Capitolo 9

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Harry strizzò gli occhi, provando ad evitare la luce e a superare il dolore incredibile alla spalla. Sembrava fosse stato colpito da un camion, poteva a malapena muovere le dita e quando provava a parlare non usciva nulla.

"Piano H, va tutto bene, stai bene."

Harry avrebbe riconosciuto la voce di Liam ovunque, ma non aveva idea di che cosa stesse succedendo o dove fosse. "Li," sussurrò appena, mettendocela tutta per aprire gli occhi e vedere l'amico. "Cosa è successo? D-Dove.."

"Ehi, calmo," lo tranquillizzò, non voleva farlo muovere troppo velocemente. "Sei all'ospedale H...Ti ricordi? Eravamo in servizio e ci è arrivata una chiamata. Ti hanno sparato ad una spalla ma ti hanno operato, hanno rimosso il proiettile e dicono che ti rimetterai completamente."

Harry rimase immobile per un momento, i ricordi gli stavano ritornando: il sospettato con la pistola, Ollie che gli abbaiava, lo sparo, uno dopo l'altro..."Oliver," sussurrò, lo sguardo si mosse incrociando quello di Liam. "Dove sono Oliver e AJ?"

"AJ è a casa con gli altri cani, sta bene, non gli è successo niente."

"Liam," disse piano Harry. "Dov'è Ollie?"

Liam deglutì rumorosamente, il suo sguardo si abbassò, aprì e chiuse la bocca. "H...Ollie è stato colpito," disse, così piano da non essere nemmeno sicuro che il riccio l'avesse sentito. "Dove che il tizio ti aveva sparato, ha mirato ad Ollie e l'ha colpito mentre io rispondevo al fuoco."

Harry non riusciva a muoversi, non riusciva a respirare o ad ascoltare. "No...No, no...lui...non può..."

"Harry mi dispiace, mi dispiace così tanto," disse Liam, prendendo la mano del ragazzo mentre con l'altra asciugava le lacrime che avevano iniziato a cadere lungo la guancia di Harry.

"NO!" Urlò Harry, spingendo via Liam, sussultando poi per il dolore alla spalla. "No, no! Dov'è?!"

"Harry per favore," lo pregò Liam, vedendo l'esaurimento nervoso del ragazzo. "Devi stare calmo."

Liam massaggiò la schiena dell'amico, lasciandolo piangere abbracciato a lui. Non poteva fare altro, se non lasciarlo sfogare, dirgli quanto fosse dispiaciuto dell'accaduto e assicurarlo che tutto sarebbe andando bene. Harry non riusciva a smettere di singhiozzare, non poteva credere che il suo migliore amico fosse morto, che l'unica cosa che gli era rimasta di suo padre era sparita per sempre.

"Dov'è Louis? È qui?" riuscì a dire Harry, aveva bisogno di lui, doveva vederlo e parlarci.

"Era qui, ma è andato via pochi minuti prima che tu ti svegliassi. Doveva portare a casa Lily, ma è stato qui ogni secondo da quando ti hanno ricoverato," disse Liam gentile, asciugando ancora le lacrime di Harry e offrendogli un bicchiere d'acqua.

"Da quanto sono qui?" chiese Harry, provando a riprendere fiato mentre continuava a pensare ad Ollie.

"Quasi due giorni orami..." disse Liam mordendosi il labbro, il ragazzo era rimasto incosciente da quando gli avevano sparato. "Gem e Niall sono qui in giro, probabilmente sono andati a prendere da mangiare e anche tua mamma sta arrivando, lei.."

Harry scosse la testa, fermando Liam prima che potesse dire altro. "Non può essersene andato," disse singhiozzando, Ollie era l'unica cosa nella testa in quel momento. "Liam per favore dimmi che non se ne è andato."

Liam sospirò, stringendo gentilmente la mano di Harry prima di scuotere la testa. "Non posso farlo H..."

E Harry non disse nient'altro, non sapeva cosa fare, gettò indietro la testa sul cuscino e pianse finché non ebbe più lacrime.

K-9 and Blue Eyes || Italian TranslationWhere stories live. Discover now