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Il pomeriggio passa lentamente. Fisica, Biologia, Scienze, Matematica e Chimica sono le materie che studio durante quest'ultimo. La sera mi chiama Maria.

«Ehi Michi!» Mi si rompe un timpano. Ugh. «Maria! Tutto bene?» «Eh si, per il momento si, ma per domani...ecco, anch'io devo venire alla festa, ma non so assolutamente che mettere!»mi dice e mi sembra davvero disperata. «Ah, io penso che indosserò un vestito nero che non indosso da tempo e un giubbino di pelle...» «Che ne dici di un vestito rosso e un golfino?!» «Si, mi piace!» le dico.

«E come scarpe?» chiede. «Beh, qualunque...un paio di scarpe nere vanno bene secondo me.» «Okay, allora ci vediamo domani...ah aspetta! Ultima cosa!! Non ti credo riguardo a quel ragazzo...» La sento ridere. «Oh dai Maria! Ti dico tutto domani, ciao ciao.» Stacco e chiudo i libri, già stanca di studiare.

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Mi spingo tra i corpi sudati con il cellulare in mano. Laura mi ha inviato un messaggio dicendomi di salire al piano di sopra per incontrarci. Mentre salgo le scale, sbuffando per quanto non sono atletica, vedo Herman scendere. «Hey.» mi sorride. «Ciao, Herman.» dico e gli do un bacio sulla guancia, sorridendo e sorpassandolo.

Apro la prima porta che mi ritrovo davanti e lì trovo Laura, Leonardo, mio fratello Paolo, Lia e Nicolò seduti, alcuni sul divano e alcuni sul letto. «Ciao.» saluto e sento qualcuno sbuffare. È mio fratello, e con un'occhiataccia lo faccio stare zitto. «Ehi, Michi, siediti vicino a me.» mi invita Leonardo e faccio come mi dice. «Tutto bene, Michi?» sento Laura dire, per poi essere risposta da mio fratello il rompipalle. «A parte il fatto che rompe il cazzo, sta bene. Ma poi scusa ma come cazzo ti sei vestita?» ride, indicando con lo sguardo il mio vestito bianco lungo fino al ginocchio e il mio giubbino di pelle. «Come cazzo mi pare!» rispondo, alzando gli occhi al cielo.

Leonardo si avvicina sempre di più a me. Lo lascio fare. Accanto a me c'è Laura, parliamo del più e del meno: della scuola, di gossip generali sia dei ragazzi che conosciamo sia dei vip, e di musica. Leonardo avvicina la sua bocca al mio orecchio. «Stai benissimo, stasera. Come sempre.» sussurra e sento le mie guance andare a fuoco. Gli sorrido. «Grazie.» «Sei molto carina quando arrossisci, seriamente.» ribatte, nascondendo una risatina. Mi copro la faccia con le mani, ridendo. «Arrossisco molto spesso.» «Lo vedo. Con me però sei più carina.» prende tra le mani una ciocca di capelli e la attorciglia attorno al suo dito, avvicinandosi, per poi lasciare un bacio sulla mia guancia. Poco dopo si rigira e prende a parlare con i suoi amici. Faccio lo stesso.

Noto Lia rivolgermi uno sguardo...cattivo. Semplicemente cattivo. Non riesco a decifrare se è arrabbiata, delusa, o invidiosa. Sposto lo sguardo.

La festa passa più o meno così. A mezzanotte e mezza, dopo essermi fermata a parlare con Maria e Sara, chiamo mio padre per tornare a casa. «Papà, sono Michela!» urlo, per farmi sentire nonostante la musica a un alto volume. «Michi, che c'è?» «Vorresti venirmi a prendere? Sono da...» non mi lascia finire che ribatte. Sento la mamma parlare e dire "Chiama Paolo." «Lo sai che la mia macchina è dal meccanico...chiedi a Paolo, se vuoi puoi restare anche di più. Aspetta fin quando non se ne vada lui.»

Sbuffo sonoramente, pensando a quanto tempo dovrò passare con Paolo prima di andarmene e indossare finalmente il mio pigiamone di pile. «Va bene...» dico. «A dopo.» mi saluta mio padre. Ricambio e stacco.

Inizio la ricerca di mio fratello, che finisce col ritrovarmelo sul terrazzo, anzi, tetto insieme a Leonardo e Nicolò. Mi avvicino. «Paolo, devo venire con te. La macchina di papà è dal meccanico e non può venire.» lo informo, scocciata. Lui sbuffa. «Me ne vado tardi, sappilo.» alzo gli occhi al cielo. «Non avevo dubbi!» dico e scendo le scale. Trovo un divanetto libero e mi siedo.

COOL KIDS • young Leonardo DiCaprio Where stories live. Discover now