-Non voglio andare in camera sua- mi sembra quasi di avere le allucinazioni mentre El mi adagia in una morbida superficie. Mi basta solo guardarmi velocemente attorno per capire di non essere dove credevo. Non c'è nulla di lui o di noi qui dentro.-Stai tranquilla- sussurra al mio orecchio accarezzandomi alla schiena.
-El sto malissimo-
-Lo so tesoro, stai tranquilla. Andrà tutto bene- continua, ma è inutile. Non c'è nulla che possa farmi stare bene.
-Voglio andare a casa, ti prego portami a casa- la prego con quel filo di voce rimasto, ho ulrato talmente forte da sentire solo un bruciore in gola ogni volta che apro bocca.
-Adesso andiamo, avverto solo Steph-
Esce dalla stanza lasciandomi sola a contemplare il nulla. Si susseguono, una dopo l'altra, le scene appena vissute, le parole sentite. Non riesco a credere che tutto sia realmente accaduto. Mi sembra di vivere un sogno, un brutto incubo da cui vorrei solo svegliarmi.
Ma improvvisamente voci e urla iniziano a prendere campo nel silenzio dell'appartamento.
Sento Steph, ma non vuole ascoltarlo; tenta di bloccarlo, ma qualcosa viene urtato. El urla il nome di Steph. Ancora urla di Harry e poi di Steph. D'istinto mi precipito alla porta chiudendola a chiave, so che sta per arrivare qui da me e non ho nessuna intenzione di guardarlo o sentire le sue patetiche scuse.
Istanti dopo è dietro la porta della stanza di Steph, come avevo previsto. -Abby!- urla e sbatte contemporaneamente un pugno sulla porta. -Abby, cazzo, apri questa porta-
Non rispondendo porto le mani alle orecchie per non ascoltarlo, anche il suo della sua voce mi causa dolore.
-Abby se non apri questa porta sfondo tutto!- minaccia in tono duro.
-Hazza, va via!- Interviene nuovamente Steph.
-Vaffanculo Ste, mi deve parlare, le devo spiegare il perché lo abbia fatto.-
-Non l'avrei mai lasciata, giuro che io non l'avrai mai lasciata andare via da me- la sua voce trema, sembra stia piangendo.
-Dai la riaccompagniamo noi a casa, tu va via da qui-
-No!-
-Abby, apri la porta, ti prego!-
Un solo pugno e poi qualcosa sembrerebbe essersi rotto.
Scatto dal letto e corro ad aprire trovando Harry, con una mano che sanguina, accasciato a terra. È sconvolto, gli occhi arrossati e il labbro inferiore rotto.
-Harry!- sono disperata , provo a capire cosa sia successo esaminando immediatamente la sua mano, sperando che tutto sia a posto.
-Abby!- Con l'altra mano mi accarezza il viso, non potrò mai farci nulla ma tutte le volte che Harry mi toccherà mi sentirò incredibilmente in pace con me stessa. So quanto questo però sia sbagliato, così una volta constato che nessuno si sia fatto nulla di grave posso andare via. Per quanto per me sia importante ogni cosa che lo riguardi non potrò mai dimenticare cosa mi ha fatto. Scivolo lontana dalla sua mano mettendomi in piedi, senza forze.
-El, accompagnami a casa- sussurro.
-No- mi afferra il braccio tirandomi a se con veemenza.
-Hazza, lasciala andare- si intromette Steph afferrandogli il braccio, facendo in modo che mi lasci andare.
El mi accompagna avvolgendomi un braccio sulle spalle occupandosi di tenermi al sicuro, lontano da Harry.
-Abby, ti prego- Urla ancora.
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Destinati
FanfictionDue diverse anime per uno strano gioco del destino si incontrarono. Nessuno avrebbe mai immaginato che le vite di due persone potessero cambiare improvvisamente. Nemmeno i protagonisti.