Sherlock!!

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John in quel momento non capiva più niente. Non capiva che ci faceva Scotland Yard sul tetto di quel palazzo, non capiva come aveva fatto ad arrivare nel momento esatto in cui il suo coinquilino stava rischiando la vita.
Fece qualche passo verso il corpo a terra del suo rapitore: era morto! Era veramente morto! Non ci poteva credere. Si girò verso Sherlock che intanto era sceso dal cornicione del palazzo; stava parlando con Lestrade e si complimentò con lui per il suo ottimo lavoro
:-Era una messa in scena!-: esclamò l'ex-militare sorpreso e visibilmente molto arrabbiato :-Hai finto il tuo tentato suicidio! Di nuovo!-:
:-Era ovvio John-: disse freddo il detective :-Avevo tutto sotto....-:
Sherlock non poté finir di parlare perché un forte pugno del suo miglior amico, che tra l'altro gli fratturò lo zigomo, lo fece zittire e quasi cadere a terra; ma in fondo si aspettava questa reazione così impulsiva. Insomma era molto da John! Quello che non si aspettava era il forte abbraccio che arrivò subito dopo. Quel gesto così umano spiazzò il freddo e razionale investigatore che, per la prima volta dopo tanti anni, non si oppose a quella manifestazione d'affetto e ricambiò l'abbraccio.
:-Sta diventando imbarazzante-: esclamò John dopo un lungo tempo passato ad abbracciare il suo amico
:-Anche secondo me-: rispose Sherlock staccandosi sciogliendo l'abbraccio e tornando quell'essere freddo e distaccato che tutti conoscono e invidiano.
Dopo un po' John chiese al geniale detective come aveva fatto a far arrivare Lestrade nel luogo giusto e nel momento giusto
:-È stato molto semplice-: disse Sherlock inorgogliendosi non poco :-Quando ho capito il luogo in cui Moriarty ti aveva portato e l'ora esatta ho chiamato Scotland Yard e ho progettato un piano insieme all'ispettore Lestrade: quando sono entrato nel palazzo c'erano all'entrata Lestrade e Donovan e ai lati della strada degli agenti in borghese posizionati in modo tale da poter vedere il tetto del palazzo senza esser visti né da te né da Moriarty. Il segnale per far entrare i due poliziotti alla porta era..-:
:-...la tua salita sul cornicione del palazzo e la mia discesa-: completò John sorridendo e complimentandosi mentalmente col suo coinquilino.

Dopo aver parlato con Lestrade, dopo che i poliziotti ebbero tolto il corpo di quel pazzo criminale acerrimo nemico di Sherlock Holmes e dopo che John ebbe curato la ferita al viso che aveva procurato al detective i due amici percorsero il tragitto per tornare a Baker Street durante il quale il consulente investigativo diede la brutta notizia della morte della padrona di casa al suo blogger che sentita la notizia stava quasi per piangere.
:-Bestie! Sono delle bestie! Come....come si fa a fare del male alla signora Hudson! Addirittura ad ucciderla!-: inveì John contro Sherlock sconvolto. Non ci poteva credere! Ma più di tutto non poteva credere che il suo amico, il suo coinquilino, la persona che si trovava davanti in quel momento e che aveva dato la brutta notizia si mostrava freddo e indifferente come al solito come se la cosa gli scivolasse addosso come se fosse acqua fredda, non poteva credere che Sherlock potesse essere anche in quel momento così tanto insensibile e distaccato, così tanto disumano. Si era stancato di quel comportamento da robot e glielo rinfacciò
:-Pensi che io non stia soffrendo John!-: esclamò Sherlock stizzito
:-Io non lo so Sherlock-: quasi gridò John :-Sei sempre così freddo e impassibile! È impossibile sapere cosa pensi o cosa provi-:
:-Il solo fatto che non esprima le mie emozioni come fanno le altre persone non vuol dire che io non le provi. Io adoravo la signora Hudson, era una donna speciale, fantastica, sempre disponibile e paziente con tutti, soprattutto con me; credimi John ho dato molte occasioni a Miss Hudson di cacciarmi dal 221B, ma non l'ha mai fatto e io non le ho mai dimostrato di esserle profondamente riconoscente per questo. E sai una cosa: mi sento in colpa-:
Adesso Sherlock, il più glaciale uomo sulla faccia della terra, stava piangendo, la sua maschera di ferro era caduta e John non sapeva cosa dirgli. Pensò solo di estrarre un fazzoletto dalla tasca per cederlo al suo amico che in questo modo si sarebbe asciugato le lacrime, ma il detective non lo accettò, anzi si asciugò con il dorso della mano il viso e si incamminò verso casa seguito poco dopo da John
                 FINE

PERICOLO PER LA FAMIGLIA HOLMESWhere stories live. Discover now