Fifty

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Appoggiai lo spazzolino sul lavandino e mi guardai allo specchio con un'espressione che ormai non apparteneva al mio volto da anni. Era come se improvvisamente fossi tornata bambina.

Presi la spazzola e mi pettinai i capelli, continuando ad osservarmi, puntando più volte lo sguardo sulla pancia scoperta e guardando il tatuaggio che partiva dalle costole.

Quello era stato una delle prime cose che avevo fatto di nascosto da mia madre e, stranamente, non me ne ero ancora pentita.

Sistemai la maglietta e poi uscii dal bagno, soffermandomi qualche secondo sulla porta della mia camera, dove Lucas ancora dormiva beatamente.
Non avevo avuto il coraggio di svegliarlo, soprattutto dopo essersi fatto chissà quanta strada per venire da me nel cuore della notte.

Sorrisi appena e andai verso la cucina, fermandomi però nel mezzo della stanza quando sentii qualcuno bussare in maniera quasi ossessiva alla porta.

Non appena la aprii, mio fratello entrò velocemente nella stanza, urtandomi la spalla, facendomi così rischiare di cadere.

"Stai attento, cretino." Soffiai, appoggiandomi al tavolino dell'entrata.

"Dov'è?" Domandò brusco, quasi ringhiandomi contro. Sembrava più un animale che una persona.

"Cosa?" Inspirai e camminai piano verso il divano, calciando leggermente il borsone delle cose di Lucas per nasconderlo.

"Dov'è lui?"

"Ma lui chi ? Cosa diavolo ti prende Sean?"

"Non devi aver a che fare con lui, hai capito? Non mi interessa se è bravo a letto o ti ha promesso chissà quanti soldi, tu non devi più vederlo!" Urlò fuori di sè.

Non mi preoccupai nemmeno di replicare a ciò che aveva appena detto, anzi, il rumore dello schiaffo che gli diedi sulla guancia, bastò per farmi capire di avergli fatto intendere la mia risposta.

"Non ti azzardare, Cheryl." Soffiò prendendomi il polso - ancora sollevato verso di lui- e stringendolo. Erano passati quasi cinque anni dall'ultima volta che mi aveva fatto male - per gioco e non- e non potevo capacitarmi del perché lo stesse rifacendo adesso.

"Lasciami." Tirai indietro il polso invano e sentii il male allargarsi su tutto il braccio. "Lasciami!"

Di colpo sentii la sua presa svanire e poi vidi Lucas mettersi davanti di me.

"Ti aveva detto di lasciarla, idiota."

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