IV

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Il ragazzo allungò le labbra componendo un dolce sorriso nel suo candido viso e cominciò a parlare, la prima volta che sentii quella voce, la prima volta che mi sono sentita al sicuro a parlare con un estraneo. Generalmente se una persona uomo o donna che sia mi toccasse io comincerei a correre molto velocemente lasciando dietro di me quasi una scia di polvere, ma con lui ho fatto un'eccezionale eccezione, non avevo mai svolto un'azione così tanto giusta in vita mia.
Il ragazzo aveva uno sguardo talmente amichevole ragion per cui mi fece sentire come se fossi stata una sua amica da ormai tanto tempo, ma il bello è che ancora non sapevo nemmeno il suo nome!

"Salve Signorina, scusi se la disturbo, quante sterline le mancano per poter comperare le corde?"

Parlò. La sua voce era davvero meravigliosa, doveva essere un cantante o doveva aver a che fare con la musica, altrimenti non riuscivo proprio a spiegarmelo.
Dopo dei vari ragionamenti che mi feci in solitudine con il mio pensiero gli risposi:

"Beh, 2 sterline esattamente, come mai me lo chiede?"

Il ragazzo frugò nel suo portafoglio (che non era fatto di cuoio, questo mi fece pensare che forse era un amante degli animali) e tirò fuori 2 sterline giuste giuste e le posò sopra la mia mano, sotto il mio sguardo ancora incredulo.

"Ora riesce ad acquistarle?"
Chiese il ragazzo mantenendo il suo sorriso

"Si, si posso. Posso chiederle perché l'ha fatto?"
Gli domandai nel mentre che poggiavo i soldi nel bancone del negoziante.

"Perché so che cosa significa quando si rompono le corde di uno strumento, non si può vivere senza suonare, almeno io non posso"

Disse sicuro di se il ragazzo.
Il negoziante prese i soldi in modo avido e li nascose nel cassetto del suo banco lasciandosi dietro tutto con un semplice "arrivederci e grazie"

Guardai l'uscita del negozio e poi posai il mio sguardo nuovamente al ragazzo e quest'ultimo sorrideva ancora.

"È stato un piacere conoscerla signorina"

"È stato un piacere anche per me. Ancora mille grazie, non saprei che cosa avrei fatto senza quelle sterline in più"

Detto ciò ci scambiammo un sorriso entrambi e successivamente, lasciandosi ogni cosa alle spalle e senza avere voglia di conoscerci a vicenda, ognuno se ne andò per la sua strada come se niente fosse. Nessuno si fermò,nessuno tornò indietro, come se non fosse mai successo nulla, come se quell'incontro era stato solo frutto della nostra immaginazione.

Tornai a casa senza farmi tanti scrupoli e poggiai la confezione appena acquistata sul mio comodino. Non potevo di certo farlo io a mettere le corde alla mia folk, non volevo sprecare quella confezione visto che gentilmente quel ragazzo si era offerto di aggiungermi dei soldi per farmele avere a qualunque costo.

Chi sa, magari in quel momento lui stava pensando a quanto potessi essere brava a chitarra o che cosa sapessi fare. Povero illuso, non l'avevo mai sfiorata nemmeno con un dito la mia povera folk, ad eccezione di quando tentai a tendere le corde, fallendo completamente!

A Day In The Life Where stories live. Discover now