24. Indiana

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/folespoir (tumblr)/

Il mio cuore si sentiva come un martello pneumatico nel mio petto. Doveva star scherzando, prendendomi in giro. Non c'era nulla di speciale in me, certamente non per lui da disegnare. Vidi come strappò il mio disegno la prima volta e lo gettò via.

"Harry, non so—"

"Devi stare ferma, dolcezza. Voglio solo farti vedere una cosa."

Mi morsi il labbro per contenermi. Cosa stava succedendo in questo momento?

"Ma, ho appena—"

"Shh" mormorò, sistemandosi nel suo posto. "Ti prego. Resta immobile per me."

Mi sistemai un po', essendo così presa alla sprovvista che non sapevo come reagire se non per conformarmi. Il suo sguardo trafisse il mio fianco. La mia pelle bruciò lì, formicolante e sensibile sotto il suo sguardo.

Sospirò tra sé in una sorta di sollievo mentre lavorava sulla sua pagina. "Ho una piccola proposta che voglio che tu prenda in considerazione." Il suo interno coscia premette la parte bassa della mia schiena mentre si muoveva più vicino. Inspirai profondamente dal naso.

"Hai bisogno di un lavoro e io ho bisogno di un soggetto d'arte da dipingere" mormorò. "Credo che l'universo ci stia dicendo qualcosa qui."

"L'universo?" Mormorai, aggrottando la fronte al muro.

"Sì, l'universo. Sta mandando un segno." Si mise a sedere e lasciò cadere la matita sul tavolo. Mi voltai verso di lui immediatamente.

"Penso che tu sia impazzito, Harry" dissi, distinguendo quello sguardo selvaggio nei suoi occhi mentre passava una mano nei suoi folti capelli scuri. La mia vista scese giù sul suo petto tatuato, sollevandosi poi immediatamente ai capelli che aveva spostato al lato del viso.

Alzò gli occhi dal diario che era nascosto da me e sorrise. "Non sono impazzito. Lo hai appena realizzato ora."

Non sapevo nemmeno come rispondere a questo. Mi ritrovai a ridere leggermente (il nervosismo).

"Qui" disse, dopo un po'. Mi offrì il diario chiuso mentre si sporgeva verso di me, il suo petto incombeva sopra la mia spalla. Il suo ginocchio era ancora premuto contro la mia schiena. Mi spostai lentamente in avanti mentre aprivo il giornale alla pagina in cui aveva lasciato dentro la matita, dove mi aveva disegnata.

Smisi di guardarlo con la coda dell'occhio. La mia testa s'inclinò di lato, le mie dita raggiunsero il volto della ragazza per sfiorarlo. Ero costantemente stupefatta dal suo talento. Sembrava che stesse mostrando sempre un po' più di sé ogni volta.

Solo, mi sentivo come se non fossi io quella che aveva disegnato. Mi aveva resa romantica.

"Se avessi un soggetto, potrei dipingere con gli acquerelli su tela. E se questo ragazzo li amerà, li comprerà per migliaia di sterline. Sono pronto a pagarti la metà dei profitti."

"Sembra troppo bello per essere vero, Harry. Perché vorresti darmi la metà per stare semplicemente lì seduta?"

"Perché sarà più che sufficiente per entrambi. Ho pensato che avresti bisogno di soldi, comunque."

Sospirai mentre fissavo la sua bellissima arte.

"Ho bisogno dei soldi, ma non è giusto, primo, sei la persona che si sta effettivamente facendo un culo così e io non faccio nulla per guadagnare la metà."

Quasi caddi dalla sedia quando allungò il braccio per prendere il bordo sotto la mia gamba e mi voltò verso di lui. Fece scivolare la sedia più vicina, aggiustando le mie gambe tra le sue. "Be', è come questo, cos'è uno scrittore senza un mezzo che libera i suoi pensieri? E cos'è un cuore se non ha un altro da amare, hm-m?" Le sue dita risalirono improvvisamente tra i miei capelli, bloccandomi sul posto mentre il suo respiro scivolava sul mio collo. Dio, il cuore mi stava per esplodere contro le costole. "Cos'è un artista senza la sua musa?"

Vidi le sue labbra alzarsi leggermente in un sorrisino sopra di me quando inalò dalle narici. Mormorò verso di me "Capisci, dolcezza?"

Feci delicatamente un cenno con il capo, focalizzando gli occhi sul suo petto. I suoi polpastrelli accarezzarono il lato delle mie guance in fiamme prima che reggessero la mia mascella e girarono il viso verso il suo. "Torna a quel ristorante oggi. Chiedi se ti lasceranno ritornare. Se sono d'accordo, semplicemente non doveva accadere. Ma se non possono assumerti, la mia offerta è ancora valida."

"Okay" Sussurrai, spaventata dal fatto che se avessi parlato troppo forte avrebbe potuto sentirmi.

Lentamente mi baciò sulle labbra, facendomi svolazzare gli occhi. La sua bocca aveva lievemente il sapore di menta. Mi arresi e le mie mani scivolarono sul suo caldo petto, sentendo i suoi bicipiti. I suoi palmi si abbassarono sulle mie cosce e le strizzò leggermente prima di far scorrere le mani, prendendo a calci il mio intestino.

Mi tirai indietro alla sensazione. I suoi occhi si spalancarono di nuovo quando incespicai giù dallo sgabello e riempii i polmoni per schiarirmi le idee.

"Ci penserò" dissi, appoggiando il suo diario sul bancone con le mani tremanti.

Le sue mani caddero sul suo grembo e bagnò le labbra rosee. Notai che l'innalzamento e l'abbassamento del suo petto era più veloce del solito. Anche il mio lo era.

Era pericolosamente bravo a farmi percepire piuttosto che pensare. Mi piaceva pensare.

"Aspetta, questi dipinti non sono dei nudi, vero?" Mi feci strada verso lo zaino, sollevata dal fatto che mi stavo allontanando da lui.

Guardai oltre la mia spalla quando sentii solo silenzio. "Harry?"

"Possiamo iniziare lentamente." Mise gli occhi su di me con attenzione. "Come quello che abbiamo fatto prima."

A/N

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Styles of Expressionism H.S [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora