Non dubitare...io ci sarò

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Dubita che le stelle siano fuoco;dubita che il sole si muova;dubita che la verità sia mentitrice;ma non dubitare mai del mio amore.
William Shakespeare


 La sveglia suonò alle 6.30 preciso, facendo svegliare Naruto. Era domenica mattina ma dovevano lavorare comunque perché,come diceva il caro e vecchio Fugaku, le notizie dovevano girare sempre e comunque. Sbuffò portandosi le coperte alla testa e girandosi dal lato opposto. Aprì gli occhi solo dopo averli sfregati un pò e vide il corpo di Sasuke rannicchiato sotto le coperte che dormiva beatamente. Aveva il volto rilassato e la bocca leggermente aperta. Naruto aveva visto quel viso crescere, conosceva ogni piccolo dettaglio, ogni piccola imperfezione. Preso da un irrefrenabile impulso, spinse la punta del dito indice sulla punta del naso del moro. Accarezzò quella piccola cicatrice che gli ricordava troppo spesso quante sciocchezze avevano commesso insieme e rise quando si rese conto che il moro era ancora nel mondo dei sogni.C'era una cosa su Sasuke Uchiha che nessuno sapeva: solo lui ed Itachi. Non si svegliava mai, neanche sotto il suono più assordante. Era Itachi a svegliarlo ogni mattina, un'ora prima del suono della sua sveglia, con la speranza che il fratellino non facesse tardi. Quando lui scoprì il segreto venne minacciato per giorni affinché non dicesse nulla a nessuno. In fondo il perfetto e puntuale Sasuke aveva una reputazione da mandare avanti e il biondo non se la sentì affatto di fargli questo torto. Dopo l'ennesimo sbadiglio, Naruto decise di alzarsi dal letto e cominciare a svegliare il moro scuotendogli una spalla.

 -Sask'e svegliati.

-mmm, che ore sono?

-è tardi muoviti.
L'amico lo lasciò lì, ben sapendo che per il suo ritorno non si sarebbe ancora alzato. Prese i vestiti e si recò al bagno per farsi una doccia rilassante. Dopo venti minuti era ben vestito in cucina a mettere il caffè nelle due tazze, preparando sul tavolo anche i biscotti al cacao amaro che mangiava solo Sasuke. Risalito in stanza, come previsto, Sasuke era ancora a letto, sommerso dalle coperte e sfregava i piedi tra di loro per riscaldarsi. Gli si avvicinò lentamente scoprendogli la spalla sinistra e iniziando a baciarla dolcemente. Lo faceva sempre Naruto: non c'era altro modo per far alzare Sasuke più velocemente.

-Naruto sono sveglio.

-mmm,lo vedo.
Rispose senza fermarsi e spostandosi pian piano verso il collo.

-smettila, adesso mi alzo.

-quando ti alzi la smetto.
Sasuke sbuffò allontanandolo e alzandosi dal letto. Sbattè la porta del bagno per far intimorire Naruto,ma senza risultati. Infatti il biondo sorrise scuotendo la testa, urlando di aspettarlo giù per fare colazione.

-Devi smetterla di far comprare questi biscotti apposta per me.Entrò in cucina il moro, ben vestito e sistemato, annusando l'odore di caffè.

 -Io non dico nulla. È mia mamma che ormai li compra sempre. Per lei sei di famiglia, lo sai.
Naruto notò Sasuke arrossire leggermente sapendo quanto lo metteva in imbarazzo l'amore che sua madre provava per lui.

-Non voglio che si disturbi tanto.

-Ma figurati, e poi quando si parla di te mia madre non vede più nulla. Farebbe qualsiasi cosa per vederti felice.

-Già, è fantastica.

-Anche Mikoto lo è. L'altra volta mi ha mandato per Itachi i miei biscotti preferiti. Ha le mani magiche quella donna.

-Dobe, un giorno dovrai metterti a dieta se continui così.

-Un giorno che non è questo. Muoviamoci che facciamo tardi a lavoro.

#######

Fortunatamente la domenica lavoravano solo metà giornata e all'ora di pranzo tutti erano già liberi. Naruto era più contento che mai perché gli avevano appena annunciato che il giorno successivo avrebbe lasciato le fotocopiatrici e sarebbe diventato l'assistente personale di Sasuke.

Scrivo di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora