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-"bene bene, chi abbiamo qui? sembri impaurito, non preoccuparti se non ti muovi non ti faccio niente..."
-"Non farmi del male"
-"sei sordo o Cosa?"

Il biondo sotto di me si dimena, cerco di farlo stare fermo ma continua a muoversi -che rabbia - penso.

Ad un tratto sento una stretta al polso e in una frazione di secondo le nostre "posizioni" si invertono.

Dopo un paio di secondi mi rendo conto di ciò che sta accadendo;
Siamo in bagno, proprio alla mia destra c'è uno specchio, cerco di compiere qualche movimento per raggiungerlo ma il peso del più grande mi schiaccia completamente.

-"cosa c'è non ti piace fare la vittima?"- si rivolge a me.
-"diciamo che non era nei miei piani-" cerco di sembrare più naturale possibile .
Lui, evidentemente stanco, si solleva un po' dal mio corpo dandomi la possibilità di arrivare allo specchio che, con un pugno, frantumo in mille pezzi, riesco poi ad afferrare il più appuntito e gli graffio il braccio.

-"che cazzo stai facendo?"-
-"Non lo capisci da solo? Non mi va di fare la vittima, addio-".
Gli procuro un'altra ferita abbastanza profonda; mi lascia completamete libero, si accascia per terra a causa del forte dolore, a quel punto gli lancio un'occhiata di disgusto ed esco dalla casa.

Mi dirigo verso casa mia, un modesto appartamento disperso nel nulla; entro e mi butto sul divano -"poteva andarti peggio, no?-" domando a me stesso prima di cadere tra le braccia di Morfeo


You have changed meWhere stories live. Discover now