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Stiles's pov

Voglio che tutti lo sappiano , anche sua madre , per questo l'ho fatto.
E poi diciamocela tutta , mi mancava già quel contatto con le sue labbra
Il viaggio in macchina lo passo fischiettando le canzoni che passano per radio.
Arrivai a casa e quando aprì la porta trovai mio padre che mi aspettava.
S- papà mi hai fatto spaventare a morte.
Urlai mettendomi una mano sul cuore.
Noah- dobbiamo fare un bel discorsetto noi due.
Mi prende dall'orecchio e mi trascina in cucina , non curante dei miei lamenti di dolore.
Noah- punto uno
Fissa i suoi occhi nei miei.
- avevo detto giù le mani.
Spalanco gli occhi.
S- papà
Noah- Stiles
S- papà
Noah - Stiles
S- pa-
Noah- perché diavolo l'hai fatto ?
S- perché ci amiamo forse ?
Dico con tono abbastanza ovvio e la mia solita punta di sarcasmo.
Noah- sai che se lo scopre Natalie mi ammazza e ti ammazza. E la seconda la preferirei figliolo.
S- sta tranquillo papà...
Mi squadra e fa un'espressione interrogativa.
S- ci siamo baciati davanti a lei , lo sa già.
Mio padre spalanca gli occhi e non capisco che gli prende.
Noah- Stiles.
Si avvicina a me.
S- papà ?
Indietreggio.
Noah- Stiles.
Si avvicina ancora di più.
S- papà
Indietreggio e vado a sbattere contro la porta della cucina.
Cado a terra tenendomi la testa dolorante.
Impreco sottovoce.
Mio padre sorride vittorioso.
Noah- vado a lavoro figliolo.
Prende la giacca appoggiata alla sedia e mi da una pacca in testa.
S - ahi...

Mi rialzo sfregando la mano sul punto in cui mi sono fatto male.
Salgo in camera mia e respiro profondamente.
C'è il profumo della mia piccola Lyds.
Ricordo cosa abbiamo fatto poco fa su questo letto e sento la voglia di rifarlo.
Chiamo Lydia,  devo sentire la sua voce , mi manca , sarà difficile togliersi dai pensieri costanti quella ragazza dai capelli biondo fragola.
S- ei
L- ciao , è successo qualcosa
S- no , tranquilla
La sento sospirare dall'altra parte del cellulare.
L- e come mai mi hai chiamata ?
S- mi mancavi
So per certo che il suo viso si sta dipingendo di rosso.
L- anche tu mi manchi
Ora sono io quello con il viso in fiamme.
La sento sorridere , forse al pensiero del mio viso.
Sorrido anch'io.
S- sai che questa notte non riuscirò a dormire senza pensarti , vero ?
L- beh per me è la stessa cosa , se questo può rassicurati.
Qualche secondo di silenzio.
L- allora.... ciao , a domani.
S- a domani.
Chiude la chiamata.
- a domani amore mio.
Sussurro.
Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.
Prendo il mio pc e lo accendo.
Sorrido alla vista della foto che c'è come sfondo.
Io e Lydia.
Apro una delle numerose cartelle presenti sul mio desktop.
"Lydia"
Scrivo un nuovo "capitolo" di quello che può essere chiamato il mio diario segreto del percorso con Lydia.
Quando non ho nulla da fare rileggo quello che ho scritto.
Ripenso a quei momenti , guardo quelle foto , che spesso venivano scattate da Allison di nascosto.
Scrivo su questi giorni passati insieme , scrivo delle due volte che abbiamo fatto l'amore.
Quando finisco spengo il PC.

Tra una cosa e l'altra si fa ora di cena.
Mio padre è ancora al lavoro come al solito.
Mangio qualcosa di fretta e mi butto sotto la doccia.
L'acqua è calda e mi rilasso.
Dopo 10 minuti esco e mi asciugo.
Vado in camera mia e cerco la maglietta con cui dormo solitamente.
Trovo solo i pantaloni.
Non so dove sia quella maglietta.
Mi metto sotto le coperte e tento di prendere sonno.
Ma i pensieri sono troppi.
Troppi pensieri per una persona sola , però.
Lydia.
La sua immagine nuda , le sue labbra carnose , i capelli che ho accarezzato , i suoi sorrisi.
Mi giro e rigiro nel letto.
Niente da fare.
C'era solo una soluzione.
Prendo una maglietta.
Mi metto le scarpe e prendo anche la giacca , sapendo il clima che c'è fuori.
Esco dalla porta di casa e prendo la mia jeep.
Mi dirigo ad una meta precisa , che dista pochi minuti da casa mia.
Scendo dall'auto.
A piedi mi dirigo sotto una determinata finestra.
La sua camera è al piano superiore però.
Prendo dei sassolini e inizio a lanciarli sulla sua finestra.
Molte volte la manco completamente , altre volte fanno dei rumori molto forti sul vetro.
Mentre sto per riprendere un'altra manciata di sassolini sento qualcuno che mi chiama.
L- ma che diavolo ci fai qui ?
È sul ciglio della finestra.
Riesco a vedere solo il suo viso stanco.
Salgo dalle scale d'emergenza attaccate al muro.
L- sta attento.
Le scappa una risatina.
Arrivo sul balcone e con un balzo mi avvicino a lei.
L- ma buonasera mio Romeo.
Ride e io mi incanto a guardarla.
S- buonasera Giulietta.
La stringo a me e la bacio.
Dopo interminabili secondi ci stacchiamo.
L- che ci fai qui ?
Ripete sorridendo.
S- mi mancavi,  ma ora con questo bacio posso andare a dormire tranquillo.
Sorride di nuovo e la guardo.
S- ecco dov'era la mia maglietta.
Indossa la mia maglietta e dei pantaloncini corti.
Inarco un sopracciglio.
L- che c'è ? Anche tu mi saresti mancato se no.
Mi metto a ridere.
L- shhh,  sveglierai tutti !
Non smetto di ridere.
L- shhh
Per zittirmi prende il mio viso e mi bacia.
Immediatamente ricambio e la sento sorridere sotto le mie labbra.
L- ora fila a nanna.
Sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca.
Sbuffo e la saluto.
Scendo da quelle scale e le auguro la buona notte.

Risalgo in macchina e mi dirigo a casa.
Entro dalla porta d'ingresso e mi dirigo subito in camera.
Mi ristendo sul letto.
Con un sorriso sulle labbra e il suo profumo addosso , mi addormento.
Avevo proprio bisogno di lei per farlo.

Mi sono innamorata di lui~StydiaWhere stories live. Discover now