Capitolo 37

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"Cosa vuoi?"

"Un bacio, te l'ho già detto"

"Niko, è fuori discussione, non ti bacerò e adesso per favore lasciami sola" sentenzio e mi rigiro a guardare il panorama notturno, ma lui ignora la mia richiesta e continua a parlare.

"Perché mi tratti tanto male Charlie? Sono stato un cattivo fidanzato?"

"No Nikolas, sei stato il ragazzo ideale. Peccato che tu mi abbia mentito dal primo momento. Lo sai bene che se non ti fossi spacciato per un altro, io e te non ci saremmo mai messi insieme" sputo fuori la verità.

"Un altro Charlotte? Ha un nome e allora usalo. Non ti sembra familiare questa scena?" fa una pausa sperando che io mi volti ma preferisco continuare a dargli le spalle.

"Cosa ti ricorda? Serata in discoteca... tu che esci fuori a prendere un po' d'aria...non sei sola..." parla con voce viscida e lo sento avvicinarsi sempre di più fino a quando vedo le sue mani poggiarsi sul davanzale al quale sono appoggiata.

Il suo corpo aderisce dietro il mio e subito provo ad allontanarlo ottenendo l'effetto contrario, infatti Nikolas mi si struscia contro e prova a baciarmi il collo.

"Allontanati immediatamente"  gli ordino, ma lui resta dietro di me e mi sposta i capelli su un lato.

"Niko, ti ho detto di lasciarmi in pace, per favore vattene" lo imploro ma ormai ho capito che farà come gli pare, infatti comincia a baciarmi  la parte del collo dalla quale aveva spostato la mia chioma, facendomi rabbrividire anche più dell'aria gelida.

Resto immobile, incapace di reagire al suo contatto e probabilmente lui interpreta questa mia calma come un via libera, così mi si appiccica ancora di più addosso facendomi sentire la sua erezione contro il mio corpo.

"Charlotte mi manchi" mormora Nikolas senza mai smettere di baciare la pelle del mio collo e io vado in panico non sapendo proprio cosa fare.

"Fra noi è finita Niko, forse non avremmo neanche dovuto cominciare"  riesco a dire alla fine, ma lui non accetta la mia osservazione e mi obbliga a girarmi verso di lui.

"Come puoi dire così? Sei mesi di relazione non hanno significato niente per te?" urla ma poi si rilassa e mi abbraccia prendendomi per la vita.

"Non posso accettare di averti persa per sempre, non a causa di Christian, lui non può renderti felice, io invece si"  esclama esasperato.

"Lascia Chris fuori dalla questione" grido provando ad allontanarlo.

"Chris? Adesso lo chiami con il diminutivo? Dimmi la verità, scopate mentre i vostri genitori dormono?" sibila e mi afferra i glutei stringendo forte, attirandomi ancora più vicino a lui.

"Sei pazzo Nikolas, se non mi lasci andare giuro che mi metto ad urlare" sento la testa girare sia per l'alcool che per l'agitazione, mi sta venendo un attacco di panico.

"Sono pazzo? No, non credo affatto. Ho sempre visto come lo guardavi e come ti si illuminava lo sguardo quando mi raccontavi di tutti i dispetti che vi facevate, non mentire" parla inferocito senza staccarmi le mani di dosso "Pensavi a lui quando stavamo insieme, non è vero?"

"Niko ti prego, lasciami andare, hai bevuto troppo. Non ce l'ho con te, ma devi calmarti." provo a farlo ragionare.

"Un bacio, ti chiedo solo questo"

"Non se ne parla!" controbatto.

"Sono stato fin troppo gentile con te, poco fa ti ho vista baciare quel biondino e adesso vorresti negarmi un ultimo bacio?" senza darmi il tempo di reagire con una mano preme sulle mie guance e si fionda su di me infilandomi la lingua in bocca.
Provo a girarmi su un lato ma lui mi tiene ferma continuando a baciarmi contro la mia volontà. Non contento infila le mani sotto la mia gonna  e io non riesco a spingerlo via anche se ci sto mettendo tutta la mia forza, sembra indemoniato e mi fa davvero paura.

C+C. Truly. Madly. Deeply.Where stories live. Discover now