Capitolo 6- Sguardi intensi e doppi shots.

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Capitolo 6- Sguardi intensi e doppi shots.

Era incredibilmente affascinante. I suoi jeans scuri stretti sulle sue gambe, quelle gambe chilometriche che renderebbero gelose le modelle. La giacca nera elegante complimentava le sue spalle, facendolo sembrare più autorevole di quanto già non fosse. Una camicia bianca ed una cravatta nera completarono il tutto.

I capelli di Harry Styles erano pettinati di lato, non all'insù come le due volte che lo incontrai. Lo fecero sembrare più giovane. Il suo viso portava la stessa espressione fredda, finchè non iniziò a chiacchierare con alcune persone. Poi rise e notai una fossetta nella sua guancia che non avevo mai visto prima. Perchè realizzai, non lo avevo mai visto ridere.

Rise, sorrise e parlò animatamente con le sue mani enormi, avvicinando Cara e sorridendole, poi, appena si allontanava dalle persone, la stessa espressione fredda tornava sul suo viso. Ma la cosa strana era come sembrava avere controllo su ogni situazione.

Ogni volta che Styles si fermava a parlare con qualcuno, le spalle degli uomini sembravano abbassarsi, come per arrendersi. Stringeva le loro mani e riuscivo a percepire quanto fossero intimiditi. Uomini o donne che fossero, non importava quanto fossero alti, risultavano tutti inferiori a lui. La sua presenza era travolgente.

Dita mi schioccarono davanti agli occhi, riportandomi alla realtà, dove Harry Styles era uno spaventoso ventiquattrenne, capo di imprese e non un modello sorridente. "Norah!" Jace richiamò la mia attenzione. Riluttante, staccai il mio sguardo da Harry.

"È così.. perfetto," Mi lamentai. "Oh mio dio, mi devo nascondere. Vado nel backstage ad aiutare."

"Stavi giusto sbavando pensando a lui e ora vuoi nasconderti?!"

"Mi spaventerebbe se venisse a parlarmi. O potrei saltargli addosso. Non sò ancora se baciare o ammazzare quell'uomo." Sbuffai incrociando le braccia sul petto. "Ora vado a nascondermi nel backstage finchè non inizia la sfilata."

"Troppo tardi." Jace disse sottovoce con un'espressione impaurita. Mi voltai ed immediatamente vedi Harry fissarmi intensamente dall'altra parte della stanza. Non potevo guardare altrove, anche quando i suoi occhi osservarono il mio corpo da capo a piedi. Mi mandò un sorrisetto, dicendo qualcosa nell'orecchio a Cara, la bellissima modella al suo braccio, poi camminò verso di me.

Feci l'unica cosa plausibile. Corsi.

"Aaron," Dissi senza fiato piombando nel backstage. Lui alzò lo sguardo, sorpreso, in ginocchio davanti ad una modella, mettendo a posto l'orlo del vestito. "C'è qualcosa che posso fare?"

"No, credo che sia tutto-"

"Qualsiasi cosa," Lo pregai. "Davvero, dammi qualcosa da fare, ti prego Aaron."

Si alzò con un'espressione divertita. "Da quando vuoi fare del lavoro in più?" Chiese.

"Sto solo cercando di aiutare." Sbuffai, passando le mani sul mio vestito rosso ansiosamente.

"Okay.." Disse incerto. "Uhm, potresti andare a controllare che tutte le modelle siano pronte. E far sì che dal DJ sia tutto a posto. Fai in modo che tutto sia perfetto."

Sospirai sollevata iniziando subito a lavorare, aggiustai un paio di cose qua e la sulle modelle, principalmente cercando di perdere tempo.
I miei tacchi rimbombarono contro il pavimento dirigendomi verso il piano superiore. Il DJ era già in posizione con le sue macchine piene di bottoni di fronte a lui.

"Hey, uh, volevo solo controllare che fosse tutto a posto." Spiegai, catturando la sua attenzione. Era carino. Non Harry Styles dio del sesso, ma carino. Arrossii un pò quando mi accorsi che lo stavo fissando.

"Sì, tutto bene," Rispose. "La gente sta iniziando ad entrare. Inizio con la prima canzone?"

"Mhm.." Risposi distrattamente. Osservai dalla vetrata la stanza in cui si sarebbe tenuto l'evento. La passerella bianca stava benissimo con le luci puntate sopra. La porta si aprì e le persone iniziarono ad entrare, trovando i loro nomi e sedendosi.

Inalai udibilmente quando entrò Styles, guadagnandomi uno sguardo confuso dal DJ. Con Cara a braccetto mentre lei rideva, ma il viso di Harry non aveva emozione. Lei sospirò, arrendendosi, dopo aver provato per un minuto buono a cambiargli umore ed io non potei fare a meno di sorridere.

Si sedettero nei posti rubati a Tayra Banks. Ovviamente. Avrei dovuto immaginarlo. Lui incrociò una gamba sull'altra, poggiando la caviglia sul ginocchio opposto.

Lo fissai, ripensando a quelle fossette che vidi comparire sulle sue guance mentre rideva, pensando all'eventualità di riuscire mai a farlo ridere così. Poi il DJ si schiarì la gola imbarazzato.

"Oh, uhm. Già. Vado, ora." Balbettai, uscendo ed inciampando sugli ultimi gradini scendendo. Aspettai fino all'ultimo momento per prendere il mio posto vicino a Jace. Eravamo in terza fila, nel lato opposto della passerella in cui era seduto Harry, per fortuna.

"Dove sei stata?" Jace sussurrò. "Non ti ho mai vista muovere così velocemente."

Non riuscii a trattenere la risata leggera che scappò dalla mia bocca. "Sono andata ad aiutare Aaron. E- Oh mio dio, Harry Styles è direttamente nella mia linea visiva. Jace non posso farcela. Finirò per piangere a causa o della sua bellezza o per la sua crudeltà, non sono ancora sicura."

"Non guardare nella sua direzione, Norah," Jace rispose. Cercò di trattenere il suo sorriso, fallendo. Gli pizzicai il lobo e lui mi lanciò un'occhiata con una mano sull'orecchio. "E questo per cos'era?!"

"Per dirmi di fare qualcosa di fisicamente impossibile. L'hai visto, Jace."

"Dio, se l'ho visto.." Mormorò sognante. Lo colpii di nuovo. "Okay, va bene. Ignoralo allora. È con Cara comunque sia, dovrebbe essere più che contento."

"Hai ragione." Sospirai.

Le luci si abbassarono. Sentii farfalle nello stomaco quando la passerella si illuminò e la musica iniziò. Jace prese la mia mano, stringendola eccitato e io strinsi la sua. Ma tutto d'un tratto mi sentii fissata.

Alzai lo sguardo, cercando di vedere se fosse Harry. Mi fermai quando i miei occhi incontrarono i suoi. Mi osservò duramente. Tremai sotto il suo sguardo, ma riuscii a mantenere contatto coi suoi occhi. Sembrò durare un'infinità. Chinò la testa di lato, un sorrisetto stampato sulla sua faccia.

Iniziai a sentire caldo e venni salvata dalle modelle che distolsero la mia attenzione da Harry Styles. Le ammirai mentre camminavano, gambe lunghissime e angolate e completamente bellissime.

Gli outfits erano perfetti, ognuno meglio di quanto ci aspettassimo. Continuai a stringere la mano di Jace ogni volta che ne passava uno che mi piaceva particolarmente, lui fece lo stesso.

"Norah." Jace mormorò improvvisamente nel mio orecchio.

"Mh?" Risposi, sguardo fisso sulla passerella.

"Styles ti ha fissata per tutto il tempo," Disse piano. Iniziai a girare la testa per vedere. "No!" Sussurrò. "Non guardare ancora, saprà che stiamo parlando di lui. Aspetta, tipo, 30 secondi dopo che avrò finito di parlarti."

Annuii e si spostò. Il mio cuore batteva all'impazzata nel mio petto, e questa volta non era per il vestito che indossava la modella. Contai lentamente fino a trenta, poi mi voltai.

Come previsto, gli occhi di Harry Styles erano fissati su di me. Rigirai velocemente la testa. Ma da quando Jace me lo fece notare, tutto ciò che riuscii a vedere dalla coda dell'occhio era il suo sguardo. Rabbrividii, provando a concentrarmi di nuovo sulla sfilata.

Successivamente, il ricevimento si tenne in un'altra stanza. Ci sarebbero stati più alcol, cibo e chiacchiere. Camminai di fianco a Jace, seguendolo e giocando nervosamente con gli anelli che avevo alle dita. Harry sarebbe stato lì, e l'unico modo di evitarlo sarebbe stato quello di andarmene. E non l'avrei fatto.

Ordinai una vodka e Sprite al bancone, sorseggiai facendo una smorfia al sapore forte di alcol. Pagai e mi girai, imbattendomi in un corpo fin troppo familiare, con un'altrettanto familiare profumo di shampoo al cocco.

"Norah." Mormorò semplicemente. Mandai giù il mio drink in un sorso, prima di rispondere.

"Sig. Styles."

Un sorrisetto comparve sul suo viso alla formalità del nome. O forse all'uso di alcol per calmarmi. "Chiamami Harry."

"Non ci considerei proprio amici, quindi continuerò con Sig. Styles." Risposi piano, evitando il suo sguardo.

"Continuavi a guardarmi durante la sfilata. Sembravi spaventata."

"Continuavo a guardarla perchè lei mi fissava." Risposi.

Passò la mano tra i suoi capelli, spostandoli di lato, prima di fare un passo verso di me. Mantenni il respiro quando la sua mano prese il mio polso. "Ti stavo guardando perchè voglio toccarti."

Mi schiarii la gola imbarazzata, girandomi verso il bancone. "Già, posso avere un'altra vodka e Sprite per favore?" Chiesi al barista. Lui annuì, dicendomi che ci vorrà solo un momento. Mi rigirai verso Harry. "Che ne dici di andare a stare con Cara Delevigne.. Sai, la bellissima modella bionda che ti è stata attaccata tutta la sera?"

"Sei gelosa," Osservò. Mise la sua mano sulla mia vita, avvicinandomi a sè, così che i nostri bacini fossero pressati l'uno contro l'altro. Restai senza fiato a causa dell'azione improvvisa e lui rise. "Per la cronaca, preferirei stare con te."

"Non sono gelosa," Dissi arrabbiata. "Arrogante che non sei altro."

I suoi occhi si scurirono lasciandomi andare. "Non mi parlare in questo modo."

"Sei completamente fuori di testa." Mormorai, scuotendo la testa. Il barista mi passò il mio drink. Sorseggiai impazientemente. Styles impallidì, espressione fredda e spalle dritte. Mi sentii a disagio sotto il suo sguardo. Dopo un momento di silenzio sembrò rilassarsi.

Si avvicinò, pressando la sua guangia contro la mia con le sue labbra vicino al mio orecchio e le sue dita pressate sul mio fianco. "Dovresti essere spaventata." Mormorò. Senza pensare, la mia mano afferrò il braccio sul mio fianco. Si fermò per un momento. Sentii il suo respiro sul collo.

Si tirò indietro velocemente. "Norah, hai la pelle d'oca." Disse sottovoce, le sue dita sfiorarono la lunghezza del mio collo. Era difficile stare al passo coi suoi cambiamenti d'umore. Feci un suono strano come risposta. La sua mano finalmente si tolse dal mio collo e potei respirare di nuovo.

"Ti passerò a prendere alle sette domani sera."

"Cosa- io.. no. Sono, uh. No." Balbettai, agitando la testa. Realizzai che la mia mano destra stava ancora tenendo il suo braccio sinistro e lasciai la presa immediatamente.

"Non era una domanda, Norah," Mi fece notare. Poi pressò le sue labbra leggermente alla mia mascella. "Mettiti qualcosa di carino."

Guardai la sua figura ritornare da Cara e gli altri. Jace tornò velocemente al mio fianco, blaterando su cos'era appena accaduto, ma tutto ciò che riuscivo a sentire era la risata profonda di Harry dall'altra parte della stanza.

"Ho bisogno di un altro drink," Balbettai, girandomi verso il barista. "Puoi farmi un doppio shot?"

[corretto 15/08/2014]

Suit and Tie [Harry Styles AU] (Italiano)Where stories live. Discover now