme a Jason, Piper e Leo. Poi il furgone partì.
-Siete agitati?-chiese Piper
-Un po.'-ammettemmo io ed Annabeth contemporaneamente.
-Ragazzi non mi piace per niente questa storia di una dea messa in catene. No, non mi piace assolutamente.-borbottò Jason.
-Ehy,abbiamo affrontato tante disavventure insieme, supereremo anche questo, come abbiamo sempre fatto-disse Leo.
-Speriamo...-sussurrò Piper.
-Avete sentito i vostri genitori recentemente?-chiesi.
-No , nemmeno un accenno da parte loro. Il che mi sembra strano , dato che mia madre tende a ficcarsi negli affari delle persone di continuo.-disse la figlia di Afrodite.
-Mhhh...sapete una volta mio padre mi ha detto che per lui è più semplice avere a che fare con forme di vita inorganica, che con forme di vita organica, e credo che in alcuni casi abbia proprio ragione.-disse Leo.
-Che intendi?-chiese Annabeth seduta di fianco a me.
-Le macchine anche se si rompono ,si trova sempre un modo per ripararle,mentre con le persone non è esattamente la stessa cosa...-rispose il figlio di Efesto.
-Sai ,concordo con tuo padre.-commentai con un sospiro.
-Ragazzi, dovrei parlarvi di una cosa...-disse Annabeth e mi rivolse un rapido sguardo. Così capii di cosa voleva parlare. Draco Malfoy.
Comiciò a spiegare le stesse cose che aveva detto a me il giorno prima e raccontò la storia del biondo anche agli altri.
-Quindi fammi capire, Hermione sta tentando di rendere "trattabile" una persona "intrattabile". Le hai chiesto l'impossibile sai?-commentò Leo.
-Lo so ,ragazzo di fuoco, ma dobbiamo riuscire a farcelo amico, non credo sia fattibile affrontare un'impresa con persone che non sopportiamo e con le quali non possiamo collaborare.-rispose Annabeth.
-Penso che Hermione possa riuscirci solo se la aiutiamo anche noi-disse Jason.
-Esattamente.-commentò la figlia di Atena.
-Ha avuto un brutto passato alle spalle senza dubbio. Avrebbe bisogno di ricominciare tutto da capo in un certo senso...-aggiunse Piper.
-Come credi se la stia cavando Hermione?-chiesi alla mia ragazza.
-Se ti riferisci al fatto che prima rifilava ad un certo biondo in questione occhiate truci...- rispose e poi sospirò.
-Draco non è un ragazzo facile. Ha il carattere di Nico amplificato al cubo...-aggiunse la figlia di Atena.
-Con l'unica insignificante differenza che Nico ha Will, e lui non ha nessuno dalla sua.-dissi io.
-E' questo il punto .Ha bisogno di qualcuno che possa aiutarlo a cambiare come è successo con Nico.-commentò la bionda.
-Ieri sera mi sembrava che Hermione stesse provando a sbloccare Malfoy, ma non deve essere andata molto bene...-intervenne Jason.
-Li hai visti insieme?-chiese Piper.
-Si,credo che lei lo stesse riaccompagnando alla sua cabina, infatti mi ha chiesto dove fosse.-disse il figlio di Giove.
-Speriamo che vada tutto per il verso giusto.-concluse la mora.
Senza che ce ne fossimo accorti minimamente,eravamo già arrivati all'Empire State building. Scendemmo dal furgone di Argo e lo salutammo . Poi lui si diresse di nuovo verso il traffico mattutino di New York(roba da mal di testa assicurato).
-Bene ragazzi,eccoci arrivati alla sede moderna del monte Olimpo. Pronti per incontrare gli dei?-chiesi rivolto al gruppo di Harry.
-Se dico di no cosa succede?-rispose quest'ultimo.
-Semplice,non puoi dire di no.-disse Leo con il suo solito sorriso da schiaffi.
-Avanti,prima facciamo,prima mi levo quest'ansia insopportabile di dosso.-disse Ron.
-Allora andiamo. Non vedo l'ora di farvi conoscere i nostri celestiali genitori.-commentai con euforia forzata. Entrammo così nell'atrio del grattacielo.

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