The Guardian

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Un gran daffare intorno a me, seppur contro voglia, mi costringe ad aprire gli occhi. I volti dei fratelli, spaventati, mi coprono qualsiasi altro dettaglio. Sono chini su di me cercando di capire che cosa sia successo. Kol mi issa subito a sedere, mentre Hayley sventola un giornale per farmi aria. L'unica cosa che sento, in tutto questo, è il pianto di Hope che mi spinge a scattare in piedi ed afferrarla dalle mani di Freya. La bimba, con i suoi occhioni azzurri, mi guarda e appoggia la testa sulla mia spalla, mentre la dondolo cantando una ninna nanna francese:

Sous le pont brille la lune
Des étoiles du ciel il n'en manque aucune, Dans les forêts se lamente le ventNotre lampe va bientôt s'éteindre Mais dans une maison, mais laquelle ?Pleure un nouveau né et on entend chanter Petit cœur sucré Qu'elle est longue cette nuitFais dodo, fais dodo Que ton papa est à la campagne O bébé tu le sais combien je t'adore Tes beautés et tes colliers en or Petit bébé sucré Comme elle est longue cette nuit Fais dodo, fais dodo Que ton papa est en campagne Il y a plusieurs mois que nous sommes seuls Qu'en dites vous mes cheres fillettes Fais dodo, fais dodo Que ton papa est à la campagne Dort Sur les montagnes sont les chevrettessont les muflessont les faonet il y a les trois lapinscours toi, car tu peux les prendre Dort.

Adesso è calma, dorme serena e io mi rilasso. Sentirla piangere scatena in me dei sentimenti strani: dolore, amore e l'impellente bisogno di fare la guardia e proteggerla da tutto e da tutti.

<< Devi dirmi come fai, io non la riesco mai a calmare>> la madre, domanda.

<<Non so' a dire il vero, sento solo l'esigenza di calmarla quando c'è qualcosa che non va'. La ninna nanna è la stessa che mia zia cantava a me da piccola. La ricordo ancora>> spiego. Vedo che tutti sono più sereni, tranne Kol che mi guarda stranito. Elijiah è sempre lo stesso, educato ma distaccato, Nick mi fissa attento e Freya, mormora qualcosa a bassa voce, credo sia uno dei suoi rituali, che si scontra come sempre con la magia che c'è in me. L'ibrido mi si avvicina e, mettendo una mano attorno alle mie spalle, dice.

<< Sarà meglio che tu ti sieda, sei crollata così velocemente che non è una cosa normale. Dicci, che cosa è successo?>> non perde tempo, come al solito, va dritto al punto.

<< A dirti la verità non lo so' neppure io. Stavo parlando, pensando a Lucian e a quello che avrei fatto per difendervi, quando mi sono sentita risucchiare. Come in un vortice, e poi ho visto tutto nero>> spiego, mentre mi fa accomodare su una sedia nel patio. 

<<Che cosa hai visto?>> Freya subito mi affianca, mentre Kol mi porge un bicchiere con uno strano liquido. Sembra, ad una prima occhiata, Bourbon. E in effetti da queste parti ne fanno del migliore. Butto tutto giù in un sorso, sentendo l'esofago andare a fuoco ma senza curarmene. 

<<Una donna e un uomo, anche se non potevo vederli, né sentirli, so' che erano una coppia. Molti secoli or sono, erano in una specie di castello, distesi su una pelle d'orso, davanti al camino. Lei diceva a lui che l'avrebbero bandita, una volta che si fosse scoperto che era incinta. Lei era una schiava e lui... lo ha definito un Dio. Sapeva di aspettare una femmina, infatti spiegava che l'avrebbero chiamata bastarda e che sarebbero entrambe state cacciate via con disonore. Lui le ha promesso che no, non lo avrebbe mai permesso, che avrebbe lottato per lei, per loro. Che l'avrebbe sposata e resa la sua Regina. Poco dopo si sono salutati e lei, amareggiata e addolorata, ha preso una specie di mantello nero andando via>> racconto, tutto d'un fiato. Sono quasi tutti senza parole, Freya riflette, Klaus fissa un punto lontano. Kol passeggia avanti e indietro, l'unico che non dà nessun segno è Elijah. Calmo, pacato, silenzioso. Tuttavia, noto una particolare rigidità, una compostezza innaturale, se si toglie il fatto che sono vampiri, come se le mie parole non giungessero nuove alle sue aristocratiche orecchie. Lo fisso e dico:

<<Tu sai qualcosa>> non c'è incertezza e non è una domanda. Mi osserva con astio, come mai fatto prima. Di solito si limita ad ignorarmi. 

<<Fandonie, non ho idea di quello di cui parli. Quello che la tua strampalata testa produce mi è estraneo>> ribatte. Ma so' che non è così, tuttavia, non voglio inimicarmi questa famiglia, farò buon viso a cattivo gioco. Lo terrò d'occhio, questo è certo, l'istinto mi dice di fare molta attenzione a lui, soprattutto perché c'è la piccola Mikaelson nel mezzo. 

<<Ti chiedo scusa, il mio mancamento per un attimo ha offuscato la ragione. È ovvio che tu non c'entri con tutto questo>> espongo, con un rammarico che sono ben lungi dal provare. Come detto prima mi ignora, sistemando i polsini della giacca, ed elegantemente ci lascia. 

<<Ti accompagno>> si offre Kol. Ma Niklaus è di altro avviso e interrompe subito il fratello.

<<Penserò io alla piccola guardiana per questa volta, fratello. Dobbiamo scambiare due parole, in separata sede e faccia a faccia>> non si può replicare a queste parole e al tono con cui le ha pronunciate. Detto questo, mi aiuta ad alzarmi e mi scorta fuori tra lo sbigottimento generale. Mi solleva e con uno scatto arriva al piccolo portone di casa mia. Apro la porta e mi incammino sulle scale, quando lo sento tossicchiare alle mie spalle. Mi volto e lo guardo perplessa.

<<Devo essere invitato ad entrare, mia cara Andromeda>> fa un mezzo sorriso e io abbasso gli occhi. 

<<Entra pure, sei il benvenuto>> dico guardandolo. C'è qualcosa in quei gesti, nei suoi movimenti che mi è familiare. Può essere che da piccola io lo abbia incontrato? Ma un altro pensiero si affaccia e velocemente se ne va, così, quando mi è davanti gli chiedo:

<<Ci siamo già visti noi due, non è vero>> resta immobile, osserva il mio volto con concentrazione, scrutando fino nel profondo. 

<<Lo ricordi?>> ed ecco la conferma che volevo, ci conosciamo già.

<<No, era solo una sensazione. Ho notato che alcuni tuoi movimenti mi erano familiari, per questo ho chiesto>> spiego, un po' imbarazzata. Non risponde, per cui, pensando di essere stata inopportuna, riprendo la salita. La sua mano sul braccio, mi ferma. Una scarica improvvisa mi ha colta, quasi fosse fatto di elettricità lui stesso. 

<<Il tuo istinto è molto potente, fidati di esso ti aiuterà. Sì ci siamo già visti ma eri molto piccola, pensavo lo avessi scordato. È  successo pressapoco quando avevi 7/8 anni. Venni in visita al negozio di tua zia e tu mi tempestasti di domande. Già all'epoca eri molto curiosa, ricordo con tenerezza quella giornata. Quando andai via, ricordo che tu mi dicesti con fare solenne: "Signor Mikaelson, quando sarò grande ti sposerò". Risi, di quella buffa confessione allora, ma pensai che tu fossi una bambina molto particolare, con le idee chiare già in tenera età. Non ho mai più provato un sentimento simile.>> confessa, mentre ancora sulle scale lo guardo sbalordita. Non so' come reagire, per cui decido di approntare una ritirata strategica e ricomincio a salire. Nel mentre rifletto sulle sue parole.

Entriamo in casa e subito corro a sistemarmi, essendo ancora in pigiama. Metto dei vestiti comodi, dei leggins ed un maglione, calzettoni spessi, morbidi. Lo raggiungo, mentre si guarda intorno stupefatto. 

<<Ti posso portare qualcosa da bere?>> chiedo ospitale. Non si volta, troppo preso a leggere la costola di un libro. 

<<Del liquore sarebbe opportuno. L'argomento, gli argomenti, che verremo a trattare sono molto insidiosi, ho bisogno di tutto l'aiuto possibile>> dichiara. Me ne torno nel cucinotto, prendendo dalla scorta segreta di Ger il liquore. Metto due dei migliori bicchieri del servito, su un vassoio, e verso il contenuto poggiando la bottiglia assieme al resto. Credo che gliene serva molto più di un solo bicchiere, a giudicare dalla sua espressione corrucciata.

<<Siedi, mia cara Andromeda, abbiamo cose da dire. Molte...>> lascio il vassoio sul tavolino da fumo e mi siedo, in ascolto.

Continua...

Salve, miei cari!

La storia, sta' prendendo una piega diversa. Andromeda, sembra sempre più legata a questa famiglia e, sempre più risucchiata dalle sue "visioni". Ma che cosa vorranno dire? Chi è la donna col mantello nero? Ed il suo amante? Ditemi i vostri pensieri e le vostre teorie, che sono come sempre, più che bene accetti.

Al prossimo, imperdìbile  capitolo!

SIAE One Originals Love Volume 1 SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora