Broken

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Questo capitolo potrebbe essere un po' triste, ma poco davvero
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L'ambulanza arriva poco dopo, accompagnata dalla polizia. Megan raggiunge il luogo dell'incidente per prima con il cuore a mille, sente di poter crollare da un momento all'altro, vedere la sua migliore amica mentre viene caricata su una barella e priva di sensi è come perdere una parte di se stessa, si sente semplicemente morire. Quando Jack viene caricato sulla barella e portato all'interno dell'ambulanza sembra essere privo di sensi, il suo battito è irregolare ed il suo corpo ricoperto di sangue e ferite "Jack"grida JJ avvicinandosi a lui, uno dei poliziotti presenti sulla scena lo blocca "Dove vai ragazzo?" "Devo vedere il mio amico, sta male ha bisogno di me"risponde lui nel tentativo di sorpassarlo "Io vado con Abby"dice Megan prima di salire nell'ambulanza con Abby, priva di conoscenza "Io con Nash, ci vediamo in ospedale"dice Cameron correndo dall'altra parte della strada in preda al panico, vorrebbe mostrarsi forte in una situazione simile ma si sente tutt'altro che forte, non può neanche immaginare cosa significhi perdere uno dei suoi migliori amici. "Megan"dice Abby ad occhi socchiusi "Abby"risponde lei stringendo la sua mano sempre più forte, mentre cerca di reprimere le lacrime "Ho paura"dice Abby con voce tremante "Andrà tutto bene, ci sono io con te" Megan tenta di non soffermarsi sulle sirene dell'ambulanza in cui si trova, si concentra sullo sguardo spento della sua amica, pallida in volto. In questo momento vuole trasmetterle sicurezza ed è per questo che si mostra positiva, a differenza delle altre volte. Arrivati in ospedale Nash e Jack vengono portati in sala operatoria, mentre Abby in riabilitazione, tra i tre è stata di sicuro la più fortunata. "Cameron, dimmi che andrà tutto bene, dimmi che staranno bene"dice Megan senza smettere di tremare, le sue gambe non riescono più a reggere il suo peso "Io non lo so"risponde lui altrettanto agitato "Non lo sai? Invece dovresti saperlo perché tu sai sempre tutto, Cameron ti prego dimmi che andrà tutto bene" Megan lo guarda sempre più disperata sotto gli occhi di JJ che non osa dire una parola "Non so tutto, e forse dovresti calmarti visto che ti osservano tutti" "No che non mi calmo, tre delle persone più importanti della mia vita sono in un letto d'ospedale a lottare per la loro sopravvivenza, non posso calmarmi, non posso"dice lei camminando avanti e indietro per la stanza "Ragazzi il dottore, è arrivato"dice JJ allarmato "Voi siete qui per i tre ragazzi che hanno avuto l'incidente questa sera giusto?"Chiede un'dottore dall'aspetto giovane avvicinandosi a loro "Sì siamo noi"risponde Cameron nel modo più calmo possibile "Come stanno? Si sono ripresi vero?"Chiede subito Megan, il dottore prende un respiro profondo prima di parlare "La ragazza si è ripresa quasi subito, adesso è completamente cosciente ma avrà bisogno di alcuni giorni per riprendersi" "E i ragazzi?"dice JJ impaziente di avere una risposta "I ragazzi, uno di loro è ancora in sala operatoria ma ha il 99% di possibilità di farcela...mentre l'altro purtroppo non ce l'ha fatta, l'abbiamo perso poco dopo averlo portato qui" qualcosa all'interno del cuore di Megan si spezza dopo aver sentito quelle parole, che per un'attimo non le sembrano vere "Cosa?"riesce solo a dire prima di perdere ogni singola speranza che le era rimasta fino a poco prima "Chi?"dice invece JJ con altrettanto tono "Jack Gilinsky, abbiamo già contattato la sua famiglia arriverà presto, mi dispiace tanto"dice il dottore senza mostrare alcun segno di tristezza sul suo volto, Megan stringe il braccio di Cameron quando sente che le sue gambe non sono più in grado di mantenerla in piedi "Jack, no"dice poi con voce debole, quasi inesistente "Non è possibile, ci deve essere qualcosa da fare per salvarlo, dovete salvarlo"grida JJ guardando il dottore di fronte a loro, Cameron invece non dice niente, il suo sguardo parla per lui "Abbiamo provato tutto, purtroppo il suo caso era troppo grave, il trauma cranico era troppo grande per poterlo salvare" "Abbiamo capito, ci lasci soli"dice Cameron interrompendolo prima di sentire altro "Certo" il dottore si allontana da loro mantenendo la sua cartella clinica tra le mani "Lui non può essere morto, non può essere vero questo deve essere un'incubo"dice JJ con le lacrime agli occhi, che sembrano non voler smettere di bagnare il suo viso. Megan appoggia la testa contro il petto di Cameron singhiozzando e lasciando che alcune lacrime scendano dai suoi occhi, lui la stringe subito senza dire niente, con la paura che qualsiasi cosa dirà finirà per peggiorare la situazione, anche se l'idea di distruggere qualsiasi cosa gli capiti a tiro continua a sfiorare la sua mente. Karl è seduto accanto ad Abby, la osserva mentre è sdraiata sul letto d'ospedale con un camice che non avrebbe mai indossato neanche sotto tortura, si risveglia poco dopo "Papà, cos'è successo?"Chiede lei assonnata "Ciao Abby, ho avuto tanta paura di perderti"dice lui guardandola con tristezza "Ho avuto un'incidente vero? Non ricordo molto, stavo litigando con Nash e poi...oh mio dio Nash e Jack, come stanno? Dimmi che stanno bene"risponde Abby agitandosi nel letto "Abby calma, il dottore ha detto che non devi agitarti" "Non sono agitata, sono spaventata. Ho paura perché non so cosa sia accaduto a mio fratello e a mio cugino, quindi dimmelo per favore prima che impazzisca"dice Abby guardando suo padre con disperazione, Karl abbassa lo sguardo per alcuni istanti poi lo rialza verso di lei "Nash sta bene" "Ah meno male, dal tuo sguardo pensavo gli fosse successo qualcosa di terribile. Jack invece come sta? Anche lui si è ripreso?" questa volta Karl non risponde, una lacrima minaccia di scendere lungo il suo viso da un momento all'altro "Papà, non vorrai dirmi che..." Abby si interrompe da sola "Mi dispiace, mi dispiace tanto"dice Karl "Jack, è tutta colpa mia"inizia Abby trattenendo le lacrime "È tutta colpa mia"ripete ancora dopo aver iniziato a piangere "Non è colpa tua, vieni qui" Karl la stringe in un'abbraccio, mentre delle grida disperate escono dalle labbra di Abby, che continua a piangere ininterrottamente "Perché, perché"grida Abby aumentando la presa su suo padre "Shhh"dice lui accarezzando la sua schiena, nel tentativo di tranquillizzarla, ma ogni tentativo ormai è inutile. Nella sala d'aspetto regna il silenzio, si riescono a sentire solo i singhiozzi di JJ che continua a litigare con la macchinetta delle bevande "Ti ho portato da mangiare, una barretta al cioccolato"dice Cameron rivolgendosi a Megan, seduta su una sedia ed avvolta nei suoi pensieri, che in questo momento sono tutt'altro che felici "Grazie, ma non ho fame"risponde lei con lo sguardo rivolto verso il vuoto "Immaginavo, in realtà l'ho presa per me volevo solo fare il carino"dice Cameron prima di sedersi accanto a lei. Ancora una volta il silenzio cala "Come fai a non essere minimamente scosso, come fai a non sentirti anche solo per un secondo triste o arrabbiato"dice Megan senza guardarlo, ancora presa a fissare un punto indefinito della stanza "Cosa ti dice che non lo sono?"risponde lui con tono neutro "Non hai neanche pianto, io mi sento così...non lo so nemmeno io, vorrei gridare ma non ci riesco. Vorrei tornare indietro ma non posso. Vorrei non provare questa orribile sensazione proprio nel mio cuore ma non ce la faccio" Cameron ascolta ogni sua parola con sofferenza, prova esattamente le sue stesse cose ma preferisce non dirlo pur di non mostrarsi debole "Ci riuscirai un giorno, non soffrirai per sempre" "Come fai a saperlo?" "Lo so e basta" Megan non ribatte, si asciuga alcune lacrime dal volto ed appoggia la testa contro la spalla di Cameron "Rimaniamo qui, voglio restare qui"dice poi sussurrando "Okay"risponde Cameron posando la sua mano su quella di lei, prima di intrecciare le loro dita "Grazie"dice Megan senza alzare il tono della voce, ancora una volta sente il suo cuore stringersi su se stesso. Il funerale viene organizzato la settimana dopo, così che Nash potesse presentarsi visto che ha dovuto passare l'intera settimana in ospedale per guarire completamente. L'intera scuola compresi i genitori di Jack si presentano, sentendosi in colpa ad averlo abbandonato per due lunghi anni a causa del loro lavoro. Megan si guarda allo specchio mentre cerca di indossare gli orecchini che Jack le ha regalato a Natale, anche se non le sono piaciuti affatto è convinta che indossandoli superare questo momento sarà più facile "Megan dobbiamo andare, in spiaggia ci aspettano tutti"dice JJ presentandosi alla sua porta "Sono quasi pronta"risponde lei osservando il suo riflesso nello specchio, per un attimo le sembra di vedere Jack alle sue spalle mentre le sorride come era solito fare "Ascolta, so che per te è difficile accettarlo, lo é anche per me ma sei sicura che indossare quegli orecchini ti aiuterà?"Le chiede JJ preoccupato "Non preoccuparti di questo, io sto bene"risponde Megan voltandosi verso di lui "Okay ti credo, allora andiamo o faremo tardi"dice lui uscendo dalla stanza, prende un respiro profondo e lo segue sempre meno convinta di stare bene. Megan raggiunge Abby già seduta in spiaggia, per la prima volta nella sua vita la vede vestita di nero, probabilmente se fosse stata in un contesto diverso avrebbe riso nel vederla così a disagio "Megan, sei arrivata"la saluta lei poco entusiasta, Megan si limita a sorridere falsamente e sedersi accanto a lei. Cameron è seduto poco lontano da loro, accanto a Nash che mantiene lo sguardo basso, rivolto alla sabbia. "Grazie a tutti per essere qui oggi, per Jack sarebbe stato molto importante sapere che tutte queste persone tengono a lui."Dice Katherine la madre di Jack guardando tutti i presenti in spiaggia. Madison è seduta accanto a Bella ed Ariana e non proferisce parola, è troppo scossa per poter dire qualsiasi cosa, ed il suo volto è completamente bagnato dalle lacrime. "Per prima cosa vorrei dire che Jack non meritava una fine tanto tragica, non meritava di essere strappato alla vita da così giovane. Era un ragazzo intelligente e dolce, che credeva nei valori dell'amicizia e della famiglia. Nessuno poteva dirgli cosa fare e cosa non, era determinato e forte, probabilmente molto più di me"continua lei con voce tremante "E ogni giorno ripenserò a quanto sono stata una pessima madre per lui, adesso che non è più qui me ne rendo conto. Se solo fossi stata più presente nella sua vita magari oggi lui sarebbe ancora vivo, in un'altra città forse. Ma non possiamo rimediare ai nostri errori senza pagarne le conseguenze, questa è la vita e devi accettarla così com'è" il discorso viene ascoltato da tutti con attenzione, perfino Bella sembra stia per commuoversi nel vedere la sua migliore amica così triste. "E adesso, vorrei sentire cosa hanno da dire anche i suoi amici. Per favore Megan puoi venire qui a parlare" tutti gli sguardi vengono puntati su Megan che si guarda intorno confusa "Io, sì certo"risponde alzandosi dalla sedia, inizia a camminare sotto lo sguardo delle persone intorno a lei. Dopo alcuni passi tra la gente le sembra di intravedere Jack, che la guarda con sguardo perso, un brivido attraversa il suo intero corpo fermandosi all'altezza del cuore "No"grida prima di correre via spaventata "Megan"dice Abby alzandosi in piedi senza seguirla, a differenza di Cameron che non aspetta molto a farlo. "Megan fermati"dice lui bloccandola dal braccio e voltandola verso di lui, dal suo sguardo traspare solo rabbia "Perché devo essere io a parlare? Cosa vogliono che dica su Jack? Che era una brava persona? Che era mio amico e che per me era importante? Non serve che io lo dica perché lo sappiamo già tutti"dice Megan con tono duro "Lo so lo so, ma scappare non servirà a niente"risponde Cameron "Non sto scappando, sto solo evitando di piangere davanti a tutte quelle persone" "È la stessa cosa, se stai male devi sfogarti, se continuerai a tenerti tutto dentro finirai per stare peggio"prova a farla ragionare Cameron "Starò peggio comunque Cameron, il mio migliore amico è morto ed io non ero lì con lui per aiutarlo, l'ultima volta in cui l'ho visto gli ho detto di non volere il suo aiuto e l'ho trattato male, come pensi che possano andare meglio le cose?" "Possono perché tu non sei sola, hai me ed Abby stiamo tutti soffrendo, insieme riusciremo a superarlo" "No invece, non riuscirò mai a superarlo perché fa troppo male. È troppo doloroso ripensare a lui e a come sono stata cattiva nei suoi confronti, è troppo difficile andare avanti senza soffrire, e sono convinta che più il tempo passerà e più starò male, e forse me lo merito anche" Cameron afferra entrambi i suoi polsi e la guarda negli occhi con un'espressione seria in volto "Guardami Megan" "No no no" Megan scuote la testa mordendosi il labbro pur di non piangere "Io sono con te, e non permetterò per niente al mondo che tu stia male, chiaro?"dice Cameron una volta ottenuta l'attenzione di Megan "Te lo prometto"aggiunge guardandola con sempre più intensità, lei annuisce singhiozzando ed incomincia a riprendere fiato, sotto lo sguardo protettivo di Cameron.

Ho provato ad odiarti ma ho finito con l'amarti||Cameron DallasWhere stories live. Discover now