Capitolo 9.

7.3K 318 3
                                    

El molto lentamente sta entrando nel mondo di Steph, credo che potrebbe renderla felice con la sua semplicità e voglia di vivere; non ha mai conosciuto sentimenti come la famiglia perché la sua vera famiglia non è mai stata presente: i suoi hanno divorziato quando era solo una bambina e hanno sostituito l'amore di un padre e una madre con regali. El è una persona altruista, ma non si è mai fatta mancare nulla fin da bambina e nonostante tutto è sempre stata una ragazza forte; maschera il muro che i suoi le hanno quasi obbligato a costruirsi attorno con finti sorrisi felici. Credo di non aver mai visto El soffrire per davvero e ho sempre considerato questo suo lato un esempio. Immagino che ci voglia davvero un grande carattere per riuscire ad essere come lei.

Siamo fuori il locale che lei stessa ci ha indicato per questa serata all'insegna della spensieratezza, ma tutto non sembra essere molto raccomandabile qui: dall'insegna del locale, ai ragazzi seduti sulle loro moto con birre alla mano a schiamazzare ogni volta che una ragazza passa sotto i loro occhi. Titubanti cerchiamo di entrare senza farci notare troppo sperando di trovare la nostra amica non appena saremo dentro. Non sono mai entrata in posti del genere in tutta la mia vita, ma penso che questo periodo della mia vita sta iniziando ad essere una continua esperienza nuova dove tutto è sempre una prima volta. Riconosciamo immediatamente El: i suoi capelli biondi e la sua pelle chiara spiccano in mezzo a quei piercing e capelli colorati intorno a lei. Sembrerebbe così fuori luogo in apparenza, se non fosse così naturale nei più semplici gesti.

-Ragazze!- ci urla ondeggiando le braccia con un grosso sorriso bianco stampato in viso. Ci guardiamo attorno ancora un po' notando come tutto il contesto sia molto diverso dal nostro e le ragazze sedute al tavolo con El non sono da meno. -Ce l'avete fatta allora! dai prendete posto- El è una forza della natura, riesce sempre a catturare l'attenzione di tutti trascinandoli nel suo mondo fantastico. Non è nemmeno strano trovarla in una situazione del tutto nuova come questa visto che lei è sempre alla ricerca di nuove persone per potersi continuamente confrontare con loro. 

Sedendoci tra loro siamo ancora insicure se venire qui stasera sia stata una buona idea: osservo le ragazze sedute con noi passando in rassegna i loro visi ad una ad una. Mi rendo conto che in fondo le apparenze ingannano, sono ragazze come noi con solo qualche gusto eccentrico in più. Ma da quando frequento Harry ho imparato che non bisogna mai giudicare dalle apparenze, spesso sono quelle che ci traggono in inganno e finiamo per mescolarci a persone che in realtà, quando le conosci realmente, ti rendi conto essere completamente diverse da te.

Siamo quello che siamo per conseguenze; abbiamo vissuto plagiate dall'agiatezza che le nostre famiglie ci hanno sempre permesso di avere. Papà essendo direttore di banca che non ci ha mai detto di no, ci ha sempre permesso di vivere senza preoccuparci di soldi o altro. Ho capito, però, che le amicizie possiamo comunque deciderle da sole non siamo costrette ad adattarci, dobbiamo essere libere di scegliere chi frequentare perché essere se stessi è la cosa più importante che conta.

-Loro sono Sally, Megan e Molly- Dice El indicandole con un gesto della mano. –Loro sono Sam ed Abby-

-Piacere- Rispondiamo timide io e Sam.

-Allora ordiniamo da bere?-

Quelle sono le ultime parole famose prima che il nostro tavolo venga inondato da fiumi di alcool che non credevo sarei mai riuscita ad ingerire in vita mia; una continua scoperta di me stessa proseguendo lungo il corso della serata dove le prime apparenze vengono scacciate via tra risate e battute di ragazze accomunate tutte da un'unica voglia di vivere. Non ci sono più differenze tra noi o almeno nessuna le nota più.

Immancabilmente finisco per chiedermi se Harry questa sera sarà qui, mi giro attorno, osservo, cerco i suoi occhi o le sue labbra tra la gente nel locale. Sembra strano che per quanto sappia sia sbagliato, voglio comunque provare il brivido di stare con lui per toccarlo o semplicemente guardarlo negli occhi. Sono emozioni così contrastanti tra loro che faccio fatica a darvi una spiegazione.

DestinatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora