La Cabina di Hermes

2K 113 10
                                    

P.O.V PERCY
Avevo deciso di far conoscere a Harry e Ron i miei due amici Leo e Jason. Se eravamo destinati a compiere una nuova impresa ,( anche se ne avrei fatto volentieri a meno) volevo che tutti andassero d'accordo sin da subito. Da quando avevo fatto quello strano sogno(beh strano più del solito per lo standard semidivino) non facevo che chiedermi chi altra dea fosse stata rapita . L'ultima volta che una divinità era stata fatta prigioniera, si era scatenata una guerra contro la Madre Terra. La volta prima ancora , due  nostre amiche , Zoe Nightshade e Bianca Di Angelo avevano  perso la vita nel tentativo di liberare la dea Artemide, e sinceramente volevo evitare di rivivere l' esperienza. Avendo pensato a Bianca ,non potei fare a meno di chiedermi se fosse il caso di presentare anche suo fratello Nico, figlio di Ade, ai miei nuovi due compagni. Da quando aveva deciso di restare al campo il suo umore e il suo carattere scontroso e chiuso erano migliorati un po', merito anche del suo nuovo ragazzo, Will Solace, della casa di Apollo. Eppure Nico continuava sempre ad essere schivo e ad avere la tendenza a stare la maggior parte delle volte da solo. Volevo cercare di aiutarlo, ma da quando mi aveva confessato di aver avuto una cotta segreta nei miei confronti per molto tempo, io ecco...mi sentivo a disagio a parlaci oppure a rimanere da solo con lui per più di 5 minuti. Mi auguravo che sarebbero bastate altre poche settimane per ristabilire un'equilibrio fra di noi.
Intanto condussi Harry e Ron verso le fucine per far conoscere loro Leo.
-Ragazzi ora vi faccio conoscere il tipo più stupido e spiritoso di tutto il campo.-dissi.
-Più stupido di te, amico? Nessuno può' batterti lo sai benissimo.-disse una voce familiare alle mie spalle.
Leo ci raggiunse sorridendo. Aveva le mani e gli indumenti coperti di macchie di olio per motori, come sempre del resto. Essendo figlio di Efesto passava la maggior parte del tempo in officina oppure nelle fucine , quando non veniva a rompere le balle a noi.
-Ehi! Ti presento i miei due nuovi amici. Harry Potter e Ron Weasley.
-Piacere- Harry tese una mano verso Leo. Quest'ultimo stava per ricambiare il gesto ma si fermò all' improvviso.
-Non credo ti convenga amico ho le mani tutte sporche di catrame.-disse il figlio di Efesto.
-Anche mio padre usa quella roba quando cerca di aggiustare oggetti babbani . Come ad esempio le moto o le macchine.-disse Ron.
-Scusa non ho capito bene, hai detto babbani?- chiesi confuso.
-Noi maghi indichiamo con questo termine le persone senza poteri magici.-disse Harry
-Un pò come noi che chiamiamo mortali le persone che non hanno l'abitudine di farsi uccidere ogni due per tre.Ma non credo di aver capito bene. Voi siete  cosa?-chiese il figlio di Efesto.
Spiegai a Leo la situazione. Gli raccontai del mio sogno e Harry del suo. Gli spiegai che Chirone avrebbe richiesto al più presto un'udienza sull'Olimpo per cercare di capire meglio la situazione.L' espressione di Leo si fece seria.
-Cavolo Percy non ci posso credere, non ora ,non di nuovo. Non voglio un'altra Gea.
-Un'altra Gea?- chiese Harry confuso.
Io e Leo raccontammo della nostra impresa compiuta l' estate scorsa per cercare di fermare la madre terra. Già che mi trovavo , narrai anche del mio scontro con Crono, il signore del tempo, avvenuto due anni prima.
-Certo chi vi siete proprio dati da fare.- disse Ron
-La vita di un semidio non è mai facile e bella come può sembrare. Anzi la maggior parte delle volte è tutto l'opposto di facile.-risposi io.
-Beh su con la vita ragazzi . Voi avete ancora un campo da visitare- disse Leo facendo l'occhiolino a Harry e Ron.-Ci sono tante belle ragazze qui, magari ne accalappiate qualcuna . Le figlie di Afrodite non sono niente male.
-Leo non dovresti dire queste cose , sei fidanzato.-gli ricordai io.
-Stavo solo dando dei consigli.-si giustificò lui.
-Grazie Leo ma io non ne ho bisogno, ho già la ragazza.- disse Harry.
-Beh e tu che mi dici  Ron?-chiese Leo.
Il rosso diventò dello stesso colore di un pomodoro.
-Beh ecco...io sono innamorato di una ragazza da moltissimo tempo, ma non so come dirglielo. Soprattutto non so nemmeno se lei mi ricambi.-rispose a disagio.
Non ci misi molto a fare due più due. Avevo notato come Ron guardava Hermione. Esattamente come io guardavo Annabeth...cioè come se fosse la cosa più bella del mondo.
-Bene...allora noi continuiamo il nostro giro Leo. Ci vediamo dopo a cena.-dissi per rompere il momento di silenzio imbarazzante che si era creato tra noi.
-A dopo allora.
Il figlio di Efesto ci salutò e andò di nuovo verso le fucine.
Avevo deciso di mostrare ad Harry e Ron un altro posto prima di portarli alla casa di Hermes. Probabilmente il luogo che preferivo di più lì al campo mezzosangue. Ci addentrammo all'interno del padiglione della mensa e raggiungemmo un  punto dal quale si aveva una vista spettacolare sul mare . Ormai eravamo giunti all'imbrunire e il tramonto tingeva il cielo di magnifici colri bruniti.
-Eccoci ragazzi. Questo è probabilmente il posto più bello in assoluto del campo secondo me.-esclamai.
-Wow. Qui si che potrei portare Ginny. Rimarrebbe estasiata dal panorama.-disse Harry.
-Vedo che hai subito pensato al lato pratico della situazione eh amico.-dissi io con un sorriso sornione sul volto.
-Ho delle cose da farmi perdonare. In quest'ultimo periodo non siamo riusciti a fare nulla solo noi due da coppia.-rispose il moro.
-Vedrai. Se la porti qui ti perdonerà di ogni tuo misfatto.-replicai ghignando.
Mi voltai verso la spiaggia e scorsi una figura familiare che caminava lungo la battigia. Chiamai a gran voce:
-Ehi Scintilla vieni un po' qui!
Il mio amico Json mi rispose con un cenno e in men che non si dica me lo ritrovai di fianco.
-Ehi Aquamen come te la passi?-chiese il figlio di Giove.
-Prima cosa non  chiamarmi aquamen. Seconda cosa volevo presentarti i miei due nuovi amici .
-Io sono Harry Potter piacere.-disse Harry.
-Io Ron Weasley.
-Jason Grace , il piacere è mio.-rispose il mio amico.
Jason strinse la mano ad entrambi .
-Cos'è che hai fatto esattamente prima? Ti sei trasformato in vento?- chiese Harry a Jason.
-Oh no. Vedi essendo figlio di Giove, signore del cielo, ho il potere di evocare i venti e quindi posso turbinare in aria senza problemi.
-Una bazzecola insomma.-disse Ron con una risatella nervosa.
-Ma voi non siete semidei.-osservò Jason perplesso.
-Ecco a questo proposito...-
Cominciai a raccontare aiutato da Harry e Ron tutta la storia a Jason. Quando terminammo il figlio di giove era serissimo.
-Beh Percy non vedo l'ora di venire a capo di questa situazione , non mi convince per niente.-disse Jason
-Speriamo che gli dei ci illuminino.-ribattei io.
-Va bene ragazzi. Voi avete bisogno di riposare. Senza offesa ma non avete una bella cera e non posso biasimarvi dopo tutto quello che vi è successo.-aggiunse il figlio di Giove.
-Non sai quanto è vero -disse Harry con uno sbadiglio.
-Bene allora noi andiamo . Ci vediamo dopo a cena.-dissi io.
Jason ci rivolse un cenno di saluto e se ne andò.
Condussi Harry e Ron verso la casa di Hermes. Arrivammo nello spiazzo dove c'erano le cabine e li accompagani verso la casetta del dio dei ladri. Bussai alla porta e Travis e Connor Stoll vennero ad aprire.
-Ciao Percy qual buon vento?- disse Travis.
-Ehi Travis-lo salutai-Ciao Connor- quest'ultimo  mi rivolse un cenno di saluto.
-Vi presento Harry e Ron. Staranno  qui al campo per un po'. Chirone ha detto loro di sistemarsi qui per il momento.
-Bene . Ragazzi entrate pure.-disse Connor.
Prima che Harry potesse entrare gli bisbigliai ad un orecchio:
-Attento ,ai figli di Hermes piace rubacchiare . Quindi accertati sempre di tenere le tue cose più preziose lontano dalle loro mani lunghe.
-Ricevuto-disse Harry-lo dirò anche a Ron.
Entrammo e i ragazzi dissero ai miei due nuovi amici maghi di scegliere una delle poche brande rimaste.
-La casa di Hermes è sempre affollata. Mi spiace ma per ora questo è il meglio che possiamo offrirvi-disse Travis.
-Va benissimo grazie ragazzi-rispose Harry.
I fratelli Stoll se ne andarono a fare solo Zeus sa cosa. Dopodiché  mi rivolsi a Harry e Ron.
-Bene  ragazzi voi sistematevi con calma . Adesso vado ci rivediamo a cena.
- A dopo Percy- disse Harry.
-A dopo - rispose Ron.
Stavo per uscire quando il moro mi prese per un braccio e disse:
-Ah e grazie Percy. Grazie di tutto, davvero non so come avremmo fatto senza il tuo aiuto.-aveva un' esprssione seria, decisa.
Gli rivolsi un sorriso amichevole e risposi:
- È tutto ok amico vedrai che riusciremo a venire a capo di questa situazione.
Detto  ciò mi voltai ,rivolsi loro un ultimo cenno di saluto ed uscii diretto a cercare Annabeth.

Scelte del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora