Grifondoro contro Serpeverde

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CAPITOLO 17 - GRIFONDORO CONTRO SERPEVERDE
Ta dannnn!! Ecco qui il 17° capitolo! Spero vi piaccia! Succedono un sacco di cose e finisce con un colpo di scena... era da un po' che non ne mettevo!

Fatemi sapere cosa ne pensate!! :)
Baci,
JJ


"Fammi capire un attimo Rose. Grace ti ha convinto, in un qualche modo strano, non solo a giocare a Quidditch ma proprio a giocare alla partita che c'è sabato?" Albus cercò di capire a pieno quello che era successo e quando sua cugina annuì con fare sconsolato lui iniziò a ridere a crepapelle. Alice gli diede uno scappellotto dietro la testa ma la cosa non sembrò fermarlo, anzi rise più forte, stava quasi ululando.

"Smettila Al, non vedi che Rose lo sta facendo solo per aiutare Grace?" Lo ammonì Alice con un dito alzato davanti alla sua faccia.

"Che succede ragazzi? Perché Al sta ridendo?" Era arrivato Scorpius.

"Rose... Rose..." Albus non riusciva a parlare da quanto rideva.

"Cosa Rose?"

"Rose giocherà a Quidditch sabato."

Scorpius rimase senza parole per un attimo poi anche lui si unì alla risata di Albus. "Oddio non vedo l'ora di vederti. Se giochi come hai giocato due estati fa abbiamo praticamente la
vittoria in pugno." Lui e Al si diedero un pugno poi si alzarono e andarono verso il loro tavolo nella Sala Grande.
Rose e Alice li guardarono andare via scuotendo la testa. "Se pensa di uscire con me stasera, sbaglia di grosso." Poi si girò verso Rose. "Dobbiamo vederci con la squadra e stabilire
un piano d'azione. Senza Grace sarà difficile vincere ma se facciamo molti punti e cerchiamo di non fargli prendere il Boccino..." Alice continuò a confabulare con sé stessa poi si alzò prendendo Rose per mano e la portò da Sam, il capitano della squadra.

"Sam, Rose farà la Cercatrice al posto di Grace. Lo ha deciso Grace e non possiamo dirle di no, non credi?"

"Ma in realtà io sarei il Capitano quindi potrei -"

Sam guardò Alice e si accorse che non poteva contraddirla. "Ok. Benvenuta in squadra Rose, ora cerchiamo un modo per farti giocare il meno possibile."

"Grazie Sam, gentilissimo."

***

Sabato arrivò in fretta e quei giorni di allenamento non avevano molto aiutato Rose, anzi a dir la verità l'avevano solo fatta rendere conto della sua inadeguatezza nella squadra. Era
quasi certa che la partita non sarebbe andata per niente bene ai suoi adorati Grifoni, ma questo era un pensiero che preferiva non condividere con i suoi nuovi compagni di squadra.
Anche se era convinta della disfatta a cui andava incontro Grifondoro, lei cercava comunque di mettercela tutta durante gli allenamenti, non solo perché non voleva farli perdere ma soprattutto per rispetto verso Grace. Dovevano vincere per lei. Alice era quella più lanciata, voleva che Rose andasse in giro con un Boccino d'Oro da allenamento e si allenasse a
catturarlo in tutte le ore del giorno. Per qualche giorno la rossa ci aveva provato poi però ci aveva rinunciato anche perché erano più le volte che si ritrovava a doverlo rincorrere per i corridoi che le volte che lo prendeva.

Quindi le sue giornate in quegli ultimi cinque giorni prima della partita era tutti studio-Quidditch e niente Scorpius. Ce l'aveva ancora un po' con lui per il fatto che non volesse dirlo ai suoi. Non capiva dove fosse il problema, ormai erano adulti e dovevano entrambi fa capire alle proprie famiglie che queste erano decisioni che sapevano prendere in modo autonomo. Rose non aveva dubbi sui suoi genitori. Sapeva che suo padre avrebbe storto un po' il naso ma sapeva anche che lui voleva solo vederla felice; sua mamma invece lo sapeva già e aveva fatto i salti di gioia. Stimava Scorpius soprattutto grazie alle cose che le raccontava Ginny. Anche Scorpius pareva avercela un po' con lei. Da quando avevano avuto quella discussione, passava sempre meno tempo insieme a lei. Rose non capiva se era un fatto intenzionale o era colpa degli allenamenti super intensivi di Quidditch che stavano avendo anche loro. Alice e Albus erano più o meno nella stessa situazione ma tra loro era quasi peggio perché quando si vedevano sembravano due tifosi ultrà iper combattivi.

"Fate schifo! Schifondoro dovreste chiamarvi!" Stava urlando Albus una mattina in Sala Grande ad Alice.

"Schifondoro a chi? Voi siete così poracci che dovreste chiamarvi Vomitoverde." La tavola dei Grifondoro era scoppiata a ridere e tutti avevano dato il cinque ad Alice che si era riseduta senza nemmeno guardare in faccia Albus. Era stato in quel momento che dal tavolo delle Serpi si era alzato un boato e qualcuno, la persona era tutt'ora anonima, aveva lanciato un pezzo di bacon addosso a Sam. Quella mattina c'era stata la battaglia di cibo e non solo. La cosa però si era conclusa con una stretta di mano tra Alice e Albus e la promessa che non avrebbero fatto più nulla fino alla partita.

"Non parlerò più con Al fino a che non avremo vinto." Aveva sentenziato Alice mentre cercava di togliersi dei pezzi di uovo strapazzato dai capelli.

"Ok." Aveva risposto Rose mentre usciva da sotto il tavolo. "Sono d'accordo. Ogni cosa che vi dite poi si trasforma in un insulto quindi meglio evitare."

"Già."

Il venerdì sera prima della partita Scorpius fermò Rose all'uscita della Sala Grande.

"Ehi, posso parlarti?" Chiese nervoso mentre si contorceva le mani.

"Sì... non vorrai boicottarmi, vero?" Rose lo guardò in modo sospettoso.

"Ma va." Scoppiò a ridere. "Seguimi." La prese per mano e la trascinò verso un Aula vuota nei Sotterranei.

"Cosa volevi dir - "

Ma non riuscì a finire la frase perché Scorpius la spinse contro la lavagna e iniziò a baciarla. Fece scivolare le mani sui fianchi e poi dietro la schiena andando ad accarezzarla sotto la
maglietta.

"Mi eri mancato." Sì, avevano discusso ma non poteva negare che i baci di Scorpius fossero una droga.

Scorpius le mise una mano sul viso e la guardò restando in silenzio. "Anche tu... eri arrabbiata con me, vero?"

"Sì." Rispose semplicemente lei, non servivano spiegazioni.

"Anche io ero arrabbiato. Sono geloso, Rose."

Rose lo allontanò. "Ma di chi?"

"Di quei tre a cui dai ripetizioni. Li stai vedendo ogni sera e per me non hai più tempo. Pensa se fosse stato il contrario!"

"Scorp... ma di cosa stai parlando? Gli sto dando solo ripetizioni... e poi in Biblioteca non in una camera d'albergo... e se anche fosse non succederebbe nulla."

"Non mi importa, non mi piacciono quei tre, per me nascondono qualcosa."

"Lo dici solo perché sei geloso."

"Non è vero. Non voglio che li vedi più."
Rose lo guardò a bocca aperta. "Come scusa?"

"Ho detto che non voglio che li vedi più."

Rose gli puntò un dito sul petto. "Non puoi dirmi cosa devo e non devo fare. Prima con la corsa e ora con questo. Qui non si tratta più di essere preoccupati, lo stai facendo per puro
egoismo. Ti credevo diverso... Malfoy."

Rose pronunciò il cognome del ragazzo con disprezzo e della cosa se ne pentì subito. Stava per ribattere ma Scorpius prese la parola subito. "Ah sì, Weasley? Io sono egoista? Sei tu
che visto che sei la figlia del Trio d'Oro hai mille privilegi. Non ha nemmeno senso che giochi domani e invece chissà come mai hanno scelto te."

"Non c'entra nulla, me lo ha chiesto Grace! E se tuo padre non avesse aiutato i Mangiamorte durante la guerra forse, e dico forse, voi tutti verreste considerati in modo diverso dal
mondo magico."

Scorpius la guardò offeso. "Mi sembrava mi avessi detto delle cose diverse a Capodanno, Weasley. Pensi di essere migliore degli altri solo perché ora sei magra e piaci a tutti? Nessuno ti voleva prima, quei ragazzi ti stanno dietro solo perché ora sei bella. Prima non piacevi a nessuno, eri uno zimbello. Anche i tuoi cugini si vergognavano di te." Scorpius capì solo dopo qualche secondo di aver detto delle cose che sarebbe stato poi difficile rimangiarsele.
Rose lo guardò con il mento alzato, sperando che da quell'angolazione lui non riuscisse a vedere le lacrime che le si stavano formando negli occhi. "Ho capito, Malfoy. Grazie di avermi fatto fare un tuffo nei ricordi." Era riuscita a dire tutta la frase senza nemmeno far tremare la voce. "Ah... e per la cronaca, non voglio vederti mai più."
Rose uscì dall'aula correndo, raggiunse il settimo piano e senza guardare in faccia nessuno dei suoi compagni che l'aspettavano nella Sala Comune, salì le scale a due a due per entrare nel Dormitorio e buttarsi sul letto.

Non riusciva nemmeno a piangere così rimase distesa sul letto a occhi chiusi e a luce spenta. Sentì arrivare le sue amiche ma fece finta di dormire. Non aveva voglia di parlare e
probabilmente, se avesse detto ad alta voce quello che era successo con Scorpius, non sarebbe riuscita a trattenere le lacrime. Alla fine, piano piano si addormentò e la mattina dopo di svegliò all'alba. Rimase a letto a fissare il soffitto poi sentì qualcuno che si svegliava, si alzava e camminava. Poco dopo sentì le coperte alzarsi e quando aprì gli occhi si vide davanti gli occhioni scuri e ancora un po' assonnati di Alice. "Che ti succede, Rose?" le chiese l'amica preoccupata.

"Ho litigato con Scorpius... o per meglio dire ho lasciato Scorpius."

"No."

"Sì, invece. Abbiamo iniziato a parlare poi lui ha detto che non dovevo più dare ripetizioni ai miei tre amici di Corvonero e una cosa tira l'altra e mi ha detto che ora la gente vuole stare
con me solo perché ora sono magra e bella."
"L'ha detto veramente?"

"Già."

Alice scosse la testa e abbracciò Rose. "E' un cretino, Rosie, ma non lo pensa veramente."

"Cosa te lo fa credere?"

"Me lo fa credere il fatto che lui sia palesemente innamorato di te, mia cara rosellina."

"Dici? Beh allora se fosse davvero innamorato di me quelle cose non le avrebbe dette."

"Ma torniamo un attimo indietro. Tu cosa gli hai detto per farlo infuriare tanto?"


"Potrei o non potrei aver menzionato il fatto che suo padre stava con i Mangiamorte."

Alice la guardò con gli occhi sbarrati. "Non glielo hai detto davvero."
"Invece temo di sì."

"Allora adesso è tutto chiaro. Dovete solo chiarirvi e soprattutto chiedervi scusa. Cerca di farlo prima della partita così almeno non rischi di essere colpita da un Bolide perché sei
sovrappensiero."

Ma Rose non riuscì a parlare con Scorpius prima della partita. Lui non l'aveva nemmeno degnata di uno sguardo e così anche suo cugino Albus. Dovevano aver fatto fronte comune. Come d'altronde lo stavano facendo lei ed Alice. Rose non era riuscita nemmeno a fermarlo quando era uscito dalla Sala Grande ed era sicura che l'avesse vista chiamarlo. L'aveva semplicemente ignorata.

Ci aveva anche riprovato mentre le due squadre si recavano negli spogliatoi. Aveva fatto cenno ad Albus di chiamarlo, lui titubante aveva bisbigliato qualcosa nell'orecchio e il biondo, senza nemmeno alzare la testa, aveva detto di no. Si era ritrovata a pensare quello che lui le aveva detto ed era vero che la gente quest'anno sembrava esserle più amica, ma era anche vero che anche lei aveva cambiato modo di approcciarsi alle persone. Prima evitava i contatti a prescindere, ora no, aveva acquisito più sicurezza. Scorpius le aveva detto quelle cose solo per ferirla e la cosa non le andava per niente bene ma voleva parlargli e cercare di chiarire visto che anche lei gli aveva detto delle cose poco carine.
Ma ora era troppo tardi perché Rose si trovava sulla scopa a circa 30 metri di altezza sullo stadio senza la più pallida idea di come ci fosse finita e con in testa solo il biondo Serpeverde. Aveva ricevuto istruzioni molto chiare da Sam "non fare nulla" aveva detto, "non muoverti, ci pensiamo noi". La tattica era fare più punti possibile e vincere senza prendere il Boccino. Rose aveva dei seri dubbi che potesse funzionare ma gli aveva dato ascolto, d'altronde era lui il Capitano. Così si era scelta un punto in cui avesse una visuale perfetta per godersi la partita. Notò Liam e Steve seduti sugli spalti. Il povero Francis era ancora in Infermeria, ancora incosciente. Rose voleva essere lì quando si fosse risvegliato, doveva sapere chi era la persona che le mandava le lettere. Doveva affrontarla e farla smettere.

"E GRIFONDORO SEGNA ANCORA! 100 A 30 PER I ROSSO ORO!"

Rose vide Alice lanciare un Bolide contrò Albus e poi lanciargli un bacio con la mano. Si mise a ridere. Almeno si stava divertendo.

Poco più in là Lily riuscì a riprendere possesso della Pluffa e a passarla a Hugo che veloce come un razzo si preparò a lanciarla nell'anello destro.

"HUGO WEASLEY SEGNA! 110 A 30 PER I GRIFONDORO."
I Grifondoro erano inarrestabili. Avevano sempre il controllo della Pluffa e i Serpeverde, seppur anche loro fossero bravi, non riuscivano ad eguagliare la loro strategia. Ma forse Rose
aveva esultato troppo presto perché all'improvviso Serpeverde aveva fatto segnato.

"Cavolo." Si guardò un po' attorno, magari vedeva il Boccino e riusciva a prenderlo mettendo fino a quell'agonia. Ma purtroppo non lo trovò, come non trovò nemmeno sua cugino suo cugino Albus, l'altro Cercatore, in campo. Era di lui che aveva principalmente paura. Albus era bravo, molto bravo, e in genere riusciva a prendere il Boccino in poco tempo, ma quella volta ci stava mettendo più del solito.

Ed era anche meglio così.

Rose decise che era giunto il momento di rendersi utile. Iniziò a scendere di qualche metro e fece larghi giri per il campo. Prima o poi il Boccino sarebbe saltato fuori e -

WOOOSHHHH

Rose per poco non cadde dalla scopa. Era stato un Bolide?

"ROSE WEASLEY, CERCATRICE DI GRIFONDORO, RISCHIA DI CADERE DALLA SCOPA PER COLPA DI UN BOLIDE TIRATO DA SCORPIUS MALFOY!"

Rose guardò verso Scorpius e lo vide che la stava guardando senza espressione.
Era ancora arrabbiato ma la sua reazione le sembrava un po' esagerata. Si tolse via dalla traiettoria e decise di risalire di qualche metro.

"MA COSA STA SUCCEDENDO? ALBUS POTTER HA VISTO IL BOCCINO?"

Cosa?

Rose individuò subito Albus che aveva accelerato e stava inseguendo il Boccino dirigendosi verso gli spalti. Riuscì a raggiungerlo - non sapeva giocare a Quidditch ma almeno sulla scopa sapeva volare piuttosto bene - e vide anche lei la pallina dorata.

"Non puoi prenderlo, Al!"

"E chi me lo impedisce, cugina?"

"IO!"

Rose gli diede una spinta con la spalla e gli fece perdere l'equilibrio. Quando si risistemò, il Boccino era scomparso.

Scampato pericolo.

"LILY POTTER SEGNA! 160 A 40 PER I GRIFONDORO!"

La strategia di Sam stava stranamente funzionando. Dovevano solo continuare a fare goal con la Pluffa e sarebbe andato tutto bene.

"ALBUS POTTER SI MUOVE IN CIRCOLO SULLO STADIO. AVRA' INDIVIDUATO DI NUOVO IL BOCCINO? RICORDIAMO A TUTTI I TIFOSI CHE QUESTA E' L'ULTIMA PARTITA
GRIFONDORO - SERPEVERDE CHE VEDE SCONTRARSI SAM WOOD, SCORPIUS MALFOY, ALICE PACIOCK, ALBUS SEVERUS POTTER E ANITA STEIN. CHE SQUADRONI RAGAZZI!
DA LIBRI DI STORIA!" Il pubblico esultò per il doppio complimento e anche Rose si ritrovò a battere le mani mentre era sulla scopa.

Ma che diavolo fai, Rose? Si ricompose in fretta e continuò a seguire le mosse di Albus.

Intanto Hugo aveva segnato un'altra volta e stava esultando con Lily e Alice sotto lo sguardo arrabbiato di Scorpius e il resto della squadra verde argentata.

"ED ECCO ALICE PACIOCK CHE CON LA SUA MAESTRANZA LANCIA UN BOLIDE VELOCISSIMO CONTRO ALBUS POTTER. DI NUOVO ALICE, DAVVERO? CHE TI HA FATTO QUEL
POVERO RAGAZZO? MA ECCO CHE POTTER LO SCANSA E SFORTUNATAMENTE VA A COLPIRE L'ALTRO BATTITORE SERPEVERDE, SCORPIUS MALFOY."

Rose guardò subito in basso. C'era Scorpius che si massaggiava il braccio e guardava torvo Alice. A parte una piccola contusione non sembrava essersi fatto nulla.

"ALTRI 10 PUNTI A GRIFONDORO GRAZIE A UN TIRO SENSAZIONALE DI CHRISTOPHER WEST!" Christopher lanciò il pugno per aria. Sembrava fatta, il distacco stava per diventare ormai nullo, bastavano altri 20 punti e nessun altro goal di Serpeverde e Grifondoro si sarebbe praticamente assicurato la vittoria.

Poi Albus accelerò di nuovo. "RAGAZZI, MI SA CHE CI SIAMO. POTTER HA CAPTATO QUALCOSA."

Rose diede un colpo di anca e raggiunse Albus in un battibaleno. Gli era dietro e anche lei poteva vedere lo sfarfallio del Boccino. Diede un altro po' di velocità, ormai era un testa a testa, poi Albus allungò la mano, Rose cercò di spostarlo, ma lui era troppo fermo e concentrato. Era una statua. Albus allungò un altro po' il braccio e catturò la pallina d'oro.

Serpeverde aveva vinto la partita.

***

"Ok, tecnicamente ha vinto, ma solo di 10 punti." Commentò Alice mentre si metteva la scopa sulle spalle e si dirigeva verso gli spogliatoi con il resto della squadra.

"Alice... non giriamoci attorno. Abbiamo perso." Disse Sam sconsolato. "Avrei potuto vantarmi per tutta la vita di questa vittoria, raccontarla ai miei figli, ai miei nipoti... e invece..."

Rose stava indietro ai suoi sei temporanei compagni di squadra. Si sentiva incredibilmente in colpa, se fosse stata più scaltra, avrebbe potuto avere qualche possibilità e prendere il
Boccino.

"Rose, cosa stai rimuginando in quella testolina?" Alice le era venuta accanto. "Non pensare che sia colpa tua, eh! Abbiamo solo avuto sfortuna. Immagina Grace quanto debba sentirsi
in colpa!"

Povera Grace. "Già."

"Dai andiamo a lavarci. Poi pranziamo, poi ci rilassiamo e poi andiamo a cena." Si sorrisero.

"Va bene dai!" Rose si sentiva già più rinvigorita.

In quel momento però non sapevano che da quella sera sarebbe cambiato tutto.

***

Erano scese per pranzo e mentre entravano in Sala Grande avevano incontrato il gruppo dei Serpeverde che esultavano contenti per la vittoria più o meno meritata.
Alice cercò di coprirsi il viso con le mani e accelerò il passo verso il tavolo dei Grifondoro, che aveva l'umore opposto a quello verde argentato, ma non ce la fece perché venne individuata da Albus che urlò "Ragazzi, salutate tutti la mia ragazza che oggi ha perso miseramente!"

Alice lo guardò male. "Non sei simpatico, Albus!"

"Sì, ma almeno ho vinto."

Alice si girò senza rispondergli. "Mangiamo in fretta che voglio tornarmene in camera. Al non lo sopporto quando fa così."

"Beh, comunque sei migliorata... l'anno scorso l'avresti Schiantato sul posto."

Alice annuì. "Sì, è vero. Sto diventando troppo buona."

"O forse sei solo innamorata." Le diede un po' di gomitate nel fianco.

"Smettila!" Si ricompose. "Hai poi parlato con Scorpius?"

Rose si voltò verso il tavolo Serpeverde a cercare il biondo. "No, non hai visto che occhiata cattiva mi ha lanciato prima? Non che lui abbia detto delle cose tanto carine sul mio conto,
eh! Almeno io ho provato a parlargli... lui non mi guarda nemmeno... a parte prima, ma per lanciarmi un'occhiata quindi non vale."
Alice abbracciò l'amica. "Vedrai che si sistemerà tutto. Dovete solo chiarirvi. Non mi dicevi le stesse cose anche tu quando litigavo con Al. Hai visto ora come andiamo d'amore e d'accordo?"
E come se avesse sentito il suo nome, Albus comparì dietro Alice e le diede un bacio sulla guancia. "Ciao... quanto mi odi da 1 a Avada Kedavra?"

"Sei intorno al Crucio in questo momento."
Albus fece spallucce. "Beh dai sono salvo allora." Le sorrise poi continuò. "Stasera non possiamo vederci, Ali."

"Perché?"

"La squadra vuole festeggiare la vittoria in Sala Comune quindi... ecco... tu sei della squadra avversaria... non so se ti divertiresti..."

"Ok."

"Ok?" Albus aveva la faccia stranita.

"Va bene. Tanto anche io stavo per dirti che stasera non potevamo vederci."

"Ah sì, e come mai?" Chiese curioso Albus.

"Io e Rose abbiamo da fare."

Albus guardò scettico le due ragazze. "Ma davvero? E scommetto che se ti chiedo cosa rimarrai di nuovo sul vago..."

"Già." Alice gli fece un sorrisone. "Ora se vuoi scusarci dobbiamo andare in Sala Comune. A dopo!" Gli diede un bacio, che lo lasciò un po' spiazzato, poi entrambe uscirono dalla Sala
Grande.

Alice non parlò per tutto il tragitto poi arrivate al settimo piano si girò verso Rose e disse "Stasera Rosellina mia abbiamo da fare. Dobbiamo intrufolarci dentro la Sala Comune di Serpeverde e vedere cosa fanno quei due."

"Alice! Ma ci riconosceranno subito." Da una parte non voleva andare... e se Scorpius si fosse subito consolato con qualcuna della sua Casa? E l'avesse già dimenticata? D'altra parte, se Al non stava nascondendo nulla perché non aveva invitato almeno Alice? La faccenda gli puzzava.

"Non se ci camuffiamo un po'. Vedrai Rosie, non si accorgeranno nemmeno che siamo lì."
Rose ponderò. Se le avessero scoperte, cosa si sarebbero inventate? Sarebbe stato palese che erano andate lì a spiare i loro ragazzi. Anzi, il ragazzo di Alice. Lei e Scorpius non stavano più insieme. La realizzazione della loro situazione la colpì allo stomaco. Ma le cose potevano sistemarsi, dovevano solo parlarsi, chiarirsi. La festa di quella sera sarebbe stata un'occasione perfetta.

Si girò verso Alice, rinvigorita da un nuovo obiettivo. "Dimmi il tuo piano."

***

"Questo sarebbe il tuo grandissimo piano?"

Alice guardò Rose che aveva la faccia mezza verde e mezza argento, una grande sciarpa di Serpeverde e un cappello con i campanelli.

Alice era uguale a lei. "Certo Rose! Sono già stata ad altre loro feste! Si conciano così i Serpeverde. Sono molto... patriottici verso la loro squadra."

"Non credo siano così patriottici."

"E allora tu cosa suggerisci?" Alice spazientita annullò l'incantesimo che aveva fatto su entrambe e tornarono ai loro colori normali.

"Chiediamo a Lily se può prendere il Mantello dell'Invisibilità e lo usiamo per intrufolarci nella Sala Comune Serpeverde, così potremmo osservare tutto senza farci notare."

Alice la guardò ammirata. "Perché non me lo hai detto subito!!!"

Passarono il pomeriggio a pianificare le mosse e soprattutto a decidere cosa mettersi e cosa dire a Scorpius. Alice aveva deciso che sarebbe rimasta sotto il Mantello tutto il tempo
perché voleva solo controllare Albus. Ancora non si fidava di lui al 100%, dopo quello che lui le aveva fatto passare nei mesi precedenti non si sentiva di poter contare sul ragazzo
completamente. Rose un po' la capiva ma andare a spiare Albus per vedere se faceva il bravo non le sembrava molto corretto.
Per l'ora di cena decisero di non scendere e iniziarono a prepararsi, Lily durante il pomeriggio aveva chiesto il Mantello dell'Invisibilità in prestito al fratello e lui era stato così gentile da darle anche la Mappa del Malandrino. "Questa però la tengo io. Serve a me e a Charlie."
Rose aveva deciso di non indagare oltre. Ora si trovava davanti allo specchio e si stava guardando. Alice l'aveva convinta a mettersi qualcosa di comodo perché avrebbero dovuto essere agili, così aveva optato per un paio di leggings neri, un maglione lungo verde smeraldo e una cintura in vita. Ai piedi degli stivaletti comodi. Sarebbe andato tutto bene, avrebbe fatto pace con Scorpius, si sarebbero chiesti scusa e tutto sarebbe tornato come prima.

"Sei pronta?" le chiese Alice.

"Prontissima." Si misero sotto il Mantello e uscirono dalla Sala Comune. Erano le 10:30 e la festa doveva iniziare alle 10, così erano riuscite a scoprire da Lily. Lei e Charlie però non ci sarebbero stati perché avevano deciso di passare in modo alternativo la serata.

Arrivarono ai Sotterranei e sentirono dei passi dietro di loro. Si girarono e videro Penelope e Anita avvicinarsi all'entrata della loro Sala Comune. Per un attimo Rose si dimenticò di
avere il mantello addosso e le salutò con la mano.

"Che diavolo fai, Rose?" le bisbigliò Alice indicando la mano che si muoveva e cercando di trattenere le risate.

Rose scoppiò a ridere un po' troppo forte perché Penelope e Anita si girarono di scatto verso di loro. "Hai sentito? Qualcuno si è messo a ridere."

"Sì, ho sentito anche io." Sfoderarono le bacchette e iniziarono ad avvicinarsi alle due ragazze che avevano iniziato ad indietreggiare.

"Qui si mette male." Disse Alice piano a Rose.
Fortunatamente però l'entrata della Sala Comune si aprì e le due ragazze decisero di entrare. Rose e Alice captarono della musica e delle risate. "E' ora di agire."

"Corri. Si sta per chiudere."

Le due ragazze corsero verso l'entrata ma qualcosa andò storto perché una forza le trascinò indietro e le sbatté contro il pavimento di pietra.

"Ma che succede?"

"Forse è un incantesimo di protezione per non far entrare gente delle altre case?"

"No."

Alice e Rose si girarono di scatto. Erano ancora sul pavimento e potevano vedere una figura scura che si stava approcciando.

"E' lui, Alice." Bisbigliò Rose. Aveva riconosciuto la voce metallica della sera di Halloween.

"So che siete sotto il Mantello dell'Invisibilità. Uscite e nessuno si farà male. Voglio solo parlare con Rose."

Alice uscì per prima e sguainò la bacchetta. "Non credo proprio." Lanciò un Pietrificus Totalus ma la persona riuscì a scansarlo.

"Cavolo. C'è mancato poco." Anche Rose uscì dal Mantello e andò vicino ad Alice.

"Rose, tu scappa a lui ci penso io."

"Non pensarci nemmeno."

"Ehi ragazze, sono qui solo per parlare con Rose. Datemi dieci minuti."

"No, sei solo un pazzoide."

"Questo, Alice Paciock, è offendere. Stupeficium!"

"Protego!" Urlò Alice.

"Rose vieni con me. Non mi hai ascoltato. Dovevi stare lontana da Scorpius e invece hai deciso di metterti insieme a lui. Ti rendi conto di quanto tu mi abbia spezzato il cuore? Darmi del
pazzoide poi! Io ti amo, tu sei mia e solo mia perché non vuoi capirlo?" La sua voce si stava mano a mano alzando e l'incantesimo che aveva usato per modificarla stava scomparendo.
Rose l'aveva già sentita quella voce. Ma chi era?

"Tu non stai bene." Commentò Alice. "Se ci fai andare, ti giuro che non diremo nulla a nessuno. Ma devi smetterla di importunare Rose. Lei non è innamorata di te. Lei ama Scorpius!"

"Sono bugie. Lei deve stare con me. Lei starà con me e non mi farò certo fermare da una pezzente come Alice Paciock."

"Ehi, bada a come parli."

Rose si mise davanti ad Alice. "Va bene, parliamo. Che devi dirmi?"

"In privato, mia Rose. Non davanti a lei." Indicò con la mano Alice e dal nulla comparvero delle corde intorno al collo della ragazza.
"Lasciala andare." Urlò Rose mentre cercava di allargare le corde. Ma erano troppo forti. Sembravano dotate di vita propria e per di più continuavano a stringersi.

"Solo se vieni con me."

"Rose non andare." Riuscì a dire Alice con voce strozzata.

"Prima lasciala."

"E tu prometti di venire con me?"

"Sì, te lo giuro."

Rose vide che il pazzoide mosse la bacchetta e le corde intorno al collo di Alice si sciolsero.

Rose si avvicinò alla persona misteriosa. Ancora non riusciva a vederlo in volto, aveva una specie di cappuccio nero che rendeva praticamente impossibile capire qualcosa. Più si
avvicinava più capiva di star facendo una cavolata. Si girò veloce verso Alice e vide che aveva di nuovo preso in mano la bacchetta e stava per lanciare un incantesimo contro la persona misteriosa. Ma era stata troppo lenta perché un fascio luminoso partì dalla bacchetta dell'avversario e la colpì in pieno petto. Alice aprì la bocca per urlare ma non ci riuscì perché il dolore era troppo grande. Nel giro di pochi secondi il suo corpo si riempì di tagli profondi e cadde a terra.

"Cosa le hai fatto?"

"Hai detto che saresti venuta con me, Rose. Seguimi prima che le faccia qualcosa di peggio."

Rose corse verso Alice ma non riuscì a raggiungerla perché qualcosa la trascinò indietro. Cercò di divincolarsi, di lottare, ma non ce la fece. L'ultima cosa che vide fu il sangue che impregnava il maglione bianco dell'amica.

Poi il nulla.

Il pazzoide si è palesato! O_O Avete qualche idea di chi possa essere? E cosa farà a Rose? E soprattutto come sta Alice?
Cosa ne pensate poi della rottura di Scorpius e Rose? :(
A breve posterò un nuovo capitolo!
Grazie a tuttiiiiii!!!!

Baci,
JJ

All Your Perfect ImperfectionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora