Addio concorso

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Megan non aspetta molto a correre via dal bagno così velocemente da cadere, per fortuna riesce a mantenersi in piedi e continua a correre lungo il corridoio. Non pensava che dopo tutto ciò che le è capitato avrebbe anche dovuto avere a che fare con uno stalker. Il fiato incomincia a mancarle e si rende conto di essere ancora sola, tutti gli studenti sono nelle varie aule scolastiche a quest'ora, e adesso si chiede per quale motivo non ci sia anche anche lei. Gira verso l'altro lato del corridoio scontrandosi con qualcuno, l'impatto è così forte che si trova costretta ad aggrapparsi al braccio del ragazzo di fronte a lei pur di non cadere
"Shawn"dice lei ancora agitata, Shawn la guarda attentamente e si piega a raccogliere il suo cellulare da terra
"Megan, ti senti bene?"le chiede preoccupato, nel vederla così sconvolta
"Io...aspetta perché non sei a lezione?"
"Devo andare in bagno, e tu? Sembri sconvolta" Megan nota il cellulare tra le sue mani e viene sommersa da una miriade di pensieri, questa situazione è fin troppo strana per lei
"Sei stato tu"dice strappandogli il cellulare dalle mani con forza
"Ferma, che fai" Megan controlla gli ultimi messaggi inviati da Shawn e come pensava trova esattamente lo stesso che ha ricevuto poco prima
"Come ti è saltato in mente di farmi una cosa simile"grida Megan in preda alla rabbia
"Di che parli"
"Fai anche l'innocente, potrei denunciarti per questa merda" Megan gli mostra il messaggio, Shawn lo guarda con confusione
"Non sono stato io, lo giuro..."
"Risparmiati le scuse per la polizia"dice lei ridandogli il telefono e voltandosi per andare via, Shawn la blocca afferrandola dal polso
"Lasciami andare o mi metto a gridare"
"Non ho mai visto quel messaggio prima, qualcuno deve avermi hackerato il cellulare"
"Ti ho detto lasciami andare"grida Megan liberandosi dalla sua presa, sentendo le grida alcuni studenti compresi i professori escono dalle classi, a controllare cosa stia accadendo
"Devi credermi, perché avrei dovuto mandarti un messaggio simile?"
"Forse perché sei folle"risponde Megan indietreggiando di alcuni passi
"Cosa succede qui, perché non siete in classe voi due"dice il professor Ramirez intromettendosi
"Shawn mi ha molestata verbalmente, è tutto sul suo cellulare, controllate"dice Megan incrociando le braccia al petto
"No dovete credermi, io non c'entro niente"
"Mostrami il cellulare Mendes"dice Ramirez con tono severo
"Questo è assurdo"
"Sbrigati o sarò costretto a sequestrarlo" Shawn passa maldestramente il cellulare al professore e rivolge uno sguardo infuriato a Megan, che non proferisce parola
"Ti vedo, molto inquietante devo dire...mandato verso le undici e trenta del mattino cioè orario scolastico, hai infranto le regole Mendes"
"Possiamo soffermarci sul fatto che è inquietante"dice Megan disperata
"Non l'ho mandato io"
"Strano perché a me sembra che questo cellulare appartenga a te, forza vieni in presidenza"
"È ingiusto"dice Shawn mentre Ramirez lo trascina verso l'ufficio del preside Smith
"E voi tornare in classe"grida il professore ottenendo la reazione desiderata, infatti tutti gli studenti ritornano alle proprie aule, tutti tranne Megan
"Ah"lei sospira e si appoggia con la schiena al muro, chiude gli occhi e tenta di riprendere la calma che ormai sembra averla abbandonata completamente, non riesce a spiegarsi per quale motivo Shawn le abbia fatto uno scherzo così stupido, forse perché lei non ha ricambiato i suoi sentimenti. Una mano si posa sulla sua spalla pochi secondi dopo, sobbalza d'istinto ed apre gli occhi spaventata
"Calma, sono io"dice Cameron con tono tranquillo
"Cameron, mi hai spaventata a morte, cosa ci fai qui?"
"Ti ho sentita gridare e sono uscito di nascosto dalla classe, che è successo?"
"Ho scoperto chi era a mandarmi quei messaggi"
"Davvero, chi?"
"Tuo cugino Shawn, non immaginavo fosse anche più fuori di testa di te" Cameron assume un'espressione incredula
"Shawn? Ne sei proprio sicura? Non è il tipo, e te lo dice uno che lo conosce bene"
"Ne sono sicura, ho trovato questo messaggio sul suo cellulare" Megan mostra il messaggio a Cameron
"Io lo uccido a quel foglio di puttana"dice lui stringendo un pugno con rabbia
"Mi dispiace Megan, avrà ciò che si merita vedrai...sta volta lo prendo a pugni sul serio"
"Ci penserà la polizia a lui"
"Vieni qui"dice Cameron attirandola a se e stringendola contro il suo petto, Megan respira il suo profumo così delicato e socchiude gli occhi, tutto questo stress non le farà di certo bene, e Cameron riesce a mantenerla con i piedi per terra, per quanto sia possibile
"Puoi contare su di me, lo sai vero? Se vuoi che prenda a calci Shawn basta chiederlo, ed io lo farò per te"
"No, se c'è qualcuno che deve prenderlo a calci quel qualcuno sono io" Cameron sorride e passa una mano tra i capelli di Megan, poi il suo sorriso si trasforma in una smorfia, che esprime preoccupazione ma soprattutto rabbia.
"Quel preside Smith è fuori di testa, come può pensare che il mio piccolo Shawny sia un molestatore"dice Gina disperata, Shawn è seduto a tavola con Cameron che non aspetta altro che rimanere da solo con lui, per picchiarlo
"È colpa di Megan, mi ha accusato ingiustamente"
"Io invece penso che tu abbia perso la testa quando lei ti ha respinto, ed hai iniziato a molestarla così da ottenere la sua attenzione"dice Cameron sicuro
"Cazzate, non mi piace davvero la tua ragazza volevo solo farti un dispetto"
"Tu sei l'unico a dire cazzate qui, sei fortunato che ci sia mia madre o ti avrei già aggredito"
"Cameron, fila in camera tua e lasciami da sola con Shawn, ora" Cameron non osa ribattere, si dirige verso la sua Cameron ed ignora le occhiate tristi di Shawn.
Megan osserva lo schermo del suo cellulare ancora scossa da ciò che è successo questa mattina, inizialmente era convinta che fosse Shawn il suo stalker, ma più ci pensa e più le sembra impossibile, Shawn non ha l'aria di essere uno psicopatico ma è semplicemente molto fastidioso. Decide quindi di chiamare Abby per distrarsi, e parlare del concorso
"Hai pensato a cosa fare durante la tua esibizione, canterai o ballerai?"
"Non ci ho pensato ancora, pensavo di ballare"
"Bene, basta pensare a Shawn ed inizia a concentrarti sulle prove, devi essere perfetta"
"Lo sarò" Megan viene interrotta quando qualcuno bussa alla porta
"Scusa Abby, devo andare"
"Okay, ti chiamo dopo sorella" Abby chiude la chiamata mentre Megan sorride leggermente
"Posso entrare"dice Cameron bussando ancora
"Ah, Cameron sei tu" Megan si alza dal letto e va ad aprire, ritrovandoselo davanti, indossa dei jeans neri ed una felpa grigia con lo stemma della scuola
"Ciao, ti disturbo?"
"No, sono contenta di vederti" Cameron sorride ed entra in camera, guardandosi intorno
"Dovevo scappare da casa, mia madre è dalla parte di Shawn e non capisco perché, sono io suo figlio dovrebbe dare ragione a me"dice lui appoggiandosi contro la scrivania di Megan
"Almeno tua madre ti considera, la mia è a Los Angeles e l'ultima volta che l'ho vista non si è accorta neanche dei miei capelli rosa"
"Io adoro i tuoi capelli rosa"risponde Cameron rivolgendole un dolce sorriso
"Anche io"dice lei ricambiando il suo sguardo, poi si avvicina a Cameron ed avvolge le braccia intorno al suo collo, ritrovandosi con le labbra a pochi centimetri dalle sue
"Vedo che ti sei già ripresa dallo shock"
"Ci sono abituata agli shock, sono solo contenta di avere te al mio fianco" Megan si sorprende delle sue stesse parole, invece Cameron sospira intensamente contro le sue labbra
"Megan, io credo di..." Cameron viene interrotto dalla porta della camera che viene aperta di colpo
"Ci sono visite per te"dice JJ rivolgendosi a Megan, con una voce quasi acuta
"Oh, e chi?"dice Megan allontanandosi da Cameron, che sbuffa annoiato
"Vedi con i tuoi occhi"
"Okay, torno subito"dice lei prima di correre via e lasciarli da soli
"Bel tempismo"dice Cameron irritato
"Oh ciao Cameron, non ti avevo visto"risponde JJ sorridendogli, Cameron si lascia cadere sul letto disperato e si porta le mani sul volto, era pronto a rivelare i suoi veri sentimenti a Megan e JJ come sempre ha rovinato tutto ancora una volta.
Megan scende in salotto e cammina verso la porta d'ingresso, dove Bella l'aspetta impaziente
"Ce ne hai messo di tempo"dice Bella
"Bella, che vuoi da me?"
"Sei sempre molto gentile tu eh"
"Lo so, che vuoi allora?"
"Voglio che ti ritiri dal concorso, così sarò l'unica concorrente in grado di vincere"
"Stai per caso dicendo che io sarei in grado di vincere?"
"Non ho detto questo"
"Invece hai detto proprio così"
"Zitta troia, ritira la partecipazione o finirà molto male"dice Bella con aria minacciosa
"Puoi scordartelo, non mi ritirerò solo perché tu hai paura di perdere" Megan sta per chiudere la porta ma Bella la blocca
"Non voglio arrivare a tanto Megan, fai come ti dico e chiudiamola qui" Megan sbuffa
"L'unica cosa che voglio chiudere adesso è la porta, quindi potresti cortesemente levarti di mezzo"
"L'hai voluto tu Megan"dice Bella prima di afferrarla dal braccio e spingerla fuori casa, con una forza tale da farle perdere l'equilibrio e cadere a terra, rotolando giù dalle scale che portano al portico
"Sei impazzita"dice Megan toccandosi la caviglia dolorante
"Ops, non volevo...Scusa mi chiamano al cellulare, devo andare"dice Bella scappando via, come se non fosse accaduto niente
"JJ"grida Megan mentre tenta di rialzarsi zoppicando
"Megan, che succede?"dice suo fratello correndo fuori, accompagnato da Cameron
"Bella mi ha spinta a terra, mi sono fatta male ad una caviglia"risponde lei appoggiandosi a Cameron, che la aiuta subito ad alzarsi
"Bella? Che cosa voleva da te"chiede Cameron
"È per il concorso, vuole eliminarmi"
"A quanto pare ci è riuscita"dice JJ, sia Megan che Cameron lo fulminano con lo sguardo
"Voglio dire, adesso vado da lei e glie ne dico quattro, anzi venti...nessuno può fare del male alla mia sorellina"si corregge lui arrabbiato
"Grazie mille"dice Megan disperatamente
"Devo controllarti la caviglia, vieni dentro"dice Cameron portandola verso il salotto, stando attento a non farla cadere.

Ho provato ad odiarti ma ho finito con l'amarti||Cameron DallasWhere stories live. Discover now