E contemporaneamente...

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Non vi è corazza più forte
di un cuore incontaminato.
William Shakespeare
 



Se c'era una cosa che Shisui aveva capito in quei giorni di festa, era che il tempo scorreva davvero troppo velocemente. Avrebbe voluto fare tante cose eppure non aveva fatto nulla. Aveva in programma di farsi una vacanza in quei posti esotici, col mare e la spiaggia, il sole che lo abbronzava e puro e sano relax; aveva in mente di passare dal barbiere e fare un pò di shopping; voleva passare un'intera notte in discoteca e ubriacarsi senza pensare al giorno dopo e infine desiderava tornare a lavoro pieno di vita e rinfacciare tutto a suo cugino Itachi. Il vero problema era che, non considerando il cugino, non sapeva a chi rivolgersi per condividere tutto questo. Aveva pensato  a suo cugino Sasuke o a Naruto ma sapeva avrebbero rifiutato all'istante per non stare l'uno senza l'altro. Ridicoli. Così i giorni erano passati inesorabilmente mentre lui se ne stava a letto a vedere serie tv e a mangiare. Era ingrassato sicuramente qualche chilo ma poco importava visto che li avrebbe persi dopo una settimana di lavoro. Si alzò dal letto riposato ed entrò in bagno per lavarsi. Osservandosi allo specchio notò la barba troppo lunga che gli dava almeno dieci anni di vita in più. Portò una mano a grattarsi il mento trovando quel mucchio di peli quasi soffice ma doveva sbarazarsene, non poteva permettersi di sembrare più vecchio di Itachi.   Stava giusto preparando la lametta e la schiuma per prepararsi quando sentì il cellullare squillare. Sbuffò, guardandosi qualche altro secondo allo specchio, e precipitandosi in camera per rispondere.

-pronto?
Mormorò con tono acido. 

-Shisui.                                                                                                                               Sentì chiamarsi da una voce burbera. A volte si confondeva fra i suoi due zii, ma era più che sicuro che zio Fugaku non avrebbe avuto motivo di chiamarlo a quell'ora della mattina.

-Zio Madara, che sorpresa. A cosa devo la tua chiamata?                                                                                        
Chiese ironico e per nulla perplesso. Sapeva che c'entrava qualcosa con l''articolo che sarebbe dovuto uscire quella mattina, da quanto ne sapeva.

-Ho da chiederti un favore.
Udì borbottare.

-Scommetto riguardi l'articolo.                                                                                                                                
Ribadì sorridendo cercando qualche frase per metterlo in imbarazzo.

-Niente affatto. Ho bisogno che mi riunisca la famiglia.                                                                                        
Sentì chiedere senza troppi giri di parole. Shisui rimase quasi male nel non aver intuito ciò che lo zio voleva ma si era incuriosito nel sentire quella richiesta. Sapeva che Madara odiasse le riunioni di famiglia, quindi capiva perchè non ne voleva richiedere una lui in persona. Ma, in ogni modo, era quello che stava facendo e pretendeva sapere perchè.

-Come mai? Hai qualche problema?                                                                                                                  
Domandò incerto mentre ritornava in bagno per prepararsi.

-No, nessuno, tu riunisci tutti e basta.

-Non fare il misterioso e il prepotente con me zietto. O mi dici la motivazione o non faccio proprio nulla.        
Protestò corrucciando gli occhi.

-Stai minacciando tuo zio idiota?

-Certo che no, è una sorta di patto. Tu chiedi e io faccio se tu mi dici la motivazione.  Semplice.

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