XVIII

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In fin dei conti, lo sapevo che mi tradiva.
Sapevo già tutto.
Solo che non sapevo ammetterlo.
Non sapevo, non volevo.
Non volevo distruggere tutto quello che si era creato tra di noi, distruggere la nostra vita insieme.
Non volevo.
Sentii rumori al piano di sotto, e poi silenzio.
Ero sola.
Mi ricordai delle sue uscite improvvise, del fatto che tornava sempre tardi a casa.
Ma perchè?
Presa dal panico iniziai a digitare numeri a caso, finché, davanti a me, il vuoto.

KYLE
Era bellissima, mentre dormiva.
Mi aveva chiamato ma non sentivo nulla, così, preoccupato, mi sono precipitato da lei.
La porta era socchiusa: il salone era a soqquadro, con le sedie a terra, i bicchieri rotti, la televisione accesa.
Era successo qualcosa, aveva raccontato di noi a Paul?
Salii al piano di sopra, ed entrai piano nella sua stanza, per paura di svegliarla.
Il cellulare era a terra.
Il suo braccio destro ricadeva fuori dal letto, una ciocca abbondante di capelli le sfiorava la guancia, rossa.
Era bellissima, mentre dormiva.

AFIRE LOVEWhere stories live. Discover now