The Hybrid - Pt. 1 -

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< Sai, in questi giorni ho pensato molto al tuo rapporto con la mia famiglia. Il fatto che tu sia così giovane ma con così tanto potere, finora non sapevo se fosse una buona cosa. Vedi, le Guardiane troppo giovani e potenti rischiano sempre la disfatta. Mio fratello tiene a te, non lo vorrei questo>> inizia. Non so' che cosa dire, mentre sono rapita dal fuoco nel camino, che gioca degli strani effetti sul suo viso. Mi riprendo e chiedo:

<<A questo proposito, Freya non ha saputo dirmi se il nostro legame è sincero o un espediente per arrivare a qualcosa. Sapresti consigliarmi?>> domando.

<<Cosa provi per lui?>> replica, mettendo i gomiti sulle ginocchia ed appoggiando il mento sui palmi girati all'insù.

<<Non so', Nick, davvero. All'inizio ero attratta, molto, adesso però c'è qualcosa di diverso. Mi sento come se lui fosse un tramite, un mezzo per arrivare ad altro. Mi sento come se fossi destinata a qualcosa di estremamente più grande e lui, fosse solo il filo che mi ci conduce. Non so' se mi sono spiegata, scusami, sono in confusione!>> sono prostrata dagli eventi e da questa ammissione. Se davvero Kol tiene a me, gli spezzerò il cuore e non lo merita.

<<Al contrario, sei stata chiarissima. Ma permettimi di chiederti, perché mi chiami Nick? Tutti, soprattutto la mia famiglia, mi chiamano Klaus, a parte Elijah che mi chiama Niklaus, tu ti ostini a chiamarmi così, spiegami ti prego>> termina, senza che nessuno dei due si sia accorto che, impercettibilmente, ci stiamo avvicinando l'uno all'altra. Lui è proteso ed io mi spingo verso di lui. 

<<Non so', Klaus non mi piace. Mi sembra qualcosa, un modo di chiamarti, che rimanda alla crudeltà, all'oscurità. Non chiedermene la ragione ma sono certa che in te ci sia molto altro. Un cuore enorme, capace di tanto amore, anche se non lo ammetteresti neppure sotto tortura. Ti vedo con Hope e tua moglie, vedo come sei con loro...>> lascio in sospeso.

<<Hayley non è mia moglie, solo la madre di mia figlia, lei sta' con mio fratello Elijah. Per il resto, non credo che tu abbia visto bene mia cara. Sono una creatura crudele e sadica, che non esita a distruggere tutto quello che ha intorno, famigliari compresi, per ottenere ciò che vuole>> replica, fissandomi negli occhi. 

<<Questo di per sé, smentisce le tue parole. Se davvero tu fossi così Hayley non sarebbe viva. Ha avuto tua figlia, chi ti garantisce che un giorno possa volerla portare via? Sei una maschera adesso Nick, anzi ne sei molte. Il tuo vero te è lì nell'ombra che aspetta solo di essere riportato alla luce>> ma da dove mi viene? Resta di sasso, stringendo le mascelle. 

<<Come lo sai?>> chiede. Non c'è risposta a questo, è solo un sentore, guardando in quegli occhi così belli e luminosi, ho capito questo. Memore delle storie che mi raccontava Geraldine ho messo insieme i pezzi.

<<La tua vita Nick, ecco come lo so'. In fuga per secoli, da un padre crudele e vendicativo e da una madre scellerata. Facendo scelte difficili, proteggendo, anche se a modo tuo, le persone a cui tieni, sempre solo ma eternamente braccato. Nella costante ricerca del calore e dell'approvazione di quel padre che tanto hai temuto ma tanto hai amato. Colpevole solo di essere il frutto di un tradimento. Un'anima senza colpa ma sporca delle più gravi colpe.>> termino senza fiato. Il cambiamento è repentino, troppo, perché i miei occhi lo possano vedere. Muta e mi afferra, piantandomi gli artigli nella carne. Lo guardo, ma non ho paura, lo trovo bellissimo, affascinante e tanto, tanto, ferito.

<<Chi sei tu?>> ringhia. 

<<Vorrei saperlo anche io>> replico con sincerità. Tutto, adesso, è messo in discussione. Chi sono, che cosa faccio qui, perché sono legata a loro. Non pretendo però di trovare adesso le risposte, ci vorrà tempo. Stacca le mani e prende un respiro, appoggiandosi alla poltrona. 

<<Mi incuriosisci, piccola Med. Sei così giovane, ma saggia e piena di qualità. A parte Camille, nessuna mi ha mai fatto questo effetto, non è forse opera della tua magia?>> vuole sincerarsi.

<<Nick, io neppure la so' usare la magia. Non penso che riuscirei a traviarti ed attrarti a me, neppure se lo volessi. Comunque sia, che cosa avevi da dirmi, perché mi hai voluta riportare a casa?>> riferendomi alle sue parole, pronunciate alla villa. Si versa ancora del liquore e, meditabondo, passa l'indice sul bordo del bicchiere. 

<<Perché hai creduto che Elijah sapesse qualcosa? >> Lo sapevo, sapevo che lo avrebbe notato.

<<Mi è sembrata storia non nuova. Nel senso che, ho avuto l'impressione che non fosse una novità ciò che stavo raccontando. Come se quella visione fosse un ricordo e lui sapesse di cosa si stava parlando. Ma, ovviamente, stavo sbagliando. Non c'è ragione alcuna per pensare che possa essere stato partecipe o coinvolto in quei fatti>> corro subito ai ripari. 

<<Sei brava e scaltra, ma a me non la si fa. So' benissimo che stai mentendo per non indispettirmi, si vede e il tuo cuore parla per te. Sei convinta che mio fratello sappia qualcosa, non vuoi creare malcontento ma non ti fidi e vuoi tenerlo d'occhio, indagare>> e che cavolo, se vede lungo.

<<Nick, davvero>> non mi lascia proseguire, alza una mano e con l'altra posa il bicchiere, avvicinandosi. Così tanto che i nostri occhi sono a pochi centimetri di distanza. 

<<Ammettiamo che anche io non sia del tutto convinto della sua estraneità. Ammettiamo che mi fidi del tuo istinto, come possiamo scoprire se le tue sensazioni sono vere?>> chiede, mentre le nostre mani si sfiorano. Il mio ginocchio a contatto col suo, le mani, poggiate sopra che continuano a sfiorarsi, come cercandosi. 

<< Potremmo seguirlo?>> butto là.

<<Vuoi stalkerare mio fratello?>> domanda con un sorriso e, Dio, le sue fossette. No, okay, ritorniamo nei ranghi. 

<<Beh sì. Se anche io sono un essere magico, potrei imparare a celare la mia presenza e tenerlo sotto controllo, no?>> non sono molto convinta, ma si può tentare. 

<<Ti faccio una proposta, visto che a quanto pare la temerarietà è nel tuo essere. Sentirò una mia conoscenza, una strega, se può insegnarti a fare questo>> mi illumino ma subito mi placa.

<<Non ho finito, posso fare questo ma c'è una contro offerta. Non farai nulla senza di me. Agiremo insieme, come soci, terremo d'occhio la situazione senza farne mai parola con nessuno. Soprattutto con Kol e Freya. Di contro, ti porgo un ramoscello di ulivo, portandoti a recuperare il corpo di Rebekah, va bene?>> propone. Avevo già deciso di accettare non appena ha iniziato a parlare, non me lo spiego ma mi fido di lui. 

<<Affare fatto!>> esclamo, porgendogli la mano. La stringe, e nel farlo piega appena il busto aprendo la camicia. Vedo due cose: il tatuaggio sulla spalla e la piccola collana che porta al collo. Spalanco gli occhi e scatto all'indietro, sentendo il familiare risucchio che precede una visione. 

<<Nick!>> riesco a urlare, prima che le tenebre mi ingoino. 

Ed eccoci a un nuovo stravolgimento. 

Pare che Kol non fosse destinato a Med, ma il suo attaccamento verso Klaus, che cosa vorrà dire? 

Che ne pensate del patto che hanno stretto e, perché lui, si fida così tanto di lei?

Mi farebbe davvero piacere, avere tante risposte, per sapere se vi state appassionando e cosa riesco a farvi scattare nelle testoline. Per il momento vi saluto e, fiduciosa, vi aspetto nei commenti. Un abbraccio...

SIAE One Originals Love Volume 1 SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora