Un Amore Nato Per Sbaglio {Andrea Migno}

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Pov's Andrea

Sono passate due settimane, io e Giulia stiamo sempre insieme.
Adesso con il motomondiale siamo fermi per un'altra settimana, anche se continuiamo a fare allenamenti nei circuiti più piccoli che ci sono in Italia.

Ora siamo all'Autodromo di Pomposa a Ferrara a fare allenamento con le moto da cross.
Giulia è seduta su una sedia col computer sulle gambe.

Mauro Sanchini sta facendo un video da mettere su Internet.

《Eddai Giulia sorridi.》sentii dire. Sicuramente era Mauro che implora Giulia a sorridere《Ragazzi ma che ha Giulia, non ride, non ha mangiato, non ha bevuto. Ora mi icavolo. Ma almeno parla?》aggiunse.

《Si parlo e non farmi incavolare che non è giornata.》disse chiudendo il computer riponendolo nella borsa.

《Che succede?》dissi avvicinandomi a lei che nel frattempo si era girata e aveva appoggiato le braccia sul tavolo.
Aveva un'espressione cupa.

《Matt mi ha mandato un messaggio stanotte e mi ha detto che ricomincerò pallavolo tra due anni.》disse, alzando la testa e guardando in un punto indefinito.

La giro in modo che i nostri sguardi si incontrino.
Noto solo ora che il suo viso è deluso. Le metto le mani sulle sue guance e la bacio con passione. Mi staccò senza fiato e faccio scontrare i nostri nasi.

《TI AMO!》dissi, lasciandogli un ultimo bacio sulle labbra, per poi ritornare all'allenamento.

...

L'allenamento è finito e ora stiamo ritornando tutti a casa.
Sono in macchina con Giulia, c'è un silenzio tombale, ma decido di irromperlo.

《Amore mio a casa per due settimane siamo soli, i miei genitori sono dovuti partire per non so cosa.》dissi mettendogli una mano sulla coscia.

《Ok. La casa è nostra, quindi casino totale.》disse rivelando un sorriso che non avevo mai visto.

Arrivati a casa, tiriamo giù le borse ed entrammo.
Ci diressimo in camera mia per appoggiare il borsone con dentro il computer e la roba di Giulia.

Pov' s Giulia

Appena appoggiai la borsa sulla scrivania, Andrea mi attira a se è comincia a lasciarmi una scia di baci sul collo.
Arriva alla clavicola dove lascia un succhiotto abbastanza evidente.
Mi sfila la maglietta, facendomi coricare sul letto.
Appena appoggiai la schiena sulle lenzuola fredde, rabbrividii.

Ci staccammo per riprendere fiato, gli sfilai la maglietta.
Ad entrambi sfugge un gemito, quando ci ritroviamo di nuovo pelle contro pelle.

《Sei sicura? Non voglio obbligarti a fare una cosa di cui potresti pentirti.》disse, guardandomi negli occhi.

《Sono sicura.》risposi baciandolo.

Finimmo per fare l'amore.

Ci coricammo abbracciati.

《Sei MIA.》disse sottolineando la parola mia《Posso farti una domanda? Ma rispondi sinceramente.》aggiunse appoggiando il gomito sul cuscino e la testa sulla mano.

《Dimmi.》risposi.

《A maggio al Mugello quando tu sei venuta da me, mi sono subito immaginato con te, e se non ci fossimo più rivisti cosa avresti fatto?》chiese, non mi sarei mai aspettata questa domanda.

《Sinceramente dopo quello che è successo dopo la gara, il nostro primo bacio, in questo momento ti starei cercando ovunque, io TI AMO e non smetterò mai di farlo.》risposi.

Lui sorrise e mi baciò, cominciò a lasciarmi baci umidi lungo la clavicola dove mi lascia un altro succhiotto.

Prendo il suo viso e comincio a baciarlo con foga. Gli lascio un succhiotto sul petto e un'altro sul collo.

Ci corichiamo e lui mette un braccio sotto il mio collo e l'altro che passava sul mio fianco destro, io invece appoggiai la testa sul suo petto e con la mano gli traccio cerchi immaginari sulla pancia.
Alla fine tra coccole e baci ci addormentiamo.