Ten.

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Siamo in macchina da un po' e io mi sto completamente abbandonando al vento che mi sfiora il braccio fuori dal finestrino, ho gli occhi socchiusi e vorrei che questo momento non finisse mai.
Sento una brezza salata e spalanco gli occhi vedendo, credo, una delle cose più belle che la vita mi abbia mai donato, il mare.
Come una bambina, mi avvento sul finestrino e scommetto che Paggi se la stia ridendo sommessamente.
Appena siamo sulla spiaggia scendo dalla macchina, levo le scarpe e affondo i piedi nella sabbia umida invernale, ringraziando che oggi sia una bella giornata e il sole sia stranamente forte.
Lui mi guarda stranito, ma non mi dice nulla.
''Non credevo tu potessi arrivare a portarmi a Ostia.'' dico incredula.
''Mi hai detto di andare lontano.. è abbastanza?'' ride.
''Decisamente.''

Camminiamo sulla sabbia, fino a sederci sul pavimento di un lido, ovviamente chiuso.
''Pronto per stasera?'' gli domando guardando il mare.
''In realtà non so da dove dovrei cominciare..-fa una breve pausa-cosa dovrei dirle, cosa dovrei fare?''
''Intanto la vai a prendere, e inizi il discorso dicendo le solite stronzate tipo 'stasera che vuoi mangiare?' o 'che film guardiamo?', poi anche a casa stesso mentre mangiate, o dopo inizi a parlarle di voi, di come tu ti senta trattato in questo periodo e che alle volte non hai la minima idea di come prenderla. Poi, sperando che la cosa va bene, fate ciò che volete, passate la serata insomma.'' scommetto che sta pensando male, anche se non lo dice.
''Mmh.'' nasconde il sorriso. ''Sì, ma non c'è bisogno che tu stia pensando in che modo dovete passare la serata se tutto va bene, proprio in questo momento.'' lo faccio ridere, e mi unisco a lui.
''Tu di solito come la passavi la serata con il tuo lui?'' mi dice malizioso. Paggi, non cominciare.
''LORENZO.'' urlo imbarazzata, ma allo stesso tempo divertita.
''Ho sbagliato tempo verbale? Dovevo usare il presente?'' continua a scherzare.
''Paggi, non sai neanche cosa sia un tempo verbale, avanti.'' rido.
''Ma non hai risposto alla mia domanda.'' mi guarda malizioso.
''Ma che ti frega? Comunque no, avevi fatto bene a usare l'imperfetto.''
''Quindi la passavi la serata con lui in qualche modo.'' afferma come ad avermi ingannata.
''LOrenzo, avanti, smettilla.'' rido imbarazzata.
''E' un sì?'' domanda e lì mi precipitò a dire:''non passavo la serata in nessuno modo col mio ex.'' rido esasperata.
''Quale dei tanti?'' l'unico, rido. ''Lorenzo, ora bsta eh.'' dico riprendendo fiato e nascondendo un sorriso. ''Va bene.'' mi dice semplicemente, ma so che no sarà la prima e ultima volta che prender questi discorsi e agirà con questa sfacciataggine.
Camminiamo un po' e parliamo, parliamo, parliamo... e non ci accorgiamo neanche che il sole sta tramontando. Appena me ne accorgo istintivamente guardo verso l'orizzante e sorrido.
''Sei venuta proprio bene.'' dice dopo una dozzina di secondi. Mi volto di scatto verso di lui, non capendo, e lo vedo che fissa il cellulare, dopo mi mostra il display. Mi ha fatto una foto mentre guardavo il mare e il tramonto.
''Ma che fai...'' dico sorridendo.'' Grazie.'' e gli bacio la guancia innocentemente come per ringraziarlo.
''Te la passo via Facebook o via WhatsApp?'' mi domanda e io gli rispondo di fare come gli venisse meglio. ''Ti cerco su Facebook.'' ci concordiamo infine. Sto un'altra manciata di secondi a guardare soddisfatta la foto e ci scambiamo un altro sorriso.
''Comunque penso che si sia fatto tardi.. tra qualche ora devo andare a prenderla e mi devo ancora preparare.''
''Oh, certo... sì, si è fatto tardi. Possiamo andare subito.'' dico guardando i miei piedi nudi. Mi ha fatta tornare alla realtà. Alla fredda, triste, realtà. Ci avviamo in macchina, dove io metto le scarpe e mi lascia sotto casa dopo tre quarti d'ora di macchina.
''Grazie per la giornata.'' lo saluto con un abbraccio. ''Grazie a te.'' mi ringrazia.
Ci scambiamo un ultimo sguardo prima che io entri per salire nel mio appartamento.
Sono al settimo cielo, nonostante sia dovuto finire tutto, ma la vita è questa. Ti fa conoscere la felicità e poi te la toglie, come per divertimento, come quando ci si prende gioco dei bambini. Noi siamo i bambini e la vita è la stronza di turno.
Ci fa conoscere quanto è buona la pizza, però ci dice che fa ingrassare.
Ci fa conoscere tutta quanta la bellezza dell'amore, e poi, che sia in un secondo o in un tempo più lungo che siano settimane, giorni o mesi, ci dice che tutto è finito. Che quel sentimento è finito, da parte dell'altra persona o noi medesimi. O peggio ancora che quel sentimento era tutta una balla, una presa in giro. Già, proprio come con i bambini.
E noi siamo bambini ingenui che ci ricaschiamo sempre, sempre e sempre, anche quando diciamo che ''questa è l'ultima volta che mi fido'', ''questa è l'ultima volta che mi innamoro'', ''questa è l'ultima volta che piango per una cosa del genere'', ma non è mai l'ultima volta, perché l'amore è come una droga, che quando ti prende la prima volta ne vuoi sempre di più, fino a morire, quasi. E infatti alle volte si muore per amore. L'unica cosa che ci tiene in vita, tante ci fa morire. Che stronza la natura, non è così?
...
Sono sul letto, con il libro, che cercavo di leggere, aperto sul mio ventre che guardo il soffitto ripensando mille volte a oggi. Sorrido come un'ebete ripensando a tutto, anche ai piccoli dettagli, come le pieghette che gli vengono intorno agli occhi quando ride, alla barba incolta che ha tagliato sicuramente qualche giorno prima e che già sta ricrescendo.
Per non parlare delle sue spalle grandi, delle sue braccia accoglienti e del suo profumo fresco.
Riposo il libro sulla mensola dato che non riesco a concentrarmi su esso e decido di accendere la tv, che guardo distrattamente fino ad addormentarmi.

Hello everybody (mi sento tanto Lea in questo momento), questo è il nuovo capitlo, scusate l'attesa, cercherò di scrivere di più in questi giorni e vi ringrazio per la piccola crescita che man man questa storia sta avendo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e scusate se è cortino, cercherò di scrivere di più nei prossimi capitoli e fatemi sapere se la lunghezza che uso di solito va bene oppure preferite capitoli più lunghe, così vedo se in caso riesco a scrivere di più in un solo capitolo.
Al prossimo capitolo, enjoy.xx

I'm not for you.||Lorenzo Paggi.Место, где живут истории. Откройте их для себя