Mystery 3~The escape

10-Violet

Entro nella mia stanza, ignorando quel fastidioso pavimento scricchiolante: almeno, se siamo nella casa degli Atlantidei, potrebbero mettere un pavimento migliore.

Entro nella mia stanza, dove trovo Jena con le braccia conserte e con un piccolo broncio. A quanto pare è arrabbiata con me perché sa che le ho nascosto qualcosa di grosso, e ora devo spiegarglielo.

<<Dunque>> inizio, ripetendomi mentalmente che andrà tutto bene <<Ti concedo una domanda prima di iniziare>>.

<<Cosa sei?>> chiede con tono accusatorio <<O meglio. Chi sei?>>.

<<Sono sempre Violet>> rispondo a voce bassa <<Uguale a come lo sono stata per te. Vengo solo definita in un altro modo>>.

<<E come vieni definita?>>.

Faccio un ennesimo e ultimo respiro, poi guardo Jena dritta negli occhi. Le racconto tutto, cercando di rendere il discorso più chiaro possibile.

Quando concludo, lei mi guarda seria: <<Mi stai dicendo che tu hai poteri come respirare sott'acqua?>>.

<<No>> rispondo <<Quello l'aveva solo Aimee perché era incinta, noi non abbiamo poteri. Siamo persone comuni>>.

<<Che quando hanno un bambino non sono poi così comuni>> aggiunge pensierosa.

<<So che ti sembrerà assurdo, ma devi credermi...>>.

<<Ti credo>> mi interrompe <<Ho capito che non menti dal fatto che sei terrorizzata da una mia possibile brutta reazione>>.

Questa è stata una delle mie più grandi paure: rivelare la mia identità. Ho sempre pensato, come le prenderà quando scoprirà che non sono al cento per cento umana? Mi abbandonerà o mi abbraccierá come sempre sussurrandomi che andrà tutto bene?

<<Quindi niente polizia>> conclude <<Cosa facciamo?>>.

<<Eatan è già partito, in due ore dovrebbe arrivare ad Hauntown. Avviserà mio padre, nel frattempo gli altri stanno organizzando un piano>>.

<<Raggiungiamoli>> decide.

Andiamo in salotto, dove troviamo tutti seduti sul pavimento formando un cerchio. Al centro c'è un foglio con scritti i nostri nomi: <<Cos'avete deciso?>>.

<<È una cosa stupida da fare, ma l'unica soluzione per trovare più in fretta una via di fuga>> risponde Clary tesa.

<<Ci divideremo in coppie, cercando per l'isola una barca e Aimee>> termina Dylan.

<<Quali saranno le coppie?>> chiedo. Decido di tralasciare la parte "sperando di trovarla viva", non tirerebbe su il morale del gruppo.

<<Le coppie saranno composte come i compagni di stanza>> spiega Mary, scocciata <<Sam andrà da solo>>.

<<Tu sarai con Jena. Mary con Dylan, Clary con Laura e io sarò con Aimee una volta trovata>> spiega Sam.

<<Inizieremo ora a dividerci. Voi andrete in spiaggia>> ordina Laura <<Ci ritroviamo stanotte per dormire. Buona fortuna>>.

***

Cammino attentamente sulla spiaggia, cercando di non perdermi qualche indizio e di non far entrare la sabbia nelle scarpe.

Stiamo camminando da qualche minuto, ma sono già certa che sarà tutto inutile: non sono così stupidi da farci trovare indizi.

Questa volta vogliono ucciderci tutti, uno per uno, una volta per tutte.

<<Vedi qualcosa?>> chiede Jena.

Nego con il capo: <<No e non troveremo nulla>> mi blocco, incrociando le braccia <<È inutile. Non sappiamo nemmeno cosa cercare>>.

<<Sii positiva, non dobbiamo rinunciare dopo neanche dieci minuti>>.

Non capisco come questa ragazza sia sempre di buon umore: come fa a trovare il lato positivo di ogni cosa?

Continuiamo a percorrere la spiaggia, seguendo il mare, e come previsto non troviamo nulla.

<<Laggiù!>> esclama Jena, indicando un pezzo di legno in mezzo alla spiaggia. Come se fosse qualcosa di entusiasmante.

Lo prende in mano e lo gira, rivelando un foglietto quasi distrutto, ma ancora leggibile:

Sono riuscita a scappare. Mi uccideranno, rivoglio mio figlio Peter.

Quando mi porteranno via da qui e mi riporteranno da lui. Ma non riuscirò a riconoscerlo, probabilmente lo mangerò e gli strapperó la carne con i miei stessi denti.

Se qualcuno troverà questo, ditegli che gli voglio bene.

Lui ha superato il test.

<<Peter?>> chiede Jena.

<<È il bambino che ha trovato Aimee...>> mormoro <<Dobbiamo raggiungere gli altri, sta per tramontare il sole>>.

Annuisce: <<Hai ragione>>.